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"La lotta alle morti bianche"
fonte agi / Sicurezza sul lavoro
21/03/2010 - Esalazioni velenose, macchinari difettosi, attrezzature non controllate. Ogni giorno, purtroppo, il lavoro miete vittime. I governatori non sono certo colpevoli direttamente di questa incivile tragedia. Ma dato che il controllo della sicurezza sul lavoro è anche competenza regionale, anche questo terribile indicatore può distinguere quali sono le regioni più virtuose e quali meno. Lo studio prende in esame i dati delle morti bianche, evidenziando dove si registra una riduzione nel numero di morti maggiore o minore rispetto alla media nazionale (-17,2%) negli ultimi quattro anni. I dati sono forniti dall`Inail (l`Istituto nazionale per l`assicurazione contro gli infortuni sul lavoro), e sono diffusi con ritardo di circa sei, sette mesi. Ad esempio, i dati del 2009 saranno disponibili solo nel luglio 2010. Mentre i dati del 2008 sono da ritenere provvisori. Il rapporto spiega che «per motivi di omogeneità, per il confronto con gli infortuni del 2007 (definitivi) non vengono utilizzati i dati finora acquisiti per il 2008, ma stime previsionali del dato definitivo (1120 casi)». Nella cartina qui accanto sono stati assegnati colori diversi alle varie regioni. In verde sono indicate le regioni dove le performance positive sono decisamente superiori alla media nazionale, in giallo, quelle vicine alla media, in rosso, quelle negative, (le grigie non partecipano alla tornata elettorale). In base a questi criteri, la regione più virtuosa risulta essere l`Umbria, dove le morti si sono ridotte del 54,5% nel 2008, rispetto al 2004-5. Sul podio, le Marche, al secondo posto (-38,2%) e il Lazio, terza (37,2%). Ottimo il comportamento della Calabria (-33,8%). Il Piemonte, è la prima regione della zona grigia (-27,1%). Le «bocciate», ovvero le regioni in cui si è continuato purtroppo a morire come o più di prima, sono due. Il Veneto, con un + 0,8, e soprattutto una pessima Basilicata, con + 80,1%. La Regione che ha dimunito in misurapiù consistente il numero dei morti sul lavoro nel periodo 2004-2008 è l`Umbria, con un calo del 54,5 %. Marche e Lazio seguono con performance inferiori al 40°ro. Maglia nera alla Basilicata, dove gli incidenti mortali sono addirittura cresciuti dell`80,1 %
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