17/02/2009 - Sull’amianto della Fibronit crescerà un prato verde. Dopo il sì definitivo del ministero alla bonifica, parte la seconda e ultima fase dei lavori per trasformare l’ex fabbrica nel parco urbano più grande della città. Oggi per l’apertura del cantiere per le opere preliminari alla messa in sicurezza definitiva dell’area, gli uffici del vecchio stabilimento ospiteranno un incontro con il sindaco Michele Emiliano, l’assessore comunale all’Ambiente Maria Maugeri, il responsabile dell’Arpa, Giorgio Assennato, insieme con i progettisti e direttori dei lavori, Claudio Tedesi e Salvatore Adamo. Saranno loro a inaugurare così la seconda fase della bonifica dell’area in via Caldarola: i lavori dovrebbero concludersi entro i prossimi due anni, Dopo quello di Punta Perotti, Bari avrà un altro parco costruito su un luogo simbolo della città che viene trasformato da ferita aperta in polmone verde. I lavori di bonifica saranno finanziati con i 10 milioni messi a disposizione dall’assessorato regionale all’Ambiente, mentre per la realizzazione del parco urbano il Comune ha stanziato 10 milioni nel bilancio del 2009 che permetteranno di ricoprire di verde l’area in via Caldarola, nel quartiere Japigia. Il parco sarà dedicato agli operai e ai residenti morti nel corso degli anni per l’esposizione alle fibre di amianto che erano presenti massicciamente nell’area: i decessi attribuibili alla Fìbronit, secondo l’associazione che riunisce i familiari, sarebbero 241: 170 ex dipendenti, 30 familiari e 40 residenti dei quartieri di San Pasquale, Japigia e Madonnella.

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