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"L'Europa, gli Ogm e il pressing di Barroso"
fonte Corriere economia / Sicurezza
02/02/2009 - Per molti anni le banche centrali dell'Ue e gli altri organismi di controllo sui mercati finanziari non si sono accorti dei pericoli futuri provocati dai «titoli tossici» provenienti dagli Stati Uniti, che hanno generato la grave crisi economica in corso e tracolli di numerose banche europee. Vari governi e organismi ambientalisti temono che una situazione simile possa verificarsi nel tempo qualora fosse consentita in Europa la coltivazione di organismi geneticamente modificati (ogm) prodotti principalmente dalle multinazionali Usa delle biotecnologie. Si temono contaminazioni sull'agricoltura biologica e sui cibi di qualità dei Paesi membri, ancora più devastanti di quelle provocate sui mercati finanziari del Vecchio Continente
dai titoli speculativi degli Stati Uniti. Eppure, nonostante l'opposizione di molti Paesi membri, la Commissione europea presieduta dal portoghese Josè Manuel Durao Barroso ha lanciato la procedura per il via libera alla coltivazione di due nuovi mais ogm. Gli euroburocrati di Bruxelles puntano a far saltare una moratoria in vigore da dieci anni, nata per allontanare dall'Europa la coltivazione del cosiddetto «cibo Frankenstein» e le sue imprevedibili conseguenze. Nella Ue divisa, si sono schierati con i governi favorevoli.
L'apertura dell'istituzione di Barroso alla coltivazione in Europa del mais Bt11 della Syngenta e del Bt1507 della Pioneer si basa sul parere favorevole dell'agenzia Ue per la sicurezza alimentare di Parma (Efsa), contestata dagli organismi ambientalisti per la forte sintonia finora dimostrata con la lobby delle multinazionali delle biotecnologie. A Bruxelles molti ricordano che istituzioni ben più attrezzate e prestigiose dell'Efsa, come la Banca centrale europea, Bundesbank, Bank of England o Banca d'Italia, hanno sbagliato nel valutare i pericoli futuri dei «titoli tossici» statunitensi. E si chiedono come ci si possa fidare del parere della discussa Efsa per giustificare una decisione così delicata e, tra l'altro, possibile solo in base a una delle regole più criticate dell'euroburocrazia comunitaria. La Commissione europea può dare il via libera ai mais biotech solo perché i governi dei 27 Paesi membri non riescono a formare una maggioranza nè a favore, né contraria. Scatta così il rinvio alla «comitologia», un procedimento che di fatto consente a Barroso e ai suoi commissari di decidere dopo aver sentito il parere di esperti. L'euroburocrazia di Bruxelles, anch'essa molto influenzata dalle lobby del biotech, da anni decide a favore degli ogm nonostante il parere contrario di Francia, Italia e altri Paesi di rilievo. Inoltre, secondo varie rilevazioni, la maggioranza dei cittadini europei diffida degli ogm. Ma la Commissione sta perfino tentando di interrompere la moratoria sulla coltivazione del mais ogm Mon810 della Monsanto, respinto da Francia e Grecia, che si appellano alla clausola di salvaguardia temendo rischi futuri simili a quelli dei «titoli tossici» Usa.
L'apertura dell'istituzione di Barroso alla coltivazione in Europa del mais Bt11 della Syngenta e del Bt1507 della Pioneer si basa sul parere favorevole dell'agenzia Ue per la sicurezza alimentare di Parma (Efsa), contestata dagli organismi ambientalisti per la forte sintonia finora dimostrata con la lobby delle multinazionali delle biotecnologie. A Bruxelles molti ricordano che istituzioni ben più attrezzate e prestigiose dell'Efsa, come la Banca centrale europea, Bundesbank, Bank of England o Banca d'Italia, hanno sbagliato nel valutare i pericoli futuri dei «titoli tossici» statunitensi. E si chiedono come ci si possa fidare del parere della discussa Efsa per giustificare una decisione così delicata e, tra l'altro, possibile solo in base a una delle regole più criticate dell'euroburocrazia comunitaria. La Commissione europea può dare il via libera ai mais biotech solo perché i governi dei 27 Paesi membri non riescono a formare una maggioranza nè a favore, né contraria. Scatta così il rinvio alla «comitologia», un procedimento che di fatto consente a Barroso e ai suoi commissari di decidere dopo aver sentito il parere di esperti. L'euroburocrazia di Bruxelles, anch'essa molto influenzata dalle lobby del biotech, da anni decide a favore degli ogm nonostante il parere contrario di Francia, Italia e altri Paesi di rilievo. Inoltre, secondo varie rilevazioni, la maggioranza dei cittadini europei diffida degli ogm. Ma la Commissione sta perfino tentando di interrompere la moratoria sulla coltivazione del mais ogm Mon810 della Monsanto, respinto da Francia e Grecia, che si appellano alla clausola di salvaguardia temendo rischi futuri simili a quelli dei «titoli tossici» Usa.
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