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"Schiaffo cinese alla Coca-Cola «No all'acquisto di Huiyuan»"
fonte Corriere della sera, M. Del Corona / Agroalimentare
19/03/2009 - PECHINO La nuova legge antitrust cinese fa la sua prima vittima illustre: la Coca-Cola. Che ieri si è vista respingere senza appello la proposta di acquisizione di uno dei maggiori produttori di succhi di frutta, Huiyuan, un'operazione da 2,4miliardi di dollari. Il comunicato del ministero del Commercio si è diffuso sull'«impatto sfavorevole sulla competizione» e sulla «riduzione dello spazio per la sopravvivenza di altri produttori cinesi di succhi, medi e piccoli», dunque cercando di fare aderire il verdetto ai contorni della legge sulla concorrenza, entrata in vigore soltanto il 1 agosto 2008. Tuttavia il significato insieme simbolico e politico (perché un passo simile non può essere stato compiuto senza il via libera dei vertici di Pechino) non è sfuggito né alla stessa Coca-Cola né all'intera comunità economico-finanziaria: arrivando dopo settimane di retorica contro il «buy American» da parte della leadership cinese, la decisione sembra affermare proprio un riflesso protezionistico. Se fosse stata portata a termine, quella della Coca-Cola sarebbe stata la più consistente acquisizione condotta da un'azienda straniera su un concorrente cinese.
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