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"Climatizzatori, da Aicarr il protocollo per limitare la diffusione del Covid-19"
fonte AICARR / Salute
31/07/2020 - Gestione e manutenzione degli impianti di climatizzazione e ventilazione
per ridurre il rischio da diffusione del Covid-19. È l’obiettivo del
protocollo redatto dall’Associazione italiana condizionamento dell’aria, riscaldamento e refrigerazione (Aicarr).
Il protocollo, rivolto agli operatori del settore, suddivide le tipologie impiantistiche presenti negli edifici e le loro specificità in base alla destinazione d’uso e offre indicazioni sulle strategie di pulizia e disinfezione degli impianti, aggiuntive rispetto alle operazioni di manutenzione e gestione ordinaria.
Il protocollo, rivolto agli operatori del settore, suddivide le tipologie impiantistiche presenti negli edifici e le loro specificità in base alla destinazione d’uso e offre indicazioni sulle strategie di pulizia e disinfezione degli impianti, aggiuntive rispetto alle operazioni di manutenzione e gestione ordinaria.
Il documento, precisa Aicarr, si basa sulle evidenze scientifiche sul
Coronavirus ed è quindi aperto ad eventuali aggiornamenti che dovessero
risultare necessari.
L’importanza della ventilazione naturale
Stando alle evidenze scientifiche, Aicarr sottolinea che la ventilazione
naturale è considerata una buona pratica per la riduzione del rischio.
In presenza di impianti di ventilazione meccanica, Aicarr consiglia azioni per massimizzare la quantità di aria esterna immessa.
Impianti di climatizzazione e destinazione degli edifici
Aicarr spiega che non è sufficiente considerare le differenti tipologie impiantistiche, ma è necessario valutare il
contesto in cui l’impianto deve operare, in base alla
destinazione d’uso dell’edificio in cui si trova e alla durata delle attività che vi si svolgono.
Il documento suddivide le tipologie di edifici in residenziale, grande distribuzione, ristorazione, industriale, terziario, edifici adibiti ad attività sportive, strutture ricettive, cinema e teatri, edifici scolastici. Per ognuna sono evidenziate le criticità, come l’impossibilità di accedere alla ventilazione naturale.
Per quanto riguarda le tipologie impiantistiche, Aicarr annovera gli impianti a tutta aria, gli impianti misti a aria primaria, i terminali.
Oltre agli interventi di manutenzione ordinaria, Aicarr consiglia degli interventi aggiuntivi a seconda che gli impianti si trovino in edifici chiusi da più o meno di 30 giorni, in cui i batteri abbiano quindi avuto la possibilità di proliferare.
Il documento suddivide le tipologie di edifici in residenziale, grande distribuzione, ristorazione, industriale, terziario, edifici adibiti ad attività sportive, strutture ricettive, cinema e teatri, edifici scolastici. Per ognuna sono evidenziate le criticità, come l’impossibilità di accedere alla ventilazione naturale.
Per quanto riguarda le tipologie impiantistiche, Aicarr annovera gli impianti a tutta aria, gli impianti misti a aria primaria, i terminali.
Oltre agli interventi di manutenzione ordinaria, Aicarr consiglia degli interventi aggiuntivi a seconda che gli impianti si trovino in edifici chiusi da più o meno di 30 giorni, in cui i batteri abbiano quindi avuto la possibilità di proliferare.
Impianti di climatizzazione, pulizia e disinfezione
Aicarr individua quattro fasi: l’ispezione visiva, che permette di
accertare lo stato igienico del sistema, l’analisi tecnica, attraverso
cui si effettua una valutazione dei rischi per gli operatori e per il
sistema, la bonifica del sistema, effettuata dal manutentore, e
l’analisi tecnica post-intervento, in cui si valuta il risultato
raggiunto con l’intervento.
La disinfezione dell’intero impianto dovrà essere svolta dopo l’intervento di pulizia. Per semplificare il processo, Aicarr schematizza le azioni da compiere sulle diverse sezioni dell’impianto.
La disinfezione dell’intero impianto dovrà essere svolta dopo l’intervento di pulizia. Per semplificare il processo, Aicarr schematizza le azioni da compiere sulle diverse sezioni dell’impianto.
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