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"Sicurezza, in arrivo 420 milioni"

fonte Italia Oggi, Roberto Lenzi / Sicurezza sul lavoro

24/01/2011 - Oltre 19 mila progetti ai blocchi di partenza, di questi solo 1.438 raggiungono il traguardo. Lo stanziamento di 60 milioni di euro, messo a disposizione dall'Inail per sostenere gli investimenti in sicurezza delle imprese, basta per accontentare solo il 7,4% delle aziende interessate. Ma per chi non è riuscito nell'impresa, la seconda tranche prevede fondi per 180 milioni di euro e la successiva, prevista per il 2012, 240 milioni di euro. I dati messi a disposizione dall'Inail confermano, infatti, che c'è stato un blocco nel sistema informatico. Alle ore 14 del 12 gennaio scorso, momento di apertura dello sportello telematico Inail, gli oltre 1,5 milioni di accessi contemporanei hanno creato un blocco della procedura di alcuni minuti. Non sono stati quindi i più veloci ad aggiudicarsi il budget a disposizione, ma i più fortunati a riuscire a entrare nel sistema rispetto a chi, anche per oltre un'ora, non ha potuto accedere alla procedura telematica. Oltre il 90% dei partecipanti è rimasto deluso. Chi è interessato a riprovarci dovrà attendere qualche mese per la seconda edizione del bando. Nella prossima fase, oltre a sperare in un sistema telematico più affidabile, le imprese potranno contare su uno stanziamento triplicato rispetto a questa prima edizione. Fondi esauriti in pochi minuti. Il primo sportello a chiudere è stato quello dell'Abruzzo, alle 14,17 e 17 secondi, mentre la chiusura definitiva del bando è stata sancita dalla Valle d'Aosta, alle 15,46. Nonostante però bastasse solo un semplice click per inviare la domanda, il primo progetto a livello nazionale è stato presentato solamente alle 14,01 e 24 secondi, in Lombardia; questo fatto testimonia il mancato funzionamento del sistema. I più esperti di «click day» si ricorderanno, infatti, di come siano bastati poco più di 30 secondi per esaurire il plafond nazionale del famoso bonus ricerca introdotto dalla Finanziaria 2007. Alle 14,30 risultavano chiusi gli sportelli di gran parte delle regioni italiane, solo tre aree sono andate oltre le 15, si tratta di Sardegna, Valle d'Aosta e provincia di Tento. Poche risorse rispetto all'interesse generato. La prima edizione del bando ha generato un interesse elevato tra le imprese, dovuto in gran parte alle percentuali del contributo a fondo perduto che andavano da un minimo del 50% della spesa a un massimo del 75% della spesa, su tutto il territorio nazionale. I 60 milioni di euro a disposizione hanno però dimostrato di non essere sufficienti, considerato che hanno soddisfatto appena il 7,4% della richiesta. La prossima tranche di fondi pari a 180 milioni di euro e la successiva. prevista per il 2012, pari a 240 milioni di euro, permetteranno invece di soddisfare un numero più consono di richieste, anche se, qualora i numeri dell'interesse rimanessero invariati, l'inail non riuscirebbe a soddisfare un'alta percentuale di domanda. La richiesta di fondi globale ammontava infatti potenzialmente a circa 777 milioni di euro su tutto il territorio nazionale, con ben tre regioni in cui le richieste superavano i 100 milioni di euro ciascuna, rappresentate da Lombardia, Campania e Veneto. Proprio il Veneto rappresenta la regione in assoluto più delusa dalla competizione visto che dei 2.465 progetti presentabili, seconda per numero solo alla Lombardia, solamente 92 sono stati accolti dall'Inail, dato che rappresenta una percentuale del 3,7% circa, molto al di sotto di quella nazionale. Oltre 1,5 milioni di contatti all'apertura dello sportello. Alle ore 14 del 12 gennaio il sito Inail ha registrato oltre 1,5 milioni di accessi. Già dalla mattinata si poteva fare una stima dei grandi numeri che si sarebbero registrati. A partire dalle ore 13, infatti, sono stati sorpassati il milione di accessi al sito, con le aziende che cominciavano a prendere posizione, probabilmente presagendo già le difficoltà che poi si sono verificate. II fatto che molti abbiano avuto gravi difficoltà nell'accesso alla procedura è intuibile anche notando che anche alle ore 16,00, quando ormai il budget di tutte le regioni era esaurito e il bando chiuso, sono stati registrati oltre 1,1 milioni di accessi, probabilmente in buona parte generati da chi ancora dopo due ore dall'apertura non era riuscito ad entrare nel sistema. Piccole imprese vincenti. L'intenzione dell'Inail di avvantaggiare le imprese di minore dimensione rispetto alle più grandi, assegnando un alto punteggio che permettesse di raggiungere più facilmente la soglia minima richiesta, è stata premiata dall'esito della procedura telematica. Infatti, ben 711 richieste, cioè quasi la metà del totale delle accettate, è risultata presentata da imprese fino a 10 dipendenti. Solamente dieci domande ammesse riguardavano aziende con oltre 500 dipendenti. Questo dato non tiene ovviamente conto del fatto che alcune aziende potrebbero essersi classificate erroneamente non prendendo in considerazione i numeri delle imprese collegate e associate secondo quanto previsto dal dm 18 aprile 2005, come richiesto, anche se non molto esplicitamente, dall'avviso Inail. Grande appeal, come facilmente prevedibile, è stato registrato dalla misura «investimenti» con il 74% delle richieste ammesse, mentre i progetti di adozione di modelli organizzativi responsabili hanno rappresentato il 20% dei progetti accettati. Solo il 6% delle richieste ammesse è relativo a progetti di formazione, dato spiegabile probabilmente dal fatto che la formazione dei lavoratori in tema di sicurezza è già assistita da una notevole serie di possibilità di agevolazione che concedono già contributi a fondo perduto in percentuali molto alte. Industria e costruzioni rappresentano la maggioranza dei progetti. Con 600 progetti presentati da aziende manifatturiere e 295 progetti presentati da imprese edili si passa già la metà dei progetti presentati. Altri settori con una presenza significativa sono rappresentati dall'agricoltura-pesca con 133 progetti e dal commercio con 126 progetti.

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