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"Metalmeccanica: usare in sicurezza il tornio a comando manuale"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza Macchine ed Attrezzature
27/06/2016 - Come sottolineato anche nella pubblicazione Inail “ Labor Tutor - Un percorso formativo sulla prevenzione dei fattori di rischio tipici del settore metalmeccanico”, nel comparto metalmeccanico sono molti gli infortuni che avvengono durante l’uso di
macchine o impianti. E per favorire la prevenzione di questa tipologia di incidenti nei mesi scorsi abbiamo affrontato il tema della sicurezza delle macchine nella metalmeccanica con l’aiuto del documento “ ImpresaSicura_Metalmeccanica” correlato a Impresa Sicura, un progetto multimediale - elaborato da EBER, EBAM, Regione Marche, Regione Emilia-Romagna e Inail - che è stato validato dalla Commissione Consultiva Permanente come buona prassi nella seduta del 27 novembre 2013.
Nel documento correlato al progetto non sono tuttavia presenti solo indicazioni generali sui dispositivi di protezione o di comando, ma anche una precisa disamina della sicurezza di ogni attrezzatura che viene utilizzata nel comparto.
E iniziamo oggi, sfogliando il documento, un percorso attorno ad
alcune di queste macchine cercando di rivelarne i rischi e gli
accorgimenti tecnici e organizzativi per evitarli e ridurli.
Partiamo parlando di una delle macchine
utensili più utilizzate e con molteplici rischi per gli operatori: il
tornio a comando manuale.
Il tornio a comando manuale è una
macchina utensile, ad asportazione di truciolo, “nella quale il movimento
principale è la rotazione del pezzo rispetto all’utensile. Il pezzo da lavorare
viene bloccato nel mandrino o autocentrante e fatto ruotare con esso a velocità
predeterminata”.
Vediamo di rilevare i
principali elementi di pericolo.
Sicuramente un elemento è l’
impigliamento e trascinamento con i
morsetti, col mandrino o con il pezzo in rotazione.
Si ricorda che il mandrino “deve
essere protetto da un riparo mobile interbloccato che impedisca
l’accesso
diretto alla zona di lavoro”. E se il riparo non protegge completamente
la zona
pericolosa “tutte le operazioni con il mandrino in rotazione devono
essere
effettuate da personale specificatamente addestrato e che non indossi
elementi
che possano essere afferrati e impigliati dal mandrino in rotazione
(braccialetti, collane, maniche larghe, capelli lunghi sciolti, guanti,
ecc.)”.
Inoltre nella lavorazione da “barra” tutta la “parte sporgente di questa
deve
essere completamente racchiusa all’interno di un riparo fisso o mobile
interbloccato in grado di impedire il contatto con la barra
in rotazione e di contenere eventuali deformazioni della barra stessa”.
Infine per evitare
contatti con il mandrino in rotazione a
causa del suo movimento di inerzia successivo alla apertura del riparo è “necessario
dotare il tornio di un sistema di frenatura o di un sistema di interblocco con
bloccaggio del riparo”.
Un altro fattore di rischio è
relativo alla
proiezione di trucioli e
altri materiali.
Infatti sul carrello
portautensili “deve essere presente un riparo mobile interbloccato, largo
almeno quanto il carrello stesso, che protegga frontalmente l’operatore dalla
proiezione di trucioli o da altro materiale durante la lavorazione. Il riparo
deve consentire una buona visibilità e deve costantemente essere mantenuto
pulito e trasparente. Nella parte posteriore della macchina deve essere
installato un riparo paraspruzzi atto ad intercettare qualunque proiezione di
trucioli o altro materiale che possa investire le persone che si trovano sul
retro del tornio Nel caso in cui i ripari presenti sulla macchina non
proteggano completamente la zona da cui possono essere proiettati verso
l’operatore trucioli o frammenti o liquido lubrorefrigerante, l’operatore deve
indossare occhiali
antinfortunistici”.
Si sottolinea che il
riparo paraspruzzi “deve essere fissato
alla macchina ed estendersi per tutta la lunghezza dell’area di lavorazione o,
per macchine con corsa maggiore di 2.000 mm, essere fissato al carrello ed
avere almeno la stessa larghezza del carrello”.
Veniamo, più brevemente, ad altri
due elementi di pericolo:
-
contatto con organi di trasmissione del moto: “le barre di
trasmissione che possono impigliare e trascinare durante la loro rotazione
devono essere protette completamente tramite idonei ripari fissi o mobili
interbloccati. Sono anche disponibili protezioni retrattili da installarsi da
un lato sulla slitta trasversale e dall’altro sul bordo vasca raccolta sfridi.
Tali protezioni anche se non complete, vengono normalmente ritenute sufficienti
ad impedire il contatto accidentale con le barre di trasmissione del moto”;
-
schiacciamento e urto da sfilamento della contropunta: “deve essere
presente un fermo meccanico per impedire che la contropunta sia
involontariamente estratta dall’estremità del banco durante la regolazione
manuale della sua posizione”.
Il documento si sofferma poi sugli
organi di comando (avviamento, bloccaggio del pezzo, riavviamento inatteso, arresto
operativo e arresto di emergenza), ma noi concludiamo questa breve presentazione
dei rischi del tornio a comando manuale
riportando le
azioni per la sicurezza e
l’igiene del lavoro, proposte nel documento.
Prima dell’utilizzo:
- “prendere visione delle
istruzioni per l’uso ed essere formati all’utilizzo in sicurezza della
macchina;
- verificare la presenza ed il
corretto posizionamento dei ripari e dei dispositivi di sicurezza;
- verificare il funzionamento dei
dispositivi di interblocco dei ripari;
- verificare il funzionamento del
pulsante di arresto di emergenza;
- verificare l’efficienza del
sistema di protezione delle leve o dei pulsanti contro l’avviamento
accidentale;
- verificare il corretto
montaggio e bloccaggio del pezzo;
- utilizzare la ‘lunetta’ per
sostenere pezzi lunghi al fine di limitare flessioni e/o vibrazioni;
- scegliere il tipo di utensile
adeguato, controllarne lo stato di usura e il fissaggio sul carrello
portautensili;
- scegliere la velocità di taglio
e il numero di giri in relazione al materiale in lavorazione e al tipo di
utensile (consultare le tabelle o i diagrammi presenti sul tornio);
- quando si utilizza la ‘brida’
controllare che il riparo contornante il mandrino protegga adeguatamente anche
il disco girabrida e la brida stessa;
- togliere la chiave di serraggio
delle griffe del mandrino (utilizzare chiavi che non rimangano in sede una volta
rilasciate);
- sulla testata della macchina
non deve essere depositato materiale che con le vibrazioni dovute al movimento
possa perdere di stabilità e cadere;
-
indirizzare correttamente l’ugello del fluido lubro-refrigerante;
- assicurarsi che l’immissione e
la pressione di fluidi lubrorefrigeranti siano quelle effettivamente necessarie
alla lavorazione (per evitare il surriscaldamento e la formazione di fumi);
- attivare l’impianto di
aspirazione nebbie di fluidi lubrorefrigeranti (se le condizioni di lavoro ne
hanno richiesto l’installazione);
- indossare indumenti che non
possano impigliarsi alle parti pericolose in movimento sulla macchina;
- non indossare sciarpe, collane,
braccialetti, orologi, anelli, raccogliere e legare i capelli lunghi;
- indossare i dispositivi di
protezione individuale (DPI)” indicati in nel documento.
Si ricorda inoltre che deve essere
impossibile “
avviare il mandrino se la
chiave è ancora inserita. A tale scopo è sufficiente la presenza di un
riparo mobile interbloccato correttamente posizionato o l’adozione di una
chiave auto-espellente”.
Durante l’utilizzo;
- “mantenere correttamente
posizionati i ripari sul mandrino e sulla torretta;
- non manomettere
o eludere i dispositivi di sicurezza. Se la loro disattivazione dovesse
essere indispensabile ai fini di una specifica lavorazione, dovranno essere
adottate immediatamente altre misure di sicurezza quali ad esempio velocità di
lavorazione molto lente e comandi ad azione mantenuta;
- sostituire l’utensile solo a
macchina ferma;
- è vietata qualunque operazione
eseguita con utensili manuali direttamente sul pezzo in rotazione quali la
levigatura con tela abrasiva, la sbavatura con lime o raschietti. Questa
tipologia di macchina non è sufficientemente sicura per questo tipo di
utilizzo;
- per operazioni di finitura in
cui è necessario l’uso di carta o tela abrasiva, utilizzare idonei supporti
(archetti) montati sulla struttura della macchina;
- la rimozione dei trucioli deve
avvenire esclusivamente utilizzando appositi attrezzi dotati di gancio
all’estremità e di elsa di protezione per la mano;
- la rimozione manuale dei
trucioli deve essere vietata anche con l’utilizzo di guanti;
- segnalare tempestivamente
eventuali malfunzionamenti o guasti al preposto;
- evitare di imbrattarsi mani e
vestiario con fluidi lubrorefrigeranti (non indossare tute sporche o scarpe di
tela, non pulirsi le mani sulla tuta, non conservare in tasca gli stracci
sporchi); lavarsi spesso le mani (a fine lavoro, prima di mangiare, di andare
in bagno e di mettersi i guanti);
- contenere eventuali spandimenti
di fluidi lubrorefrigeranti con appositi materiali o sostanze forniti dal
datore di lavoro”.
E infine
dopo l’utilizzo;
- “spegnere la macchina;
- svuotare la vasca di
contenimento dei trucioli a macchina ferma e con idonee attrezzature;
- riporre le attrezzature e gli
strumenti di misura negli appositi contenitori;
- lasciare pulita (da trucioli,
sfridi di lavorazione e fluidi lubrorefrigeranti) e in ordine la zona
circostante la macchina (in particolare il posto di lavoro);
- ripristinare il funzionamento
di ripari eventualmente disattivati”.
Ricordiamo, per concludere, che
nel documento sono riportate anche indicazioni sull’igiene del lavoro (rumore e
emissioni), sull’ergonomia e sui dispositivi di protezione individuale.
Il sito “ Impresa Sicura”: l’accesso
via internet è gratuito e avviene tramite una registrazione al sito.
RTM
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