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"Formazione, strategia anti-crisi"
fonte Il Sole 24 ore / Formazione ed informazione
09/06/2010 - Il vento, anzi il venticello, della ripresa economica soffia anche verso le agenzie del lavoro. Alcuni dei principali gruppi italiani cominciano a segnalare un'inversione di tendenza, almeno per quanto riguarda il loro giro d'affari, rispetto alle cifre negative dello scorso anno. Insomma, il peggio sembrerebbe alle spalle, anche se, tra settori ancora in sofferenza e differenze territoriali, permangono ancora criticità. Nel frattempo, si mettono in campo strategie diverse per poter imprimere una ulteriore accelerata. L'obiettivo finale resta il ritorno ai livelli di mercato registrati nel periodo pre-crisi. Lo conferma Federico Vione, country manager di Adecco Italia: «La crescita c'è, il nostro fatturato è passato dal -6% del mese di gennaio al -1-22% di marzo 2010 rispetto agli stessi periodi del 2009. Nel complesso il primo quadrimestre di quest'anno dice che c'è una riprsai in atto, ma a macchia di leopardo». Per stimolare la risalita Adecco ha dato il via già lo scorso anno all'operazione Rimettiti in pista , per formare i lavoratori rimasti senza lavoro, aggiornare le loro competenze e farli trovare pronti di fronte a nuove opportunità. L'iniziativa, sulla quale sono stati investiti 10 milioni di euro, secondo Vione, «sta portando i suoi frutti». Le strategie di Adecco anche quest'anno si sono focalizzate sulla formazione, con investimenti nelle specializzazioni, in particolare nel campo dell'Information Technology. In quest'ottica si sono inserite le acquisizioni di MPS Group, tra i maggiori fornitori di servizi di professional stafflng, e Spming Group, società inglese presente in ventisei Paesi, specializzata in servizi di selezione di figure manageriali e profili specializzati nel settore IT e nelle telecomunicazioni. Le due operazioni, per un valore di quasi un miliardo di euro, hanno portato al 27% il peso del settore Professional staffin nel fatturato complessivo di Adecco Group. In Italia abbiamo aggiustato il rito rispetto al 2009, la ripresa è selettiva, non sistemica - spiega Stefano Goffi, amministratore delegato di Gi Group -. Siamo sotto del 10% se ci confrontiamo al 2008, mentre giriamo ad una media del 35% sull'anno scorso. Il recupero lo si deve alle scelte che abbiamo fatto proprio durante la crisi», Tradotto: garantire la soliddrietà, non chiudere filiali e acquisire ulteriore fiducia nei confronti dei clienti, aziende e lavoratori.*La crisi ha messo in luce ilvero molo delle agenzie, quello di favorire le imprese e le persone», prosegue Colli, sottolineando il ruolo di Gi Group nelle attività di supporto alla ricollocazione professionale e nei servizi alla persona. Ma la v0era opportunità, alla quale il gruppo guarda con convinzione, è rappresentata dallo strumento dello Staff leasing , la somministrazione a tempo indeterminato, reintrodotta nella Finanziaria 2010 con alcune revisioni rispetto alla normativa entrata in vigore nel 2004 e poi abrogata nel 2007. «Sempre pi aziende si pongono nell'ottiica di investire in questo servizio, che garantisce senz'altro un valore aggiunto nella ricerca del personale», conclude Goffi. Le missioni incrementano anche ad Obiettivo Lavoro, che segnala una media del 5% nell'aumento del fatturato. La crescita c'è sul manifattunero, mentre ristagna nel terziario con segnali positivi dal Nord, meno incoraggianti dal Sud. La strategia per accelerare la ripresa? Per il presidente Alessandro Ramazza, «occorre che le agenzie si pongano nei confronti delle imprese a 360 gradi con servizi di somministrazione e formazione del personale, ma anche tutti quelli di gestione amministrativa». E per i lavoratori, in particolare quelli di Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Lazio, Obiettivo Lavoro si è presa in carico queffi disoccupati per orientarli verso nuove occupazioni. «L'orientamento vale pi iellaformazione perché presuppone un'acquisizione di autoanalisi da parte del lavoratore», specifica Ramazza.
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