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"Alga rossa nell’Occhito «Non c’è allarme salute»"
fonte LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO / Acqua
17/02/2009 - Gli esperti hanno deciso che occorrerà effettuare monitoraggio e studio per la valutazione del rischio (per l’ambiente, la fauna acquatica e la salute umana) secondo le linee guida dettate dall’Istituto superiore di Sanità. Venerdì, poi, ci sarà un nuovo aggiornamento a seguito dei risultati delle analisi sulla concentrazione della tossina prodotta dall’alga rossa (nome scientifico Planktothrix rubescens) che ha colonizzato le acque del lago artificiale di Occhito, uno degli invasi dai quali l’Acquedotto pugliese (Aqp) preleva acqua per usi irrigui prevalentemente destinati all’agricoltura. Le decisioni a breve e medio termine della cosiddetta cabina di regia coordinata dagli assessori regionali alle Politiche della Salute, Tommaso Fiore, e alle Opere pubbliche, Onofrio Introna, delineano un quadro di grande attenzione, che però non giustificherebbe, almeno al momento, allarmi. Le analisi effettuate finora e i livelli di concentrazione di sostanze tossiche (sprigionate dalla proliferazione dell’alga) nell’acqua sarebbero infatti tali da restare sotto un’ideale soglia di sicurezza. In realtà, la legge non fissa limiti, ma si può fare riferimento a casi in cui si sono manifestati livelli rivelatisi tossici per gli animali e poi anche per l’uomo. Tale casistica riguarda prevalentemente Australia, Giappone e Stati Uniti. Finora pochi (anche se non mesi stenti) i precedenti in Italia. Le azioni più immediate per fronteggiare il problema consistono nella miscelazione di acque contaminate con acque non contaminate provenienti dall’invaso del Sinni e dal Locone. Si spera così di ottenere un effetto diluizione tale da abbattere la carica di tossicità. Quindi si procederà al trattamento delle acque con filtri a carboni attivi. Ora l’attenzione potrebbe spostarsi dall’invaso alle utenze finali. Ma non ci sarebbero elementi, al momento, per capire se la contaminazione ha raggiunto anche i campi per l’irrigazione e il bestiame. Il fatto che la concentrazione di tossine nell’acqua prelevata dall’Occhito sia sotto la soglia di rischio è ritenuta una risposta sufficientemente rassicurante. Acquedotto Pugliese, Protezione civile regionale, Autorità di Bacino, Consorzio di bonifica della Capitanata e Arpa, enti che siedono nella cabina di regia, continueranno a monitorare la situazione.
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