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"Una lista di controllo per prevenire i disturbi agli arti inferiori"
fonte PuntoSicuro / Sicurezza sul lavoro
28/07/2011 - Sono molti i documenti disponibili in rete, prodotti dall’ Agenzia europea per la sicurezza e la salute
sul lavoro, relativi al rischio e alla prevenzione dei
disturbi muscoloscheletrici, disturbi
che tutti i dati mostrano essere estremamente diffusi in molti settori
lavorativi.
Nei
giorni scorsi abbiamo presentato un documento dedicato alla prevenzione delle
posture di lavoro scorrette, il documento che presentiamo oggi – prodotto qualche
anno fa, ma ancora attuale - è invece relativo alla prevenzione dei disturbi
agli arti inferiori associati all’attività lavorativa.
EU-OSHA,
“ E-fact
42: Lista di controllo per la prevenzione dei disturbi agli arti inferiori”
Il
documento dall’Agenzia europea: “
E-fact 42:
Lista di controllo per la prevenzione dei disturbi agli arti inferiori”
ricorda che tali disturbi sono relativi a “compromissioni di strutture
anatomiche quali tendini, muscoli,
nervi, articolazioni e borse, causate o aggravate essenzialmente dallo
svolgimento del lavoro e dagli effetti dell'ambiente circostante in cui viene
svolto il lavoro”. I disturbi possono interessare le estremità inferiori, in
particolare l'anca, il ginocchio e il piede.
Tra
i
principali fattori di rischio di
questi disturbi
figurano le “posizioni china e in ginocchio, la spinta sui pedali e la posizione
prolungata in piedi o la marcia prolungata”.
Per
prevenire questi disturbi l’Agenzia Europea ha prodotto una
lista di controllo relativa al pericolo
di lesione o di sviluppo di disturbi agli arti inferiori; una lista di
controllo, rivolta ai responsabili dell'identificazione dei rischi sul posto di
lavoro, che fornisce anche esempi di misure preventive che possono aiutare a
ridurre il rischio di disturbi agli arti inferiori.
Ricordiamo
che una lista di controllo può contribuire a individuare i rischi e le
potenziali misure di prevenzione, ma la presente check-list non intende coprire
tutti i rischi di tutti i posti di lavoro ed è un semplice ausilio
metodologico, un primo passo nella realizzazione di una valutazione
dei rischi.
Per
garantire la sua efficienza ed efficacia è “opportuno adattarla al proprio
settore o al proprio luogo di lavoro” e ricordare che la lista presenta i
problemi/rischi separatamente, “mentre nell'ambiente di lavoro essi possono
essere strettamente correlati. Pertanto, è necessario tenere in considerazione
le interazioni tra i diversi problemi o fattori di rischio identificati”.
Queste
innanzitutto le
questioni importanti che
devono essere affrontate:
-
“i dirigenti e i lavoratori sono consapevoli delle potenziali cause di disturbi
agli arti inferiori e si impegnano nella prevenzione degli stessi?
-
All'interno dell'organizzazione è stato adottato un approccio partecipativo
pratico (coinvolgimento del lavoratore) alla risoluzione dei problemi?
-
Le valutazioni
del rischio sono state effettuate da personale con una formazione
appropriata? - Eventuali casi registrati di disturbi agli arti inferiori
vengono attualmente gestiti?
-
Come viene valutata e monitorata l'efficacia delle misure intraprese per
prevenire i disturbi agli arti inferiori”?
Veniamo
alla
lista di controllo per la
prevenzione dei disturbi agli arti inferiori.
Ricordiamo
che eventuali conferme/risposte positive alle affermazioni/domande contenute
nella lista, significano che è necessario apportare miglioramenti nel luogo di
lavoro.
Gestione manuale di
carichi pesanti:
-
“vengono sollevati carichi
di peso superiore a 10 kg in posizione inginocchiata o accovacciata; - vengono
sollevati carichi
in questo modo più di 10 volte la
settimana.
Posizione
inginocchiata:
-
viene mantenuta (in uno stesso luogo) per almeno mezz'ora;
-
viene assunta a intermittenza (in due o più luoghi diversi) per più di 2 ore al
giorno.
Posizione
accovacciata:
-
viene mantenuta (in un solo luogo) per almeno mezz'ora;
-
viene assunta a intermittenza (in due o più luoghi diversi) per più di 2 ore al
giorno.
Piegamento delle
ginocchia:
-
avviene più di una cinquantina di volte al giorno, per esempio quando vengono
sollevati carichi dal basso. È escluso il piegamento delle ginocchia derivante
dalla normale andatura o dal salire le scale.
Salita di scale o
scale a pioli:
-
avviene più di una trentina di volte al giorno o più di una decina di volte
all'ora;
-
più di una trentina di scalini
o di pioli alla volta.
Salto da una certa
altezza:
-
salto da un'altezza di almeno 1 m diverse volte al giorno.
Pericolo di
scivolare o inciampare:
-
esiste il pericolo di scivolare
o inciampare
lungo i percorsi (es. buche, superfici sconnesse o scivolose).
Veniamo
infine ad alcuni
esempi di misure
preventive.
Eliminare/riorganizzare:
-
“fare in modo che il lavoro possa essere svolto da una posizione
eretta modificando gli strumenti impiegati o i metodi di lavoro;
-
riorganizzare i compiti che richiedono una gestione manuale in posizione inginocchiata o accovacciata o con
le ginocchia molto piegate;
-
sistemare i percorsi e le superfici in modo da ridurre il rischio
di scivolamento o caduta.
Ridurre
l'esposizione:
-
evitare o ridurre il tempo trascorso in posizione di lavoro inginocchiata o
accovacciata;
-
evitare o ridurre il numero di volte e/o la durata in cui il lavoro viene
svolto con le ginocchia molto piegate;
-
evitare o ridurre il numero di volte e/o il numero di rampe che i lavoratori
devono salire o scendere su scale/scale
a pioli. Modificare i processi lavorativi o utilizzare appropriati dispositivi
di sollevamento;
-
evitare o ridurre il numero di volte in cui i lavoratori devono saltare
dall’alto. Modificare i processi lavorativi o ridurre l'altezza a cui viene
svolto il lavoro.
Dispositivi di
assistenza:
-
utilizzare adeguate protezioni
per le ginocchia quando ci si inginocchia su pavimentazioni dure;
-
utilizzare un adeguato dispositivo di supporto per le natiche/cosce quando è
necessario adottare posizioni che richiedono una notevole flessione delle
ginocchia;
-
utilizzare dispositivi di assistenza in caso di gestione manuale dei materiali.
Aspetti relativi
all'organizzazione/formazione:
-
assicurarsi che i lavoratori siano istruiti (ben informati) riguardo ai rischi
di lesioni agli arti inferiori dovute al lavoro svolto;
-
assicurarsi che i lavoratori ricevano un'adeguata formazione
riguardo ai compiti da svolgere;
-
assicurarsi che i lavoratori siano in condizione di lavorare nel modo più
normale possibile e che non siano sottoposti a pressione in termini di
tempistica”.
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