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"G8. Stop di Bush all'intesa sull'ambiente"
fonte skytg24 / Ambiente
06/06/2007 -
Delusione – L’accordo sul clima non ci sarà. O meglio, non ci sarà l’intesa sulla riduzione dei gas serra. Poche ora prima dell’inizio ufficiale del G8 di Heiligendamm
Washington ha fatto sapere infatti che
non aderirà alla proposta di Angela Merkel che prevede la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra nel corso del summit. Lo stesso Bush, però, ha detto di essere animato da un “forte desiderio” di lavorare con il cancelliere tedesco sulla strategia globale per combattere il riscaldamento del pianeta.
Apertura – Anche se gli Stati Uniti non accetteranno proposte sul clima che prevedano obiettivi vincolanti di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, il summit del G8 a Heiligendamm dovrebbe riuscire però a trovare un consenso per un quadro “post-Kyoto” sui cambiamenti climatici. Lo ha affermato Bush. E ha aggiunto: “Gli Stati Uniti possono essere un ponte per trovare una soluzione”. In altre parole, Bush si propone come mediatore tra l’Unione Europea, che vorrebbe grandi obiettivi certi all’interno di un quadro Onu, e le grandi economie emergenti come Cina e India, che non intendono essere vincolate a obiettivi obbligatori nel quadro Onu.
Merkel – Limite di due gradi centigradi al riscaldamento climatico e obiettivi vincolanti di riduzione delle emissioni del 50% entro il 2050. Questo è quello che vorrebbero il cancelliere tedesco e gli Europei. Gli Stati Uniti non sembrano disposti a cedere. Tuttavia, Angela Merkel, al termine del pranzo di lavoro con il presidente Usa, si è detta comunque ottimista e fiduciosa sulla possibilità di fare passi avanti sul controverso tema della lotta ai mutamenti climatici. “Ci sono buone chance di trovare una posizione comune”, ha detto. E ha aggiunto: “ Ci siamo trovati d’accordo su vari punti, mentre su altri bisogna ancora lavorare”.
Reazioni in Italia – “ Bush resta purtroppo nemico del clima e dell’ambiente, nonostante i cittadini americani, il Congresso e i governatori abbiano ormai posizioni totalmente divergenti dal presidente”, così il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio commenta la posizione del presidente Usa. E aggiunge che Bush “si è assunto una gravissima responsabilità storica sul clima così come sulla moltiplicazione della guerra nel pianeta”. Sulla stessa linea anche il capogruppo dei Verdi alla Camera Angelo Bonelli: “Il fatto che gli Usa abbiano annunciato che al G8 non ci sarà alcun accordo sul clima è un fatto gravissimo e costituisce una dichiarazione di guerra alla sopravvivenza del pianeta”.
Apertura – Anche se gli Stati Uniti non accetteranno proposte sul clima che prevedano obiettivi vincolanti di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, il summit del G8 a Heiligendamm dovrebbe riuscire però a trovare un consenso per un quadro “post-Kyoto” sui cambiamenti climatici. Lo ha affermato Bush. E ha aggiunto: “Gli Stati Uniti possono essere un ponte per trovare una soluzione”. In altre parole, Bush si propone come mediatore tra l’Unione Europea, che vorrebbe grandi obiettivi certi all’interno di un quadro Onu, e le grandi economie emergenti come Cina e India, che non intendono essere vincolate a obiettivi obbligatori nel quadro Onu.
Merkel – Limite di due gradi centigradi al riscaldamento climatico e obiettivi vincolanti di riduzione delle emissioni del 50% entro il 2050. Questo è quello che vorrebbero il cancelliere tedesco e gli Europei. Gli Stati Uniti non sembrano disposti a cedere. Tuttavia, Angela Merkel, al termine del pranzo di lavoro con il presidente Usa, si è detta comunque ottimista e fiduciosa sulla possibilità di fare passi avanti sul controverso tema della lotta ai mutamenti climatici. “Ci sono buone chance di trovare una posizione comune”, ha detto. E ha aggiunto: “ Ci siamo trovati d’accordo su vari punti, mentre su altri bisogna ancora lavorare”.
Reazioni in Italia – “ Bush resta purtroppo nemico del clima e dell’ambiente, nonostante i cittadini americani, il Congresso e i governatori abbiano ormai posizioni totalmente divergenti dal presidente”, così il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio commenta la posizione del presidente Usa. E aggiunge che Bush “si è assunto una gravissima responsabilità storica sul clima così come sulla moltiplicazione della guerra nel pianeta”. Sulla stessa linea anche il capogruppo dei Verdi alla Camera Angelo Bonelli: “Il fatto che gli Usa abbiano annunciato che al G8 non ci sarà alcun accordo sul clima è un fatto gravissimo e costituisce una dichiarazione di guerra alla sopravvivenza del pianeta”.
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