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"Le regole da seguire nella movimentazione manuale dei carichi"
fonte www.puntosicuro.it / Salute
21/09/2012 - PuntoSicuro ha presentato in un precedente articolo la pubblicazione
Inail “ I
disturbi muscoloscheletrici lavorativi. La causa, l’insorgenza, la prevenzione,
la tutela assicurativa”, un’edizione aggiornata di un documento che era
stato realizzato nell’ambito della Campagna Europea sulle Patologie
muscoloscheletriche 2007.
Il
documento si sofferma non solo sulle alterazioni
a carico
della colonna vertebrale
e sulla tutela assicurativa, ma presenta un ampio repertorio di suggerimenti
per la prevenzione dei disturbi
muscoloscheletrici. Dalle posture
adeguate per le attività lavorative, alle indicazioni per un’adeguata
organizzazione di lavoro, fino alle
regole
generali da applicare nelle attività di movimentazione manuale dei carichi.
Riguardo
a queste regole generali, il documento indica che
prima di sollevare o trasportare un oggetto, “è importante
conoscere:
-
“
quanto pesa: il peso deve essere
scritto sul contenitore. Se supera i valori limite, non va sollevato
manualmente da soli: usare preferibilmente un ausilio meccanico oppure
effettuare il sollevamento in più operatori;
-
la
temperatura esterna dell’oggetto:
se troppo calda o fredda, è necessario utilizzare indumenti protettivi;
-
le
caratteristiche di contenitore e
contenuto: se pericoloso è necessario manovrarlo con cautela e secondo le specifiche
istruzioni;
-
la
stabilità del contenuto: se il
peso non è distribuito uniformemente dentro il contenitore o si sposta nel
trasporto, può derivarne pericolo”.
Inoltre
– continua il documento - è bene evitare di:
-
“spostare oggetti troppo ingombranti, che impediscono ad esempio la visibilità;
-
trasportare oggetti camminando su pavimenti scivolosi o sconnessi o con
dislivelli;
-
movimentare oggetti in spazi ristretti;
-
indossare indumenti
o calzature inadeguati”.
La
pubblicazione Inail richiama i lavoratori a
non sollevare manualmente, da soli, pesi superiori ai valori di peso
massimo movimentabile, valori che possono essere ricavati sulla base di
quanto riportato dalla
norma tecnica UNI
ISO 11228-1.
Come
abbiamo detto in un precedente articolo, la norma
UNI ISO 11228-1 - citata come riferimento nell’Allegato XXXIII del Decreto
legislativo 81/2008 - suggerisce “di utilizzare, come pesi massimi in
condizioni ideali, 25 kg per i maschi e 15 Kg per le femmine, se si vuol
salvaguardare la salute del 90% della popolazione adulta sana”.
Tuttavia
– è la stessa norma a dirlo - è necessario “calcolare il valore di peso massimo
movimentabile nelle effettive condizioni lavorative”, ad esempio tenendo conto
di una serie di parametri quali ad es. la postura assunta, la frequenza e la
durata del sollevamento”.
Torniamo
alle
regole generali di prevenzione.
Se
gli oggetti “devono essere sollevati solo saltuariamente durante la giornata
lavorativa o l’attività extralavorativa”, è importante conoscere alcune
posizioni
adeguate per evitare disturbi all’apparato muscoloscheletrico:
-
se si devono spostare oggetti:
“avvicinare l’oggetto al corpo. Evitare di ruotare solo il tronco, ma girare
tutto il corpo, spostandosi con gli arti inferiori. La postazione di lavoro in
tal caso deve essere progettata in modo che il piano di presa e quello di
rilascio dell’oggetto siano il più possibile vicini e ad un’altezza simile
rispetto al pavimento. Evitare di tenere il carico lontano dal corpo: è assai
pericoloso effettuare il movimento soprattutto se il peso è elevato o se il
tronco è flesso in avanti. È preferibile spostare oggetti nella zona compresa
tra l’altezza delle spalle e l’altezza delle nocche (mani a pugno lungo i
fianchi). Si eviterà in tal modo di assumere posizioni pericolose per la
schiena. Evitare di prelevare o depositare oggetti a terra o sopra l’altezza
della testa”;
-
se si deve sollevare da terra: “non
tenere gli arti inferiori ritti. Portare l’oggetto vicino al corpo e piegare le
gambe: tenere un piede più avanti dell’altro per avere più equilibrio.
Avvicinare l’oggetto al corpo”;
-
se si deve porre in alto un oggetto:
“evitare di inarcare la schiena. Non lanciare il carico. Usare uno sgabello o
una scaletta”.
Altri
suggerimenti:
-
“quando il trasporto
manuale è inevitabile, è meglio dividere il carico in due contenitori,
portandoli contemporaneamente. Nel caso del trasporto di un unico carico con
manico è consigliabile alternare frequentemente il lato;
-
in generale si consiglia di non trasportare manualmente carichi, anche se
muniti di manico, di peso superiore ai 10 kg: utilizzare ausili, quali piccoli
carrelli;
-
evitare di trasportare manualmente oggetti per lunghi percorsi o sopra rampe di
scale, se non saltuariamente e con pesi leggeri;
-
se il carico è molto pesante (sempre comunque inferiore ai limiti di peso
indicati) e non è possibile ricorrere ad un ausilio meccanico o di altre
persone, occorre tentare di far scivolare il carico, appoggiandolo su tappeti,
rulli, ecc., senza inarcare mai la schiena in avanti o indietro, spingendolo
anziché tirandolo”.
Il
documento - che vi invitiamo a leggere interamente, anche per la ricchezza di
immagini esplicative delle azioni descritte – continua poi con alcune
indicazioni relative alle
operazioni di
traino e spinta. La norma tecnica di riferimento che se ne occupa è la UNI
ISO 11228-2.
Le
indicazioni:
-
“i carrelli a quattro ruote, privi di timone o delle apposite barre di tiro,
devono essere spinti (e non tirati);
-
non posizionare le mani alle estremità dell’impugnatura al fine di evitare
possibili rischi di compressioni tra le mani e gli ingombri fissi (pareti,
colonne, ecc.). L’altezza dell’impugnatura dovrebbe essere tale da consentire
di tenere le mani in posizione non troppo bassa né troppo alta;
-
i carrelli non devono essere caricati in modo da compromettere la visuale
dell’operatore;
-
non trasportare carichi dove il pavimento non è uniforme (buche, sporgenze,
pendii, rampe o gradini) o è scivoloso senza che siano state prese le
necessarie precauzioni;
-
nelle operazioni di traino e spinta è bene evitare i movimenti bruschi
(percorsi molto curvilinei) o di lunga durata;
-
le ruote dei carrelli devono essere di materiale e diametro atti a garantirne
la massima manovrabilità”.
Il
documento fornisce alcuni consigli relativi ai materiali più idonei per tali ruote.
Concludiamo
questa rassegna di suggerimenti per la prevenzione con alcune
indicazioni per la guida di automezzi e
trasporto merci, con riferimento anche alle posture sedute protratte e al
rischio vibrazioni.
Innanzitutto
per ridurre il rischio relativo alle attività di movimentazione,
carico e scarico di merci da autocarri,
autotreni, autoarticolati e simili, “è bene che il mezzo sia provvisto di
piattaforme elevatrici”.
Tuttavia
“l’attività di autista (di autocarri, mezzi di
movimentazione terra, trattori, autobus, ecc.) espone a rischi specifici
per la schiena dovuti alla posizione seduta protratta nel tempo e alle
vibrazioni a cui è esposto il corpo intero”.
Dunque
per prevenire eventuali disturbi muscoloscheletrici è importante che:
- siano rispettate “le
pause alla guida previste per legge, anche al fine di cambiare
posizione e sgranchire schiena, braccia e gambe”;
-
“l’automezzo sia dotato di
sospensioni
adeguate (sulle ruote, sul sedile e/o sulla cabina)”.
Inail,
“ I
disturbi muscoloscheletrici lavorativi. La causa, l’insorgenza, la prevenzione,
la tutela assicurativa”, pubblicazione realizzata con la collaborazione
della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, dell’ISFOL, del
Ministero del Lavoro, del Ministero della Salute e delle organizzazioni
sindacali e datoriali, edizione 2012 (formato PDF, 3.10 MB).
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