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"Ispesl: in Italia ancora 500 ton di amianto per abitante"

fonte Ispesl- www.ispesl.it / Sicurezza sul lavoro

03/05/2010 - È attesa nei prossimi giorni la pubblicazione del III Rapporto prodotto dal Registro Nazionale dei Mesoteliomi (ReNaM), istituito presso l’Ispesl. Il volume riporterà per esteso le caratteristiche del sistema di sorveglianza, gli indicatori epidemiologici di incidenza e un’analisi dettagliata delle caratteristiche di esposizione. Si tratta di uno strumento assai utile per la sanità pubblica, la prevenzione della malattia e il riconoscimento dei diritti dei soggetti ammalati e dei loro familiari.Il III Rapporto del Registro Nazionale riferisce di un archivio che a gennaio 2009 contiene informazioni relative a 9.166 casi di mesotelioma maligno, rilevati in ragione di un sistema di ricerca attiva e di analisi standardizzata delle storie professionali, residenziali e familiari dei soggetti ammalati. Fino a 45 anni la malattia è rarissima (solo il 2,7% del totale dei casi registrati). L’età media alla diagnosi è di 68,3 anni. Il tasso standardizzato per mesotelioma maligno della pleura (certo, probabile e possibile) risulta pari a 3,42 casi (per 100.000 residenti) negli uomini e 1,09 nelle donne. In media la malattia si presenta generalmente dopo più di 40 anni dall’inizio dell’esposizione, tuttavia il range di variabilità della latenza è estremamente ampio. Il rapporto in particolare pubblicherà un focus specifico sui settori considerati “meno attesi”, come quello edile, a cui si addebitano il maggior numero di ammalati nella casistica recente. Un focus di grande rilievo e attualità vista la forte incidenza di lavoratori edili colpiti da mesoteliomi pleurici e peritonali. L’Istituto inoltre attraverso il rapporto farà luce sullo stato attuale del processo di eliminazione dei milioni di tonnellate di materiale contenente amianto che impregnano il nostro paese. Al momento le stime più pessimistiche parlano di 30 milioni di tonnellate: 500 chili per abitante. Numeri che si incrociano con l’alta presenza di decessi per malattie asbesto correlate: circa 3mila casi l’anno solo in Italia.

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