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"In Lombardia calano infortuni sul lavoro e malattie professionali"
fonte www.puntosicuro.it / Salute
30/10/2012 - Nel 2011 in Lombardia sono stati denunciati all'INAIL 127.007
infortuni sul lavoro, in calo del 4,7% rispetto ai 133.312 del 2010. In
flessione anche i casi mortali, che sono passati dai 127 del 2010 ai 120 del
2011. Queste riduzioni sono da attribuire a un effettivo miglioramento dei
livelli di rischio e solo parzialmente alla crisi economica, che in Lombardia,
stando ai dati Istat, non ha prodotto un drastico calo degli occupati,
assestatisi nell'ultimo biennio intorno a quota 4,3 milioni.
Porte
aperte ai cittadini per conoscere il Punto Cliente Centro Protesi. A rivelarlo è
l'ultimo Rapporto regionale dell'Istituto, presentato a Milano nel corso di una
giornata in cui l'INAIL ha aperto le porte della propria sede ai cittadini che
desideravano visitare e conoscere il Punto Cliente Centro Protesi, struttura di
eccellenza per la riabilitazione e il reinserimento della persona disabile,
attivo da cinque anni nel capoluogo lombardo in corso di Porta Nuova 19, al
piano terra dell'edificio che ospita la direzione regionale.
"La
vita priorità anche in un periodo di crisi". "L'enorme
disagio di chi non ha lavoro, o potrebbe facilmente perderlo, per la crisi
generale del mondo produttivo - ha sottolineato il direttore regionale, Aniello
Spina - rischia oggi di assorbire ogni riflessione, lasciando sullo sfondo il
tema della prevenzione degli incidenti e delle necessarie tutele. È fondamentale,
invece, ricordare sempre la priorità del rispetto della vita umana, della
persona che è il lavoratore, soprattutto se con disabilità". A
testimonianza dell'impegno di INAIL Lombardia per il reinserimento delle
persone con disabilità da lavoro, nel corso della presentazione del Rapporto
annuale 2011 tre assicurati hanno raccontato la propria esperienza di recupero
dopo un incidente grave, attraverso lo sport e l'auto mutuo aiuto. Francesco
Rampi, membro del Comitato di indirizzo e vigilanza, ha sottolineato invece
l'importanza degli incentivi forniti dall'Istituto alle imprese, come strategia
per sostenere le azioni che rendono concreta la sicurezza per tutti i
lavoratori.
Lavoratori
stranieri in controtendenza. Il calo complessivo degli infortuni registrato
in Lombardia tra il 2010 e il 2011 non ha interessato i lavoratori
stranieri, tra i quali si registra, al contrario, un lieve aumento. Dai
24.966 casi del 2010, infatti, si è passati ai 24.981 del 2011. In flessione,
invece, i casi mortali (22 nel 2011 rispetto ai 25 casi dello scorso anno), che
confermano la tendenza decrescente del fenomeno. Gli infortuni occorsi a
lavoratori non italiani nel 2011 rappresentano il 19,7% del totale, mentre se
si considerano i casi mortali la stessa percentuale scende al 18,3%. Marocco,
Romania e Albania, in questo ordine, sono le comunità che ogni anno denunciano
il maggior numero di infortuni sul lavoro, pari al 35% di quelli occorsi ai
lavoratori stranieri. Se si considerano, invece, solo i casi mortali, questa percentuale
arriva a toccare il 63,6%.
Al
femminile un incidente su tre. Poco meno di un infortunio su tre, per la
precisione il 30,4% di quelli denunciati all'Istituto, ha coinvolto una donna.
Nell'ultimo quinquennio nel settore Industria e Servizi la diminuzione degli
infortuni al femminile è stata pari al 4,8%, mentre tra gli uomini la
diminuzione è stata decisamente più consistente (-24,3%). Negli ultimi cinque
anni si è ridotto anche il numero dei casi mortali occorsi a donne, che sono
passati da 20 a 8. Il rapporto tra i casi mortali e quelli avvenuti in itinere,
ovvero nel tragitto tra la propria abitazione e il posto di lavoro, è sempre
pari o superiore al 50%. Per quanto riguarda, invece, le malattie
professionali, quelle denunciate da donne registrano una diminuzione del 2,6%
rispetto all'anno precedente: i casi denunciati nel 2011 risultano essere,
infatti, 772 contro i 793 del 2010.
Confermata
l'efficacia della normativa contro i rischi da rumore. La percentuale di
diminuzione dei casi malattia professionale tra le
donne è identica a quella registrata nel complesso, in controtendenza rispetto
all'incremento rilevato a livello nazionale. Sono stati 3.124, infatti, i casi
registrati nel 2011 rispetto ai 3.210 del 2010, pari appunto a una riduzione del
2,6%. La diminuzione è del 4,9% nel settore Industria e Servizi, con 3.117 casi
denunciati nel 2010 rispetto ai 2.972 del 2011. Il decremento in questo settore
è particolarmente rilevante per quanto riguarda le ipoacusie, che sono
diminuite del 23,7% rispetto all'anno precedente, a conferma dell'efficacia nel
tempo della normativa contro i rischi
di esposizione al rumore.
Più
denunce in agricoltura con l'introduzione delle nuove tabelle. Una delle ragioni
della diminuzione delle malattie professionali è anche da individuare
nell'esaurirsi del progetto di emersione delle malattie nascoste, che in
Lombardia ha coinvolto diverse strutture sanitarie e Asl. In particolare, lo
studio ha interessato i casi di decessi per mesotelioma. Nel settore
Agricoltura, al contrario, l'analisi mostra un incremento del 40,3% rispetto
all'anno precedente. I casi di malattia professionale denunciati nel 2011,
infatti, sono stati complessivamente 129 contro i 77 del 2010. Il costante
aumento dell'emersione di malattie professionali nei lavori agricoli è frutto,
in buona parte, dell'introduzione nelle nuove tabelle delle malattie
professionali delle patologie osteo-articolari e da sovraccarico
biomeccanico.
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