10/06/2010 - Il Ministero delle Infrastrutture ha reso noto un bando di gara a procedura aperta per l'individuazione delle società di gestione del risparmio alle quali affidare la gestione dei Fondi immobiliari del Piano nazionale di edilizia abitativa di cui al D.P.C.M. del 16 luglio 2010. Il Piano nazionale persegue, inoltre, l'obiettivo di portare a soluzione il degrado urbano derivante dai fenomeni di alta tensione abitativa. Entro 90 giorni dal DPCM di approvazione del piano, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dovrà, inoltre, dettare i criteri cui si dovranno attenere i fondi stessi. Cos'è? Il Piano Nazionale di edilizia abitativa. Il Piano Nazionale di edilizia abitativa costituisce un insieme integrato di una pluralità di linee di intervento: il sistema individuato dal piano si articola sostanzialmente in tre aree che comprendono a loro volta una o più linee di intervento. Una prima area è quella (art. 1 lettera a) diretta ad incentivare l'intervento degli investitori istituzionali e privati attraverso una rete di fondi immobiliari. Viene quindi previsto un "prestito" da parte dei fondi stessi a livello locale che potrà coprire fino al 40% dell'investimento. Il fondo nazionale, costituito da fondi statali sino al limite di 150 milioni di euro, potrà poi intervenire a sostegno dell'iniziativa sino al 40% dell'investimento. Questi interventi dovranno avere i caratteri della sostenibilità dell'investimento e della compatibilità delle realizzazioni di alloggi destinati ad housing sociale rispetto ai vantaggi derivanti dalle premialità urbanistiche.

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