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"Gestione della Sicurezza in Cantieri e Infrastrutture"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza
02/05/2012 - Proponiamo oggi un documento - elaborato prima dell’emanazione del Decreto legislativo 81/2008 - che ci
permette di dare uno sguardo sul tema della sicurezza presentato all’interno
degli atenei italiani, in particolare in relazione al corso di Laurea in
Ingegneria della Sicurezza dell’ Università degli Studi di Roma “La
Sapienza”.
Stiamo
parlando della dispensa “
Gestione della Sicurezza
in Cantieri e Infrastrutture” - curata dall’Ing. Mara Lombardi e
relativa all’omonimo esame nell’anno accademico 2007/2008 – una dispensa che
affronta sia temi teorici (definizione del rischio, teoria del continuo
cognitivo, modelli di affidabilità, …) che pratici con riferimento all’analisi
di rischio per gallerie stradali e ferroviarie.
Ci
soffermiamo oggi brevemente sui
modelli
di affidabilità, modelli che – come indicato nella dispensa – “partono dai
principi primi della meccanica o delle scienze naturali per stimare le
incertezze prestazionali di variabili specifiche”.
In
relazione alla
valutazione
dell’affidabilità del sistema la dispensa indica che “in molti casi si è
interessati non solo alla prestazione dei singoli elementi ma anche al modo in
cui gli elementi interagiscono in un sistema”.
Viene
proposto un esempio relativo a un’
industria
di stoccaggio di prodotti petroliferi che “utilizza taniche di varia
grandezza, per il deposito del petrolio e dei suoi derivati, raggruppate in
recinti circondati da pareti
tagliafuoco. Lo scopo di tali recinzioni è di intrappolare il petrolio che
potrebbe fuoriuscire a seguito di una foratura delle taniche e di contenere le
fiamme nel caso in cui si verifichi un incendio”.
Ma
come è possibile valutare il livello di sicurezza di questo sistema se si
verifica un
sisma? Chiaramente, “per
valutare il grado di sicurezza non basta considerare il comportamento isolato
delle taniche, delle pareti tagliafuoco e delle recinzioni; la sicurezza del
sistema dipenderà, infatti, dall’
interazione
dei singoli elementi che la costituiscono”.
In
particolare – continua la dispensa – “la maggior parte degli studi di
affidabilità di sistema parte da un
evento
iniziatore che determina una catena di eventi successivi che determinano
come stato finale il guasto dell’intero sistema. Terremoti,
inondazioni ed uragani sono esempi di rischi
naturali che rappresentano eventi iniziatori”.
Questi
sono i
passi da seguire nella
valutazione di affidabilità di un sistema:
-
“identificare gli eventi iniziatori e determinarne la probabilità;
-
definire quantitativamente il significato del guasto di sistema;
-
sviluppare modelli quantitativi di prestazione dei singoli componenti;
-
identificare le interazioni meccaniche tra i guasti di componente e le modalità
di guasto del sistema;
-
individuare correlazioni statistiche o probabilistiche tra i guasti del sistema
e le modalità di guasto;
-
integrare modelli, correlazioni ed interazioni per inserire la prestazione del
componente nel modello prestazionale del sistema;
-
produrre risultati numerici che riassumano l’affidabilità del sistema”.
L’indipendenza
dei guasti di componenti o delle modalità di guasto, sebbene causata da
interazioni meccaniche o da correlazioni (come precedentemente indicato al
punto 4 e 5), è importante.
La
dipendenza tra probabilità di guasto dei
componenti “può manifestarsi in vari modi:
-
interazioni meccaniche tra modalità di guasto: ad esempio si verifica una
rottura della tanica e la fuoriuscita del prodotto sollecita il terreno di
fondazione causando il cedimento della parete tagliafuoco (con
riferimento ad un esempio di una tanica circondata da parete tagliafuoco per
contenere le perdite, ndr);
-
correlazione probabilistica (ad esempio uno stesso evento iniziatore interessa
sia la tanica che la parete tagliafuoco);
-
correlazione statistica (ad esempio l’incertezza sul valore del coefficiente di
consolidazione del terreno di fondazione influenza allo stesso modo le
prestazioni della tanica e della parete)”.
Concludiamo
questa breve presentazione ricordando che la dispensa, che vi invitiamo a
visionare, indica che in
geotecnica
(disciplina che studia le caratteristiche del suolo e del sottosuolo per
risolvere i problemi tecnici nelle opere di ingegneria, ndr) il modo più comune
di valutare il rischio
è attraverso la costruzione di
alberi di
eventi: “a partire dall’evento iniziatore si considerano tutte le possibili
catene di eventi, ognuna delle quali prende in esame possibili prestazioni del
sistema in termini di sottosistemi componenti, che potrebbero scaturire dal
primo evento”. Nella dispensa è presente un albero degli eventi con riferimento
all’ area
di stoccaggio presa ad esempio.
L’
indice della dispensa:
Capitolo
1: Il Rischio
1.1
Rischi, decisioni e Valutazioni
1.1.1
Rischio
1.1.2
Rischi accettabili
1.1.3
Percezione del Rischio
1.1.4
Diagrammi F-N
1.2
Ottimizzazione delle decisioni
1.2.1
Albero delle decisioni
1.3
Valore Atteso di informazione
1.3.1
Valore Atteso di informazione Imperfetta
1.3.2
Valore Atteso di informazione simulata
1.4
Teoria dell’utilità
1.5
Avversione al Rischio
1.6
Soluzione del problema
Capitolo
2: Il continuo cognitivo
2.1
Teoria del continuo cognitivo
2.2
Analisi ad albero degli eventi (ETA)
2.2.1
Guasti di sistema
2.2.2
Alberi degli Eventi
2.2.3
Eventi Iniziatori
2.2.4
Alberi degli Eventi – Alberi dei Guasti
Capitolo
3: Basi Concettuali
3.1
Basi concettuali
3.2
Diagramma di influenza
3.3
Diagramma di influenza e Albero degli eventi
3.3.1
Conseguenze
3.4
Alberi delle Cause
3.5
Probabilità degli eventi conseguenza
3.5.1
Probabilità di ramo
3.5.2
Stime statistiche
Capitolo
4: Affidabilità
4.1
Stime del modello di affidabilità
4.2
Valutazione dell’affidabilità di sistema
4.2.1
Concetto di affidabilità di sistema
4.3
Dipendenze tra guasti di componenti
4.4
Rappresentazioni
4.4.1
Rappresentazioni Alberi degli Eventi
4.4.2
Rappresentazioni Alberi delle cause
4.5
Affidabilità del sistema
4.6
Analisi
Capitolo
5: Analisi di Rischio per gallerie stradali e ferroviarie
5.1
L’analisi di rischio nel quadro normativo
5.2 Risk Analysis
and acceptability criteria
5.3 Road tunnels
safety rules in Italy: the tunnel country
5.4
Procedura La Sapienza per l’analisi semplificata del rischio in galleria
ferroviaria
5.5
Analisi di Rischio per Gallerie Stradali
NB: Il documento
presentato è precedente all’entrata in vigore del Decreto legislativo 81/2008,
tuttavia offre ancora utili suggerimenti per la gestione della sicurezza sul
lavoro.
Università
degli Studi di Roma “La Sapienza”, “ Gestione
della Sicurezza in Cantieri e Infrastrutture”, dispensa - anno accademico
2007/2008, curata dall’Ing. Mara Lombardi, Corso di Laurea in Ingegneria della
Sicurezza (formato PDF, 1.41 MB).
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