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"Virus A, auto-test a ruba.· Il ministero: inaffidabili"

fonte Il Corriere della sera, M. De Bac / Salute

17/11/2009 - ROMA - Introvabili in farmacia. Un vero affare per chi li produce e distribuisce. I test rapidi per l'autodiagnosi dell'influenza sono uno dei fenomeni commerciali collegati alla pandemia. Parliamo dei kit che vengono offerti per la (presunta) diagnosi fai da te dell'influenza. Non solo di quella A HIN1, ma di tutti i virus di tipo A e B, dunque anche quelli della stagionale. Ed ecco che i tamponcini da portare a casa e scartare quando compaiono mal di gola, febbre e dolori articolari sono andati a ruba. In poche settimane la Voden Medical Instruments, che distribuisce per conto di un'azienda tedesca uno dei tre test oggi disponibili (l'unico ad avere l'autorizzazione per impiego non professionale) ne ha venduti circa 50 mila. I magazzini sono vuoti, nei prossimi mesi prevedono di darne via almeno 10 mila a settimana. Ma il viceministro al Welfare, Ferruccio Fazio avverte: « i test fatti a casa non servono a niente, l'unica diagnosi affidabile è quella del medico, con la visita». In un documento i tecnici scrivono che le autoanalisi «hanno scarsa sensibilità rispetto agli esami di tipo molecolare, il che comporta un rischio non indifferente di incorrere in falsi negativi. Ovvero individui affetti da influenza A HIN1 potrebbero essere negativi. Per questo motivo non sono raccomandati». «Le cooperative dei farmacisti del Lazio non lo hanno acquistato. Non vogliamo vendere ai clienti prodotti illusori», dice Franco Caprino, presidente di Federfarma regionale. Alla Voden invece insistono: «in questo periodo circola solo il virus A H1N1, dunque in caso di positività non c'è pericolo di scambiarla per un'infezione diversa - dice l'amministratore delegato Daniele Cesana -. Non ci aspettavamo questo successo». I test costano da un minimo di 8 euro e mezzo a 14 euro e 60. Mentre EgoTestFlu, della Voden è registrato presso il ministero come dispositivo per l'autoanalisi ed è certificato per tale scopo dall'Ente tedesco, gli altri due (Influtest A-B e Screen FIu) riportano sulla confezione esterna la dicitura «per uso professionale» dunque non sono per il pubblico. Certo è che il rischio di speculazioni si propaga con la pandemia. Sophos, compagnia britannica che produce software per la sicurezza, sostiene di aver intercettato centinaia di milioni di messaggi spam esiti che reclamizzano finte medici - ne e antivirali contraffatti. In Italia le vittime dell'influenza A sono 61, tutte tranne 3 già con gravi malattie. 160 mila i vaccinati. In Veneto la richiesta da parte delle categorie «prioritarie» (operatori dei servizi essenziali e pazienti con patologie croniche) è stata talmente tiepida (18 mila dosi inoculate sulle 260 mila disponibili) da indurre la Regione ad allargare la profilassi ai bambini e, in successione, agli anziani e poi al resto della popolazione. Anche in Francia la vaccinazione procede a rilento. La campagna è partita il 10 novembre, molto dopo di noi. Le autorità francesi hanno autorizzato la vendita di un vaccino senza adiuvante, cioè la sostanza che ne rafforza la capacità di immunizzare. Verrà dato a donne incinte e bambini e malati cronici. L'Italia ha fatto una scelta diversa acquistando Focetria di Novartis, con adiuvante. Fazio non ha dubbi: «Ha il vantaggio di funzionare anche in caso di mutazione del virus ed è sicuro».

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