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"Come rendere ergonomica la postazione di lavoro al videoterminale"
fonte puntosicuro.it / Salute
11/04/2012 - L’
ergonomia è una scienza
che può favorire una reale tutela della salute e della sicurezza dei
lavoratori. È in grado di affrontare le interazioni tra gli esseri umani e gli
altri componenti di un sistema - altre persone, macchine, prodotti, servizi,
ambienti e strumenti – ottimizzando il benessere psicofisico delle persone e le
prestazioni complessive del sistema.
Ad
esempio molto utile è lo studio e la progettazione
ergonomica in relazione all’
attività
con videoterminali, anche in relazione all’aumento della frequenza di malesseri accusati
dai videoterminalisti; malesseri come mal di testa, bruciore agli occhi,
nervosismo e dolori in corrispondenza di spalle, braccia e mani.
Un
documento che affronta il tema dell’
ergonomia
applicata ai videoterminali è una lista di controllo prodotta da Suva, istituto svizzero per
l'assicurazione e la prevenzione degli infortuni.
Nel
documento, dal titolo “
Lista di controllo: acquisto di arredi e accessori per il
lavoro al videoterminale”, si sottolinea che
l’ergonomia “inizia già al
momento dell’acquisto”!
E la lista di controllo propone una serie di
raccomandazioni nell’acquistare arredi e accessori vari che, se rispettate,
rendono la postazione di lavoro al
videoterminale il più possibile ergonomica, ossia a misura d’uomo.
Suva,
“ Lista
di controllo: acquisto di arredi e accessori per il lavoro al videoterminale”
Senza dimenticare che i problemi principali che
si riscontrano tra i videoterminalisti sono dovuti a:
- “piano di lavoro troppo alto e che non si può
adattare alla statura di chi vi lavora;
- sedie che non si possono regolare in altezza o
con piano di seduta troppo lungo o corto;
- schermi che non si possono abbassare a
sufficienza o con superficie riflettente”.
Cominciamo ad occuparci della
scrivania.
Questi alcuni
suggerimenti tratti dalle domande di verifica contenute nella
lista:
- il piano di lavoro deve essere “profondo 80 cm
e largo 120 cm come minimo”: infatti “deve avere una profondità sufficiente per
la tastiera, lo schermo e i documenti;
- “se si tratta di una scrivania per lavorare
solo da seduti”: il piano di lavoro deve potersi regolare in altezza “da un
minimo di 68 cm a un massimo di 82 cm”;
- chi utilizza la scrivania deve poterne regolare
l’altezza senza difficoltà e “per regolare l’altezza non si devono usare
attrezzi speciali”;
- “se si acquistano scrivanie per lavorare
esclusivamente da seduti: sono disponibili altri mobili che permettono di
lavorare in piedi”?
- una scrivania per lavorare da seduti /in piedi deve
potersi regolare “in altezza tra i 68 cm e i 125 cm”: un piano di lavoro così regolabile
“è adatto sia alle persone di bassa statura che lavorano sedute sia a quelle di
alta statura che lavorano in piedi”;
- il
piano di lavoro
deve essere stabile “anche quando è regolato nella posizione massima in altezza”:
“non deve vibrare quando si scrive o ci si appoggia”;
- se alla scrivania lavorano persone di statura
alta, sotto il piano di lavoro deve esserci spazio sufficiente per gambe,
ginocchia e piedi: “la distanza tra il bordo anteriore del piano di lavoro e le
barre trasversali o canaline per i cavi non deve essere inferiore a 50 cm”;
- la superficie del piano di lavoro deve essere “opaca
e di colore neutrale” e il bordo della scrivania smussato”.
Senza dimenticare che è importante che i cavi dei
vari strumenti di lavoro si sistemino senza difficoltà negli appositi
alloggiamenti.
Altri suggerimenti riguardo alla
sedia:
- è bene che sui pavimenti duri (parquet,
linoleum, cemento, …) si usino sedie con rotelle morbide e per quelli morbidi (moquette,
…) sedie con rotelle dure. Le rotelle devono potersi sostituire;
- la sedia deve essere dotata di uno
schienale o di un supporto lombare
regolabile in altezza;
- è consigliabile rinunciare – “eccettuato in
casi particolari” - a utilizzare
sedie con braccioli: “se la sedia è
dotata di braccioli questi devono essere regolabili in altezza, altrimenti
inducono ad assumere una posizione scorretta o impediscono di avvicinarsi al
piano di lavoro”. La lista sottolinea che i braccioli “facilitano il sedersi o
l’alzarsi a chi è sovrappeso o ha problemi alle ginocchia, ma non sono
necessari dal punto di vista
ergonomico”.
Vediamo ora alcune indicazioni per le sedie con
riferimento all’
altezza dei lavoratori:
- le
persone
di alta statura devono avere a disposizione sedie che si possono regolare
ad un’altezza superiore a quelle standard. Se “per la maggior parte delle
persone la sedia deve essere regolabile da 40 cm a 52 cm”, “per una persona di
statura elevata (oltre i 185 cm) si deve poter regolare l’altezza da 46 cm a 62
cm”;
- le
persone
di bassa statura devono avere a disposizione “sedie con piano di seduta
abbastanza corto, cioè che può essere regolato a una lunghezza di circa 40 cm”.
Il bordo anteriore della seduta “non deve premere contro l’incavo del
ginocchio. Tra seduta e incavo del ginocchio vi deve essere spazio per due dita
traverse”.
In merito agli
strumenti di lavoro e alle relative impostazioni, i primi
suggerimenti riguardano lo
schermo.
Se lo schermo ha una dimensione superiore a 19
pollici deve essere possibile “abbassarlo in modo che la distanza tra il suo
bordo inferiore e il piano di lavoro non superi i 5 cm”.
Se infatti lo schermo “è troppo alto o regolato
in una posizione troppo elevata può provocare dolori alla nuca e disturbi
agli occhi”.
In particolare “il bordo superiore dello schermo
deve trovarsi 5–10 cm al di sotto dell’altezza degli occhi”.
Inoltre lo schermo deve avere una
superficie antiriflessi: “le superfici
riflettenti possono abbagliare oppure riflettere uno sfondo chiaro e quindi
alterare la capacità visiva”. In particolare il documento indica che “gli
schermi in cui ci si può specchiare non sono adatti per la videoscrittura”.
Altri suggerimenti riguardo agli strumenti di
lavoro:
- quando si lavora con un
portatile si devono avere “una tastiera, un mouse e uno schermo
aggiuntivi”. Se ad esempio “si lavora più di 1 ora al giorno con il portatile,
occorre usare la tastiera e il mouse esterni; a partire da 2 ore al giorno è
necessario anche uno schermo aggiuntivo”;
- deve essere possibile “regolare la
velocità del mouse in modo che per
portare il puntatore dal bordo sinistro a quello destro dello schermo, il mouse
deve spostarsi non più di 5 cm”.
Infine alcune
indicazioni riguardo agli accessori.
Ad esempio il
poggiapiedi: “le persone di piccola statura devono avere a
disposizione un poggiapiedi se lavorano a una scrivania che non si può
abbassare in modo sufficiente. Il poggiapiedi fornisce l’appoggio necessario se
non si arriva a tenere i piedi a terra. Deve avere una dimensione minima di 45
x 35 cm e si deve poter regolare in altezza e inclinazione”.
Altro accessorio utile è il
portadocumenti su cui appoggiare i fogli di carta.
Tale portadocumenti “va posizionato tra schermo e
tastiera” e si deve “poter inclinare in direzione dell’ utilizzatore. Per non
coprire il bordo inferiore dello schermo, non deve essere sollevato a più di
6–8 cm”.
Concludiamo con il suggerimento – presente nella
lista - di disporre di
cuffie
telefoniche “se occorre telefonare spesso mentre si usa la tastiera
e il mouse”.
N.B.: I riferimenti
legislativi contenuti nei documenti di Suva riguardano la realtà svizzera, i
suggerimenti indicati possono essere comunque di utilità per tutti i lavoratori.
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