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"Sugli scaffali confezioni 10 e lode "

fonte Italia Oggi, O.Bussiniello / Agroalimentare

06/06/2009 - Dal 20 di giugno prossimo sarà possibile utilizzare materiali intelligenti e attivi per confezionare gli alimenti. L'importante è che essi non interagiscano dannosamente con i cibi e che vi sia una corretta informazione del consumatore. A stabilirlo è il regolamento comunitario n. 450 del 29 maggio scorso, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea n. L 135 del 30 maggio 2009, che definisce modalità e condizioni per l'uso di questi materiali innovativi. Per materiale attivo, secondo la definizione data dal provvedimento, si intènde quanto sia destinato a prolungare la conservabilità dei cibi o a mantenerne o migliorarne le condizioni, attraverso la capacità di inglobare sostanze che vengono poi rilasciate negli alimenti. Mentre, con il termine materiali intelligenti si fa riferimento a oggetti che riescono a controllare le condizioni del prodotto imballato o dell'ambiente in cui viene conservato, I materiali attivi possono, perciò, contenere deliberatamente sostanze destinate a essere rilasciate nei prodotti alimentari che, proprio per questo, dovranno essere utilizzate solo nelle condizioni previste dalle disposizioni comunitarie o nazionali. Ipotesi particolare è quando le sostanze da addizionare sono additivi alimentari o enzimi che potrebbero essere innestati o immobilizzati sul materiale ed esercitare una funzione tecnologica nei prodotti alimentari. I sistemi di imballaggio intelligenti forniscono, invece, all'utente informazioni sulle condizioni dei prodotti alimentari e non devono rilasciare i loro elementi costitutivi in essi. I sistemi intelligenti possono essere posizionati sulla superficie esterna dell'imballaggio e possono essere separati dai prodotti alimentari da una barriera funzionale. Per quanto riguarda l'etichettatura, questa deve essere chiara circa le utilizzazioni consentite, dando la possibilità agli operatori di conformarsi alle eventuali disposizioni comunitarie. Gli obblighi relativi all'etichettatura scattano dopo 6 mesi dall'entrata in vigore del provvedimento.

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