02/02/2009 - L'incendio divampato nella sera del 28 gennaio sul traghetto della linea Tirrenia Bithia si sarebbe scatenato per motivi accidentali, per ora non ascrivibili alla responsabilità di alcuno. È questa l'opinione dei responsabili dell'ufficio tecnico della capitaneria di porto di Genova incaricati di coordinare le indagini sull'incendio che ha distrutto 12 semirimorchi, ne ha danneggiati altri 6 e ha provocato ingenti danni anche alla stessa nave. Spiegano in capitaneria che l'equipaggio della nave ha seguito alla lettera la procedura da adottare in questi casi: stabilito che vi era un incendio hanno bloccato l'aerazione nella stiva, attivato l'impianto a pioggia e riunito passeggeri ed equipaggio a poppa. Quindi la nave è stata riportata in porto. Le fiamme sono divampate da un semirimorchio frigorifero, passando lentamente ai camion che aveva vicino. L'incendio non ha danneggiato le vetture dei 124 passeggeri che alle 23 hanno avuto la possibilità di scegliere se abbandonare la nave e andare in albergo o restare a bordo in condizioni di sicurezza in nuove cabine lontane dalla prua, zona nella quale era avvenuto l'incendio nella stiva di carico più bassa. La situazione in un primo tempo sembrava rientrata, ma all'una e trenta le l'incendio ha ripreso (i pompieri avevano difficoltà operative causate dal buio e dalla saturazione di fumo nella stiva) per cui i passeggeri sono stati obbligati a lasciare la nave e hanno alloggiato in albergo. "La comunità portuale genovese ha dimostrato la propria compattezza e una grande capacità di fare lavoro di squadra". Così ha riferito il presidente dell'Autorità' Portuale di Genova Luigi Merlo in merito all'incidente, "Il lavoro di coordinamento in tema di prevenzione e di sicurezza tra tutte le realtà che operano in porto - ha proseguito Merlo - è fondamentale per reagire in modo efficiente ed efficace di fronte all'emergenza". Al buon esito delle operazioni di soccorso hanno partecipato oltre al Comandante ed all'equipaggio della nave, Capitaneria di Porto, Vigili del fuoco, Compagnia Unica, Stazioni Marittime, Polmare, Carabinieri, Rimorchiatori, Ormeggiatori, Piloti, Coordinamento dei Lavoratori, Ispettorato APGe, 118, Santoro, Servizi Ecologici e Geam.

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