News
"«Occhio ai surgelati e ai sotto vuoto»"
fonte Corriere del Mezzogiorno / Sicurezza alimentare
14/02/2009 - BARLETTA - Pantaleo Magarelli, dirigente Sian (servizio igiene alimentazione e nutrizione) dell'Asl Bat ha coordinato le operazioni del maxi sequestro effettuato ieri nel deposito di Barletta, in collaborazione con i carabinieri del Nas di Bari.
Gli ultimi episodi di cronaca potrebbero creare allarmismo tra i consumatori. Cosa possono fare per difendersi dalle truffe alimentari?
«È importante controllare sempre la data di scadenza. questo è il primo passo della prevenzione. In secondo luogo stare attenti ai prodotti sotto vuoto: se c'è troppa aria, vuol dire che qualcosa non va. Anche per i surgelati, è bene dare un'occhiata al bancone in cui si trovano. I banchi frigo troppo incrostati di ghiaccio sono spia di un pericolo. E ancora, se ci sono ruggine o spaccature nelle pareti del banco, il consumatore deve fare attenzione. I contenitori spesso presentano macchie e lacerazioni. Questi sono elementi per individuare chi compie azioni fraudolente».
Magarelli, quante operazioni di controllo sui prodotti alimentari eseguite durante l'anno?
«Nel 2008 abbiamo fatto 1.200 interventi nell'ambito della sicurezza alimentare. Nel Sian ci sono due anime: una comprende i controlli sul cibo e l'altra è l'educazione alla nutrizione. La prima attività è quella di sicuro che ci impegna di più. L'anno scorso ci siamo occupati anche di acque potabili, facendo circa 320 controlli nelle province di Barletta, Andria e Trani».
Sul caso di Barletta, quali sono i fattori che determinano l'alterazione nociva dei cibi?
«Gli alimenti che abbiamo trovato nel locale erano in condizioni pietose. Abbiamo trovato di tutto. L'avaria degli alimenti può dipendere da più fattori. In primis le modalità di conservazione, su cui incidono tanto le condizioni ambientali. Ad esempio gli sbalzi di temperatura, caldo e freddo, l'umidità, e la scarsa ventilazione. Ma contano anche le condizioni igienico-sanitarie. Il locale di Barletta è stato completamente abbandonato, non era tenuto nelle condizioni per conservare alimenti destinati poi alla vendita».
Ci sono settori che richiedono un monitoraggio più efficace o prodotti maggiormente a rischio?
«La nostra è un'attività a 360 gradi. Operiamo soprattutto nell'ambito della ristorazione, della produzione e della distribuzione sia al dettaglio che all'ingrosso. Questo vuol dire che andiamo a verificare lo stato delle cucine di ristoranti, pub ed esercizi commerciali. Siamo attentissimi alle mense degli ospedali e delle scuole. E come in questo caso verifichiamo supermercati e aziende alimentari. Le nostre indagini toccano spesso la fase della produzione, che consiste ad esempio nel seguire il processo di produzione dell'olio. Non si possono catalogare i prodotti a rischio, perchè lo sono tutti».
Come si comporta la legge?
«I titolari degli esercizi commerciali sono tenuti a versare un fondo a favore dei controlli ufficiali del Sian. Il sistema del finanziamento impone controlli specifici e ben organizzati che ci consentono di stilare le mappe dei rischi e di rilasciare certificati, corrispondenti alle vecchie autorizzazioni sanitarie».
V. M.
Banchi frigo
Fare attenzione ai banchi frigo troppo incrostati di ghiaccio: sono spia di un pericolo Gli esperti invitano i consumatori a fare attenzione nei supermercati
Gli ultimi episodi di cronaca potrebbero creare allarmismo tra i consumatori. Cosa possono fare per difendersi dalle truffe alimentari?
«È importante controllare sempre la data di scadenza. questo è il primo passo della prevenzione. In secondo luogo stare attenti ai prodotti sotto vuoto: se c'è troppa aria, vuol dire che qualcosa non va. Anche per i surgelati, è bene dare un'occhiata al bancone in cui si trovano. I banchi frigo troppo incrostati di ghiaccio sono spia di un pericolo. E ancora, se ci sono ruggine o spaccature nelle pareti del banco, il consumatore deve fare attenzione. I contenitori spesso presentano macchie e lacerazioni. Questi sono elementi per individuare chi compie azioni fraudolente».
Magarelli, quante operazioni di controllo sui prodotti alimentari eseguite durante l'anno?
«Nel 2008 abbiamo fatto 1.200 interventi nell'ambito della sicurezza alimentare. Nel Sian ci sono due anime: una comprende i controlli sul cibo e l'altra è l'educazione alla nutrizione. La prima attività è quella di sicuro che ci impegna di più. L'anno scorso ci siamo occupati anche di acque potabili, facendo circa 320 controlli nelle province di Barletta, Andria e Trani».
Sul caso di Barletta, quali sono i fattori che determinano l'alterazione nociva dei cibi?
«Gli alimenti che abbiamo trovato nel locale erano in condizioni pietose. Abbiamo trovato di tutto. L'avaria degli alimenti può dipendere da più fattori. In primis le modalità di conservazione, su cui incidono tanto le condizioni ambientali. Ad esempio gli sbalzi di temperatura, caldo e freddo, l'umidità, e la scarsa ventilazione. Ma contano anche le condizioni igienico-sanitarie. Il locale di Barletta è stato completamente abbandonato, non era tenuto nelle condizioni per conservare alimenti destinati poi alla vendita».
Ci sono settori che richiedono un monitoraggio più efficace o prodotti maggiormente a rischio?
«La nostra è un'attività a 360 gradi. Operiamo soprattutto nell'ambito della ristorazione, della produzione e della distribuzione sia al dettaglio che all'ingrosso. Questo vuol dire che andiamo a verificare lo stato delle cucine di ristoranti, pub ed esercizi commerciali. Siamo attentissimi alle mense degli ospedali e delle scuole. E come in questo caso verifichiamo supermercati e aziende alimentari. Le nostre indagini toccano spesso la fase della produzione, che consiste ad esempio nel seguire il processo di produzione dell'olio. Non si possono catalogare i prodotti a rischio, perchè lo sono tutti».
Come si comporta la legge?
«I titolari degli esercizi commerciali sono tenuti a versare un fondo a favore dei controlli ufficiali del Sian. Il sistema del finanziamento impone controlli specifici e ben organizzati che ci consentono di stilare le mappe dei rischi e di rilasciare certificati, corrispondenti alle vecchie autorizzazioni sanitarie».
V. M.
Banchi frigo
Fare attenzione ai banchi frigo troppo incrostati di ghiaccio: sono spia di un pericolo Gli esperti invitano i consumatori a fare attenzione nei supermercati
Segnala questa news ad un amico
Questa news è stata letta 641 volte.
Pubblicità