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"Emergenze: affrontare il rischio incendio e il rischio tecnologico"
fonte www.puntosicuro.it / Rischio incendio
08/05/2012 - Nei giorni scorsi PuntoSicuro ha presentato un decreto della Regione Lombardia,
il Decreto n. 2174 del 15 marzo 2012,
con cui la Regione ha approvato le “ Linee
d’indirizzo per la redazione del piano d’emergenza nelle strutture sanitarie”
redatte dal laboratorio di approfondimento “Ruolo del Servizio di Prevenzione e
Protezione nel comparto sanità” con riferimento al “Piano regionale 2011-2013
per la promozione della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro”.
Come
messo in luce nella precedente presentazione, tali linee guide puntano ad un
miglioramento della gestione di eventi
straordinari nelle strutture sanitarie, le cosiddette “emergenze", ad
esempio riportando una
tabella
esplicativa delle tipologie di rischio e delle modalità comportamentali
conseguenti. In queste tabelle sono individuati diversi
scenari
d'emergenza, e i relativi sviluppi, sia per gravità che per tipologia
d'evoluzione, nonché le necessarie misure d'intervento per contenere, per fronteggiare
l’emergenza.
Riprendiamo
dal decreto alcune indicazioni relative alle modalità di intervento in due specifiche
tipologie di rischio, il
rischio
incendio e il
rischio tecnologico.
Rischio incendio
Il
documento ricorda che l'attività ospedaliera è da considerarsi “ad
elevato/importante rischio d'incendio e per dimensionare adeguatamente gli
interventi da attuare è indispensabile classificare gli eventi in funzione
della gravità e della tipologia di evoluzione.
In
relazione alla gravità dell’evento il rischio incendio può dar luogo a:
-
emergenza minore (incendio 1) - “evento a ‘lenta evoluzione ed
entità limitata’ circoscritto ad oggetti, in aree limitate (es. 1 o 2 locali),
con modesta presenza di fumo e che non coinvolge impianti tecnologici”: “il
personale presente deve dare immediata comunicazione dell'evento al
Coordinatore dell'Emergenza (es. Coordinatore di reparto, capoufficio, ecc.) il
quale, valutata la circostanza, segnala la situazione al numero telefonico di
emergenza. Senza mettere a rischio la propri incolumità, il personale presente
interviene utilizzando i presidi antincendio presenti (es. estintore, coperta
antifiamma, etc.). Il controllo e la risoluzione dell'evento, in genere, non
richiedono l'intervento di soccorsi esterni, quali i Vigili del Fuoco”;
-
emergenza importante (incendio 2) –
“evento a ‘evoluzione ad escalation potenziale’ che coinvolge gli oggetti, in
aree circoscritte (due o più locali), con significativa presenza di fumo,
interessa parzialmente gli impianti tecnologici”: “il personale presente deve
dare immediata comunicazione dell'evento al Coordinatore dell'Emergenza (es.
Coordinatore di reparto, capoufficio, ecc.) il quale valutata la situazione: 1)
attiva il segnale d'allarme dal più vicino pulsante; 2) segnala al numero
telefonico di emergenza lo stato d'emergenza; 3) predispone le azioni per
l'esodo orizzontale progressivo dei degenti/utenti presenti nell'area
interessata; 4) contestualmente avvisa il personale presente nelle aree
limitrofe alla zona interessata. Il personale presente interviene utilizzando,
in condizioni di sicurezza, i presidi
antincendio presenti (es. estintore, coperta antifiamma, etc.) e si attiva
per le operazioni di trasferimento dei degenti/utenti. Vengono attivati gli
enti di soccorso esterni;
-
emergenza rilevante (incendio 3) – “evento
di ‘rapida evoluzione’ che coinvolge gli oggetti, in aree estese (es. reparto,
servizio, piano etc.) con massiccia presenza di fumo e interessa
significativamente gli impianti tecnologici”: al di là di condizioni
emergenziali quali scoppi ed esplosioni, tale situazione ha luogo come
conseguenza di quanto indicato per l'incendio 2, ma in questo caso l’incendio “non
interessa solamente un'area circoscritta ma un’area estesa all'intero piano/ala/edificio;
richiede immediato intervento di tutte le risorse disponibili internamente e
l'intervento tempestivo degli enti di soccorso esterni al fine di dar luogo
all'esodo orizzontale progressivo o all'evacuazione”.
Rischio
tecnologico
Il
rischio tecnologico può derivare da tutte le installazioni e gli impianti
presenti quali impianti elettrici, reti idriche e di distribuzione gas tecnici
e/o medicali, ascensori, installazioni radiologiche, …
Rimandandovi
alla lettura del documento per le situazioni di emergenza minore (interruzione
sistema riscaldamento o trattamento aria; allagamento a lenta evoluzione e di
entità limitata) ci soffermiamo su alcune
emergenze
importanti, eventi a “rapida evoluzione” per evento improvviso:
-
black out elettrico (le
apparecchiature e gli impianti necessitano di alimentazione elettrica e la
mancanza della stessa provoca situazioni anche di estremo rischio): “tutto il
personale deve rimane in attesa delle informazioni fornite dal coordinatore di
reparto/servizio. Fino all'entrata in funzione dei sistemi di emergenza (gruppi
di continuità, gruppi elettrogeni etc.) gli operatori devono contenere le situazioni
di panico che potrebbero insorgere. Il personale dovrà fornire assistenza ai
degenti/utenti che ne necessitano. Tale situazione di norma non prevede
l'attivazione delle procedure
d'evacuazione. La tipologia del guasto o il perdurare della situazione
possono far variare la gravità dell'emergenza”;
-
blocco ascensori, montalettighe: “gli
operatori sanitari bloccati all'interno dell'ascensore devono restare calmi e
tranquillizzare i presenti nonché prestare assistenza ai degenti/utenti,
attivare l'allarme e rimanere in attesa dell'intervento del personale tecnico.
Gli operatori posti all'esterno devono fornire assistenza alle persone bloccate
all'interno, avvisare tempestivamente il Servizio Tecnico o il numero
telefonico di emergenza per richiedere l'intervento di personale tecnico e nel
frattempo attivare le manovre di ‘sblocco’ per riportare l'ascensore al piano”;
-
interruzione erogazione ossigeno (a
seguito di un guasto all'impianto, al serbatoio o alle rampe di distribuzione):
“gli operatori presenti devono fornire assistenza ai degenti/utenti che ne
necessitano mediante l'utilizzo delle bombole previste ai fini dell'emergenza
(es. carrello dell'emergenza). Tale situazione deve essere immediatamente
segnalata al Coordinatore del reparto/servizio per un tempestivo intervento
tecnico di ripristino”;
-
interruzione erogazione aria
medicale/vuoto (a seguito di guasto ai compressori): “gli operatori
presenti devono fornire assistenza ai degenti/utenti che ne necessitano
mediante l'utilizzo di sistemi manuali. Tale situazione deve essere
immediatamente segnalata al Coordinatore del reparto/servizio per l'attuazione
di misure compensative in attesa di un tempestivo intervento tecnico di
ripristino”;
-
interruzione alimentazione idrica (genera emergenza
sanitaria in particolare in alcuni reparti/servizi e emergenza tecnologica
in altri): “gli operatori presenti devono fornire assistenza ai degenti/utenti
che ne necessitano mediante l'utilizzo di sistemi alternativi. Tale situazione
deve essere immediatamente segnalata al Coordinatore del reparto/servizio per l'attuazione di misure compensative in attesa
di un tempestivo intervento tecnico di ripristino”;
-
interruzione comunicazioni
(telefonia, allarmi ecc,): “il personale presente per le comunicazioni interne
utilizzerà misure alternative (es. sistemi radio, comunicazioni verbali ecc.)
mentre verso l'esterno, se funzionanti, utilizzerà i telefoni
cellulari. Tale situazione deve essere immediatamente segnalata al
Coordinatore del reparto/servizio per l'attuazione di misure compensative in
attesa di un tempestivo intervento tecnico di ripristino”;
-
interruzione comunicazioni telematiche e
trasmissione dati ecc. (ad esempio provocato dal guasto al ponte radio,
server, virus informatici, e con conseguenze particolari per alcuni reparti/servizi
fra cui laboratori analisi, radiologie): “gli operatori presenti devono fornire
assistenza ai degenti/utenti che ne necessitano mediante l'utilizzo di sistemi
manuali. Tale situazione deve essere immediatamente segnalata al Coordinatore
del reparto/servizio per l'attuazione di misure compensative in attesa di un
tempestivo intervento tecnico di ripristino”;
-
allagamento 2 (evento a "evoluzione
ad escalation potenziale" che coinvolge parzialmente gli impianti
tecnologici provocando l'impraticabilità di parte della struttura, da non
confondere con l’allagamento 1, allagamento ad entità limitata): “il personale
presente deve dare immediata comunicazione dell'evento al Coordinatore
dell'Emergenza che, verificata la gravità della stessa, comunica al numero
telefonico di emergenza o al Servizio Tecnico lo stato d'emergenza.
Successivamente sarà attivata la squadra di emergenza e l'intervento di enti di
soccorso esterni, dando informazioni sulla natura, sull'esatta ubicazione e
soprattutto sull'entità dell'evento. In attesa, se vi sono rischi concreti,
procedere all'esodo orizzontale progressivo e/o evacuare l'area e, se
possibile, sganciare l' interruttore
elettrico generale”.
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