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"ora l'Efsa assolve gli energy drink"
fonte il salavagente / Sicurezza alimentare
20/02/2009 - non lo ha fatto nella forma, il risultato, nella sostanza, è stato il medesimo. L'Efsa ha scagionato quasi definitivamente gli energy drink. Dopo le preoccupazioni sollevate da alcuni studi che associavano l'abuso di queste bevande alla morte di alcuni giovani, l'Agenzia europea per la sicurezza alimentare ha adottato un parare scientifico su due dei principali ingredienti, la taurina e il d-glucuronolattone. Il presidente del gruppo di esperti che ha rilasciato il parere, John Christian Larsen, ha tenuto a specificarlo: "Nel parere si è esaminata la sicurezza di queste due sostanze in quanto componenti di bevande energetiche e non delle bevande stesse, che contengono diverse combinazioni di un certo numero di sostanze diverse". Tuttavia l'annuncio è stato interpretato come una sorta di via libera ai drink delle polemiche. Va ricordato che l'opinione scientifica dell'Autorità è arrivata dopo che il precedente parere ufficiale, risalente al 2003, aveva sollevato timori sui possibili effetti dannosi della taurina a livello cerebrale e del d-glucuronolattone a livello renale. Gli studiosi hanno esaminato i dati tossicologici sui due ingredienti, incrociandoli con quelli relativi al consumo, tenendo conto, si specifica nel comunicato, anche delle segnalazioni relative a problemi per la salute "di tipo acuto", compresi i decessi, causati da un forte consumo in associazione con attività fisica o, più spesso in combinazione con alcol. La conclusione è stata che "un consumo abituale di bevande energetiche non desta preoccupazioni dal punto di vista della sicurezza". Il livello di ingestione massimo giornaliero per entrambe le sostanze resta quello di 1.000 mg per chilo di peso corporeo. Per quanto riguarda i consumatori di bevande, sono considerati sicuri i consumi quotidiani di 125 mi (mezza lattina) e 350 mi (poco meno di una lattina e mezzo). Resta però aperto il problema dell'abuso di drink e alcol o droghe, che ha provocato diversi casi di reazioni gravi, ma a cui l'organismo comunitario non ha risposto. L'Efsa afferma che in quei casi proprio l'assunzione concomitante delle sostanze ne rende difficile l'interpretazione. Anche su altre segnalazioni, l'Autorità ha dichiarato che i problemi di salute riportati non sono dissimili dai "ben noti effetti collaterali di un'elevata assunzione di caffeina".
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