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"Rischio rumore: un calcolatore tempo di riverbero"
fonte www.puntosicuro.it / Rischio Rumore
15/06/2016 -
E’ disponibile on
line sul Portale Agenti Fisici un calcolatore per la stima del tempo di
riverbero in ambienti scolastici e comunitari, sviluppato da Andrea Bogi, Iole Pinto, Domenico Gioia,
Nicola Stacchini Azienda USL Toscana
Sudest - Laboratorio Sanità Pubblica di Siena, Diego Annesi e Pietro Nataletti
INAIL Dipartimento di Medicina, Epidemiologia, Igiene del Lavoro ed Ambientale
Il calcolatore è
rivolto a tutti gli operatori della prevenzione, anche che non siano possesso
di specifiche conoscenze di acustica, per poter valutare in maniera agevole la
conformità ai requisiti acustici prescritti dalla normativa, utilizzando
unicamente i dati di progetto, senza ricorrere a misure complesse e costose,
sia in fase di verifica di progetto sia in fase di vigilanza e controllo.
Lo sviluppo di
tale strumento è pienamente in linea con le recenti modifiche apportate dal
D.Lgs. 14/07/2015 nel capo III art.20 all’art.28 D.Lgs. 81/08: all'articolo 28,
dopo il comma 3-bis è inserito il seguente: “3-ter. Ai fini della valutazione
di cui al comma 1, l'INAIL, anche in collaborazione con le aziende sanitarie
locali per il tramite del Coordinamento Tecnico delle Regioni e i soggetti di
cui all'articolo 2, comma 1, lettera ee), rende disponibili al datore di lavoro
strumenti tecnici e specialistici per la riduzione dei livelli di rischio.
L'INAIL e le aziende sanitarie locali svolgono la predetta attività con le
risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili alla legislazione
vigente”. Tale modifica rende molto importanti sia lo sviluppo di banche dati
di esposizione ad hoc, che l’elaborazione di procedure semplificate di
valutazione, come quella sviluppata nell’ambito del calcolatore per la stima
del tempo di riverbero e per altre procedure guidate presenti nel PAF. Tali
procedure hanno lo scopo di semplificare le fasi di valutazione dei parametri
espositivi promuovendo nel contempo l’attuazione immediata di efficaci azioni
di tutela.
E’ auspicabile che
la disponibilità di questo strumento possa promuovere il miglioramento
dell’acustica degli edifici scolastici e degli ambienti comunitari in generale
ed il rispetto dei requisiti minimi del riverbero prescritti dalla vigente
normativa, purtroppo molto spesso disattesa nel nostro paese.
Che cosa è il Tempo di riverbero
Il
Tempo di riverbero è uno dei requisiti acustici principali che concorre al
benessere degli occupanti di un ambiente, in particolare per tutti gli ambienti
di lavoro ove è richiesto ascolto e comunicazione verbale.
In un campo riverberante, se una sorgente sonora cessa istantaneamente di emettere, il suono non cessa altrettanto istantaneamente ma prosegue, grazie alle riflessioni sulle superfici (echi riflessi), per un certo tempo.
In un campo riverberante, se una sorgente sonora cessa istantaneamente di emettere, il suono non cessa altrettanto istantaneamente ma prosegue, grazie alle riflessioni sulle superfici (echi riflessi), per un certo tempo.
Il tempo di decadimento, detto “TEMPO DI RIVERBERO”, dipende
dalla velocità del suono, dalla distanza fra le pareti e dal numero e dalla
qualità delle superfici riflettenti e quindi dalla capacità di assorbimento del
suono delle stesse.
Il “tempo di riverbero”, è definito come quel tempo
necessario per ottenere un decadimento di 60 dB del livello sonoro a partire
dall’istante di interruzione della sorgente sonora.
In ambienti con pareti molto riflettenti, come le aule o le
mense non trattate con materiali fonoassorbenti, il tempo di riverbero è
lungo, mentre in ambienti con pareti rivestite con materiali fortemente
fonoassorbente, il tempo di riverbero si riduce. E’ importante che il tempo di
riverbero sia adeguato all’uso cui è destinato l’ambiente. Un tempo di
riverbero molto lungo causa perdite di intelligibilità della parola e
incrementa il rumore di fondo.
Requisiti minimi per gli ambienti scolastici
Negli ambienti scolastici e comunitari il rumore influenza
direttamente la fonazione degli insegnanti
e le condizioni di ascolto degli studenti, con conseguenze sull’affaticamento
dei docenti, sull’apprendimento scolastico e con possibili importanti
ricadute sulla salute dovute agli effetti non uditivi del rumore.
L’eccessivo rumore presente all’interno degli ambienti
comunitari destinati all’ascolto della parola determina una riduzione
dell’intelligibilità del messaggio vocale attraverso due meccanismi che
riguardano il mascheramento uditivo e la diminuzione dell’attenzione da parte
degli ascoltatori. La riverberazione, oltre a ridurre l’intelligibilità per gli
ascoltatori, condiziona la regolazione del volume della voce degli oratori con
conseguente affaticamento degli stessi.
Negli altri tipi di ambienti, dove vengono svolte attività
principalmente non connesse con l’ascolto della parola, il tempo di
riverbero può comunque svolgere un ruolo importante ai fini della fruizione
degli ambienti stessi; si pensi alla situazione di stress che si prova in una
mensa affollata e riverberante dove, per la difficoltà che si ha a comprendere
i messaggi vocali ed a farsi comprendere, si finisce con l’alzare a propria
volta il volume della voce in un crescendo che concorre all’incremento del
rumore di fondo del locale, fino raggiungere livelli potenzialmente
nocivi per l’apparato uditivo.
La vigente normativa (Decreto del Presidente del Consiglio
dei Ministri del 5 dicembre 1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi
degli edifici” che recepisce le indicazioni del Decreto Ministeriale del 18
dicembre 1975 sulle "Norme tecniche aggiornate relative alla edilizia
scolastica, ivi compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia
ed urbanistica, da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia
scolastica") prescrive per ambienti scolastici di dimensioni inferiori a
500 m3 valori del tempo di riverbero nell'intervallo di frequenza
1000 Hz - 2000 Hz non superiori a 0,8 s. Per ambienti di dimensioni comprese
tra 500 m3 e 1000 m3 i valori del tempo di
riverbero nell'intervallo di frequenza 1000 Hz - 2000 Hz non devono superare 1
s.
Il rispetto di tale requisito minimo è richiesto per
garantire l’intelligibilità della conversazione verbale senza dover ricorrere a
comunicazione verbale con voce alterata, e ridurre nel contempo l’ esposizione
a rumore prodotto nell’ambiente da sorgenti interne (comunicazione verbale o
macchinari).
In particolare il rispetto di tale requisito minimo è
indispensabile per consentire condizioni acustiche idonee presso:
·
Sale
mense;
·
Sale
giochi, auditorium, aule didattiche.
Descrizione e modalità d'uso del Calcolatore on Line
Il calcolatore on line consente di stimare il tempo di
riverbero di un locale sulla base delle caratteristiche costruttive: dimensioni
e materiale costruttivo, rendendo agevole il confronto con i valori limite. Il
metodo è appropriato per tipici ambienti comunitari (esempio edifici
scolastici, sale giochi, uffici etc.) ma non è indicato per ambienti di
geometria irregolare o molto ampi quali ad esempio teatri o capannoni industriali.
Il programma è basato sulle metodiche indicate dalla
norma UNI EN 12354-6-2006. La norma non dichiara l'incertezza del metodo, in
quanto questa dipende da molteplici fattori legati alla geometria e dimensione
dei locali, ai materiali costruttivi etc..
Dalla validazione ad hoc del metodo condotta dal Laboratorio
Agenti Fisici della USL Toscana Sud Est di Siena su un campione di 36 edifici
scolastici in locali di dimensioni comprese tra 150 m3 e 2000 m3
è emerso che lo scarto massimo tra valori misurati e valori stimati dal metodo
risulta essere:
-minore di 0,5 s per tempi di riverbero stimati compresi tra
1,5 s e 2 s
-minore di 0,8 s per tempi di riverbero stimati compresi tra
2,5 e 4,5 s
Il calcolatore contiene una banca dati materiali da
costruzione, dove sono presenti i coefficienti di assorbimento acustico in
bande di ottava dei materiali più comuni usati in edilizia, inclusi i materiali
riportati all’appendice B della norma UNI EN 12354-6-2006. Sono stati altresì
inseriti i più comuni materiali con particolari caratteristiche di
fonoassorbimento disponibili in commercio. (fonte: documento approvato dalla
Commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro il 28
novembre 2012 METODOLOGIE
E INTERVENTI TECNICI PER LA RIDUZIONE DEL RUMORE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO)
Il calcolatore può pertanto essere utile sia in fase di
verifica di progetto, sia in fase di vigilanza, per poter individuare in
maniera agevole le situazioni non conformi ai requisiti acustici prescritti
dalla normativa.
Grazie al data base di materiali fonoassorbenti in esso
contenuto, lo strumento di calcolo può essere altresì utile per valutare
possibili interventi di bonifica acustica in locali esistenti: ad esempio può
essere sostituito il materiale del soffitto con materiale fonoassorbente scelto
dal menu a tendina e quindi ripetendo il calcolo del tempo di riverbero, può
essere ottenuta una stima rapida dell'idoneità dell'intervento ipotizzato.
INSERIMENTO DATI
All'utente viene richiesto di inserire le dimensioni del
locale in metri: lunghezza, larghezza ed altezza
Successivamente l'utente dovrà specificare il materiale
costruttivo di ciascuna superficie (indicata come "lato N. ) nel menu a
tendina della tabella di inserimento dati riportata in basso nel seguito.
E' da considerare che:
le superfici denominate in tabella come "Lato 1" e
"Lato 3" hanno le dimensioni "Lunghezza" x
"Altezza"
le superfici denominate in tabella come "Lato 2" e
"Lato 4" hanno le dimensioni "Larghezza" x
"Altezza"
Per ciascun lato dovrà essere indicato sia il materiale
principale che la superficie che percentualmente questo occupa rispetto
all'area ricoperta dal materiale secondario. Nella riga sottostante andrà
specificato il materiale secondario. Qualora sia presente un unico materiale
costruttivo, al materiale principale andrà assegnata la percentuale 100%.
Andrà comunque sempre compilata anche la riga sottostante
selezionando il materiale secondario, che nel caso specifico sarà lo stesso di
quello principale. In tal caso il programma prende in considerazione solo il
materiale principale.
N.B. Il programma richiede che vengano sempre selezionati i
materiali, sia principale che secondario. Il calcolo non viene effettuato se un
materiale risulta "non specificato"
Fonte: PAF
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