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"Condanna Thyssen, il perchè di una sentenza storica"

fonte Redazione Ambiente & Sicurezza sul Lavoro / Sicurezza sul lavoro

19/04/2011 - La Corte di Assise di Torino ha riconosciuto, il 15 aprile scorso, l'omicidio volontario con dolo eventuale per i sette morti del rogo alla Thyssen. In questi giorni si è parlato di “sentenza storica”, in quanto finora la giurisprudenza si è espressa, per i casi di infortuni (e morti) in fabbrica o sui cantieri, legando la responsabilità del soggetto alla colpa per mancata osservanza delle regole minime in materia di prevenzione. Per la prima volta, invece, anche per questi casi, è stato utilizzato il dolo eventuale, una situazione per la quale un soggetto compie un atto, ignorando la probabilità che a questo ne consegua un altro. Ciò era emerso nel corso del processo, che ha anche introdotto tecniche di indagine nuove per provare l’elemento del dolo, tecniche che si sono spinte fino al monitoraggio delle mail aziendali tra i membri del consiglio direttivo dell’impresa. Si tratta quindi di una pronuncia che potrebbe aprire la strada a successivi processi volti a far valere la responsabilità dolosa dei datori di lavoro, e che, allo stesso tempo accoglie un nuovo e diverso metodo d'indagine sul materiale probatorio. Il ministro Sacconi a riguardo, ha sottolineato che “la sentenza ha accolto il solido impianto accusatorio e costituisce un rilevante precedente. Essa dimostra peraltro che l'assetto sanzionatorio disponibile è adeguato anche nel caso delle violazioni più gravi" ed ha ricordato come la tragedia di Torino imponga soprattutto una più diffusa ed efficace azione preventiva. A proposito delle competenze funzionali sui temi della sicurezza, il ministro ha suggerito di riportare alle funzioni centrali tutta la competenza in materia di salute e sicurezza nel lavoro e la relativa attività di controllo, come era disposto dalla riforma costituzionale che non superò l'esame referendario. Le reazioni del mondo istituzionale e sindacale plaudono ad una sentenza che richiama a gran voce i principi di responsabilità nei confronti dei dipendenti, quando non garantiscono la loro salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Tuttavia lo stesso Guariniello ha rimarcato che il dolo non è applicabile meccanicamente a tutti i casi di infortunio sul lavoro: la sentenza, seppur storica nei principi di diritto riconosciuti, rappresenta quindi un monito alle aziende ad impegnarsi maggiormente per garantire la sicurezza sul lavoro, senza ridurre i costi della sicurezza.

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