01/02/2009 - PRIMA di acquistare un prodotto alimentare, siamo giustamente abituati a guardare la sua data di scadenza e spesso accade che ci sentiamo fieri di tornare a casa con la 'spesa' fatta di prodotti che hanno una scadenza prolungata nel tempo. Ma siamo così sicuri di aver agito nel migliore dei modi? Perché gli alimenti freschi come carne, pesce, frutta, formaggi, dopo pochi giorni di conservazione in frigorifero, perdono le loro caratteristiche organolettiche e non si possono più utilizzare? Se i prodotti alimentari hanno lunghe date di scadenza, vuol dire che per mantenerli si devono utilizzare molti conservanti e che, di conseguenza, la loro qualità subisce una forte flessione. E' necessario quindi cambiare mentalità e cercare prodotti che abbiano segnalato in etichetta sia la data di produzione sia la data di scadenza, così da dare più chiarezza possibile al consumatore. Se ci si trova davanti ad una confezione di biscotti che dev'essere consumata entro un mese, non è detto che si tratti necessariamente di un prodotto 'vecchio' perché è la data di produzione che ci permette di capire la freschezza o meno dell'alimento e il conseguente limitato utilizzo di conservanti. Se l'artigiano del settore agroalimentare vuol risultare vincente, deve sempre più differenziarsi ed essere molto chiaro nell'etichetta, altrimenti l'industria alimentare condizionerà e uniformerà sempre di più il pensiero e i gusti di noi consumatori. Prosit! undefined undefined

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