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"Fazio striglia i medici sul vaccino dell'influenza A"
fonte Il Sole 24 ore / Salute
22/12/2009 - «La logica delle vaccinazioni è l'unica arma contro il diffondersi del virus» della nuova influenza A/H1N1 «ed è fondamentale che venga recepita: non possiamo accettare che in Italia non ci sia, da parte dei medici, una presa di coscienza sui vaccini come unico sistema della sanità pubblica per arginare certi virus». Lo ha detto il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, incontrando questa mattina a Roma una delegazione della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurgi e degli odontoiatri. «Se in Italia non c'è stato un recipimento dell'importanza della vaccinazione da parte dei medici - ha precisato Fazio - evidentemente l'informazione ai medici non è stata sufficiente e dobbiamo prenderci le nostre responsabilità. Ma dobbiamo stare attenti al concetto della 'immediata percezione del beneficio': quella di vaccinare la gente contro le malattie virali deve essere una forma mentis». «In Italia - ha ribadito il ministro - c'è una scarsa percezione dell'importanza del vaccino che è dovuta a un non collegamento del beneficio immediato di vaccinarsi e invece la strategia vaccinale è l'unico elemento della sanità pubblica per combattere il virus. Il vaccino poi è assolutamente sicuro e gli additivi come lo squalene sono come l'olio di ricino o quello di fegato di merluzzo: cose sempre usate».Del resto sono «falsi» i dati sulla pericolosità dello Squalene, la sostanza contenuta nel vaccino contro l'influenza A, e sulla quale alcuni studi «poi smentiti» avrebbero indicato un rischio per la salute. «Il principio dello Squalene è lo stesso dell'olio di fegato di merluzzo. Lo Squalene - ha detto il ministro - viene estratto dal pescecane perché così è possibile averne grandi quantità, ma ribadisco che gli articoli scientifici che sono stati pubblicati relativi ad anticorpi antisqualene sono stati successivamente smentiti perchè i soldati della Guerra del Golfo ai quali si faceva riferimento non avevano ricevuto la vaccinazione».Quanto all'evoluzione della pandemia, «per ora è andata bene: il primo picco di influenza pandemica si è concluso ed è stato leggero. Ma per il futuro possiamo aspettarci che si ripresenti o che muti e la nostra arma contro queste ipotesi sono solamente i vaccini». Per il futuro quello dello smaltimento delle dosi di vaccino è comunque, secondo Fazio, «l'ultimo dei nostri problemi: semmai dobbiamo andare avanti con la campagna di vaccinazione per creare una memoria immunologica negli abitanti».«L'Italia - ha spiegato il ministro - ha avuto 0,4 dosi di vaccino per abitante: con questo abbiamo preso un rischio, ma l'abbiamo fatto per creare una memoria immunitaria. Di fronte alla possibilità di una pandemia il problema non è acquistare 24 milioni di vaccini. Il virus non si combatte sperando che vada bene - ha continuato - e le nostre armi sono i vaccini, non il contenimento». Anche per questo Il vaccino contro l'H1N1 «verrà verosimilmente incorporato nel vaccino contro la stagionale del prossimo anno».
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