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"Emissioni: aziende italiane sforano il tetto di Kyoto"
fonte agi / Ambiente
26/12/2009 - Le aziende italiane emettono 8,9 milioni di tonnellate di anidride carbonica in più rispetto ai limiti stabiliti dal Protocollo di Kyoto: con una produzione di CO2 pari a 220,6 milioni di tonnellate, infatti, le aziende superano il limite fissato dal Piano nazionale di allocazione (211,75 milioni di tonnellate) per quasi 9 milioni di tonnellate, corrispondenti ad un surplus dell'4,21%.È quanto emerge da una ricerca condotta da Eco-Way, società italiana che opera nel settore dei cambiamenti climatici, su dati aggiornati a novembre 2009 (margine di errore del 1% circa). Analizzando i settori che comprendono gli oltre 1000 stabilimenti italiani soggetti alla normativa Emission Trading, emerge che quasi tutti i settori registrano una riduzione delle emissioni di CO2 rispetto ai 3 anni passati. Il confronto tra emissioni 2008 e 2007 mostra che quasi tutti i settori registrano una riduzione delle emissioni: ceramica e laterizi -10,32%, calce e cemento -8,64%, carta -5,01%, raffinazione -4,75%, energia -2,37%. Trend inverso invece per il settore del ferro e dell'acciaio che registra un +11,79% e stabile il settore del vetro. Il settore energetico sfora i limiti previsti dal Protocollo di Kyoto per +7,78% per 10 milioni di tonnellate di CO2 e il settore raffinazione supera i limiti per +25,67% per 5 milioni di tonnellate di CO2.
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