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"MORTI BIANCHE: Di Vincenzo, otto rinvii a giudizio "

fonte Gazzetta del mezzogiorno, Antonello Norscia / Sicurezza sul lavoro

14/04/2010 - L'udienza è durata pochissimi minuti ed è terminata con il rinvio a giudizio per tutti gli otto indagati per la morte di Giuseppe Di Vincenzo, il 17enne deceduto tre anni fa nel cantiere d’ampliamento della sala ricevimenti "Corte Bracco dei Germani".Ieri mattina il gup del Tribunale di Trani Maria Grazia Caserta ha quindi accolto la richiesta del Pubblico Ministero Marco D'Agostino ed ha fissato la prima udienza del processo per il 15 luglio prossimo presso il Tribunale di Ruvo di Puglia. Rinviati a giudizio, dunque, Giovanni Adolfo Sbisà, legale rappresentante della srl Essegi, proprietaria e committente dei lavori di ampliamento della sala ricevimenti "Corte Bracco dei Germani", Elisabetta Sbisà, amministratore unico della "Ceam srl", responsabile dei lavori, Dario Rosito e Luigi Piancone, coordinatori della sicurezza, Vincenzo Perrone legale rappresentante della "Idrotermica Luigi Perrone", committente dei lavori idraulici e degli impianti di gas della "snc Termo In" di Andria presso cui era stato assunto alla vigilia dell'incidente l'operaio 17enne, Mauro Galentino e Nicola Nannola, soci della "Termo In", una sorta di subappaltatrice della "Idrotermica Luigi Perrone" e Saverio Guido, dipendente della "Idrotermica Luigi Perrone" in qualità di coesecutore dei lavori sull'impianto a gas. Il reato contestato è quello di cooperazione in omicidio colposo. Precedentemente era stata invece stralciata la posizione di altri tre indagati, Pasquale Paterno, Antonio Falco e Alessandro Cosma, rispettivamente titolare, progettista e direttore dei lavori dell'impresa esecutrice in merito alle opere relative alle strutture in cemento armato, i quali avrebbero costruito in zona sismica senza aver prima depositato il progetto presso il Genio Civile, vista l'accertata natura contravvenzionale della contestazione. Nelle udienze dei mesi scorsi si erano costituiti parte civile i genitori ed il fratello della giovane vittima. Terribile l'incidente che vide protagonista il giovane Di Vincenzo: erano le 11 del 17 Marzo 2007 ed il 17enne stava riparando una tubatura con la saldatrice, quando una fiammata lo avvolse causandogli ustioni di secondo e terzo grado sul 95% del corpo. Dopo quattro giorni di coma, il 21 marzo, Di Vincenzo spirò nel Cardarelli di Napoli dove fu trasportato con un elicottero del 118 atterrato sul manto erboso dello stadio comunale di Corato.

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