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"Settore agricolo: come migliorare la sicurezza delle attrezzature"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
14/11/2012 - Il 10 febbraio 2012 si è tenuto a Bergamo il convegno “ La pratica della
prevenzione per una nuova cultura nel settore agricolo: opportunità, strumenti
e innovazioni per rispondere ai problemi della sicurezza nei luoghi di lavoro”
che si è soffermato in particolar modo sui rischi di infortunio nel comparto
agricolo causati dall’uso delle attrezzature di lavoro.
“ Adeguamento
dei trattori agricoli e delle motoagricole”, a cura di Antonino Sicignano, intervento
al convegno “La pratica della prevenzione per una nuova cultura nel settore
agricolo: opportunità, strumenti e innovazioni per rispondere ai problemi della
sicurezza nei luoghi di lavoro” (formato PDF, 2.36 MB).
Infatti
durante l’incontro è stata presentata una guida dal titolo “
Come adeguare i trattori e le motoagricole
usate ai requisiti minimi di sicurezza per l’utilizzo in ambito agricolo e per
la circolazione su strada”, realizzata da un “Tavolo di Lavoro Provinciale”
di cui fa parte l’ ASL di Bergamo insieme a vari enti e associazioni ( Regione Lombardia,
Inail, Provincia Bergamo, Polizia, Coldiretti, Confagricoltura, ABIA, UPAG, …).
Pubblicazione
che PuntoSicuro ha già fatto conoscere ai propri lettori fornendo alcune
indicazioni per la verifica della sicurezza e della regolarità del proprio
mezzo, trattore
e motoagricola, rispetto alla normativa in materia di sicurezza sul lavoro
e al Codice della Strada.
Sulla
guida si sofferma anche un intervento, al convegno di Bergamo, dal titolo “
Adeguamento dei trattori agricoli e delle motoagricole”,
a cura di Antonino Sicignano, un intervento che ci permette di approfondire il
tema dell’
adeguamento delle
motoagricole, mezzi semoventi “con
almeno 2 assi e dotati di pianale di carico anche amovibile, specialmente
predisposti per i trasporti fuori strada, con la possibilità di essere muniti
di apparecchiature per l’esecuzione di operazioni agricole”.
I proprietari
di motoagricole già in servizio e non dotate di alcun dispositivo di
protezione hanno infatti l’obbligo di procedere al necessario adeguamento.
Ad
esempio installando un
telaio di
protezione “con lo scopo di garantire, in caso di ribaltamento, un ‘volume
di sicurezza’ destinato a contenere l’operatore”. E un’idonea
cintura di sicurezza “ancorata, se il
sedile è mobile, alla parte mobile del sedile in modo da consentire al sistema
un movimento coordinato e garantendo la solidità dei punti di ancoraggio”.
L’intervento
presenta altri
interventi tecnici per
l’adeguamento ai requisiti di sicurezza relativi alle motoagricole e ai
trattori agricoli:
-
accesso al posto guida: “deve
evitare pericoli di scivolamento e caduta dell’operatore”. In particolare la
pedana o il primo gradino della scaletta di accesso “devono avere superficie
antiscivolo ed essere collocati ad un’altezza massima dal terreno di 55 cm.
Inoltre devono essere previsti degli elementi di sostegno per garantire almeno
tre punti di contatto simultaneo tra l’operatore e la macchina in fase di
salita e discesa”. Nel caso dei trattori il 70 % degli infortuni avviene
proprio in fase di salita e discesa dal mezzo.
-
impianto elettrico: “la batteria
deve essere fissata saldamente alla sua sede per evitarne pericoli di caduta e
dotata di isolamento elettrico almeno sul polo positivo per evitare pericolo di
corto circuito. Inoltre i cavi elettrici devono essere protetti da usura per
sfregamento su superfici metalliche”;
-
protezione di elementi mobili: nei trattori
agricoli e motoagricole gli elementi mobili accessibili “possono
potenzialmente rappresentare una fonte di pericolo in caso di contatto non
intenzionale, e quindi devono essere opportunamente protetti”. La guida riporta
alcuni esempi di protezione necessarie;
-
cinghie per la trasmissione del moto e
organi in movimento: “le cinghie utilizzate per far girare alternatore,
ventola di raffreddamento e altro devono essere dotate di protezioni
progettate, costruite e posizionate in modo da impedire che parti del corpo
raggiungano le zone pericolose. Possono essere utilizzate protezioni rigide
completamente chiuse oppure griglie nel caso fosse necessario il passaggio di
aria e/o frequenti controlli visivi”;
-
presa di potenza posteriore: “il codolo
scanalato della presa di potenza deve essere protetto con apposito carter (che
ne ricopra almeno la parte superiore e i due lati), garantendo una
sovrapposizione di almeno 5 cm con la protezione del cardano. Inoltre il codolo
deve essere mantenuto in buone condizioni operative, senza segni di usura o
torsione delle scanalature. Quando non utilizzata, la presa di potenza deve
essere protetta da apposito cappuccio”;
-
ganci di traino: “la punzonatura dei
ganci di traino deve essere conforme a quanto riportato nel libretto di
circolazione del veicolo. I ganci non devono essere modificati, allungati o
saldati nelle parti strutturali, oltre a disporre di perno con diametro
compatibile con l’occhione del gancio stesso e muniti di spine di fermo con
relative catenelle”. La guida ricorda che un 20% di incidenti avviene per
contatti accidentali ed urti contro parti del trattore, di questi la metà
avviene durante l’aggancio/sgancio delle macchine operatrici;
-
albero cardanico: per evitare infortuni
l’ albero
cardanico “deve essere provvisto di protezioni antinfortunistiche, ovvero
di dispositivi in plastica ad alta resistenza e relativamente insensibile alle
escursioni termiche”. Tra i dispositivi di protezione si segnalano: “le cuffie
poste alle estremità; le ghiere di collegamento per consentire la rotazione
dell’albero rispetto alla protezione; i tubi telescopici; le catenelle di
ritegno, per impedire il trascinamento della protezione rispetto all’albero
cardanico; i pittogrammi applicati alle protezioni, il cui significato è
riportato nel manuale di istruzione”. Inoltre durante il funzionamento “le
parti telescopiche dell’albero devono mantenere una sovrapposizione minima di
almeno 1/3 della sua lunghezza complessiva; inoltre bisogna rispettare l’angolo
di snodo massimo previsto dal costruttore. Per garantire il buon funzionamento
effettuare la regolare manutenzione secondo modalità e tempi previsti nel
libretto di istruzioni. Al termine dell’utilizzo posizionare l’albero cardanico
nella rastrelliera o lasciarlo collegato alla macchina operatrice purché
sorretto da apposito gancio di supporto”;
-
parti calde: “le parti della
macchina che durante il lavoro raggiungono temperature superiori a 80 °C sulle
superfici esterne (collettori di scarico e marmitta motore, radiatori e
tubazioni olio) con conseguenti pericoli di ustione per contatto cutaneo
accidentale e che si trovano in prossimità dei mezzi di accesso al posto di
guida devono essere protette con griglie o reti metalliche posizionate ad
adeguata distanza dalla fonte di calore”;
-
zavorre anteriori: “nel caso si
utilizzino zavorre anteriori non originali, queste devono essere posizionate in
modo tale da escludere lo sganciamento accidentale, e devono avere un peso non
superiore a quello massimo previsto nei dati specifici del mezzo, oltre che
forma e dimensioni analoghe a quelle previste dal costruttore”;
-
parabrezza: “con trattori
e motoagricole dotate di cabina o semicabina, il parabrezza non deve
presentare fratture, lesioni, rigature diffuse, punti di rottura e bolle dovute
al distaccamento dei vari strati. I requisiti tecnici dei parabrezza ed altri
vetri sono individuati nell’allegato III della direttiva 89/173/CEE e successive
modifiche e integrazioni”;
-
tergicristallo: “ciascun mezzo
dotato di parabrezza deve obbligatoriamente montare il tergicristallo azionato
da motorino elettrico e con velocità di funzionamento non inferiore ai 20 cicli
al minuto”;
-
dispositivo retrovisore: “lo
specchietto retrovisore non è necessario su trattori/motoagricole
che non sono immatricolate e che quindi non possono circolare su strada. Le
prescrizioni tecniche relative ai retrovisori sono riportate nell’allegato I
della Direttiva 2009/59/CE versione codificata. Tutti i mezzi devono essere
dotati di almeno 1 retrovisore esterno montato sul lato sinistro del posto
guida”;
-
dispositivi di illuminazione e
segnalazione luminosa: “le prescrizioni tecniche relative ai dispositivi di
illuminazione e segnalazione luminosa, sono riportate nell’allegato I della
Direttiva 78/933/CEE e nell’allegato alla Direttiva 79/532/CEE”. La guida
riporta un elenco dei vari dispositivi. In particolare si ricorda che “durante
la circolazione su strada pubblica e con operatrice portata o trainata devono
essere in funzione: il lampeggiante (girofaro), che indica un veicolo con
particolari caratteristiche (dimensioni, lentezza, ecc.); le luci posteriori
dell’operatrice trainata devono ripetere le luci di segnalazione del trattore”;
-
segnalatore acustico: “deve essere
montato in posizione più possibile esposta e non occultato da elementi che
possano diminuirne l’efficacia acustica”;
-
pneumatici: “devono essere
verificati per condizioni d’usura delle costolature, assenza di tagli o
incisioni sul battistrada e sui fianchi della carcassa, assenza di deformazioni
o rotture di flange e cerchi, presenza di tutti i bulloni di fissaggio delle
ruote alla flange dei semiassi. La sostituzione dei pneumatici deve avvenire in
conformità con le misure previste sul libretto di circolazione”;
-
gancio di sicurezza per comando
movimentazione pianale (solo per motoagricola): “il comando per il
sollevamento/abbassamento del pianale deve essere dotato di gancio di sicurezza
per evitare pericolosi movimenti accidentali”.
Invitandovi
a leggere integralmente l’intervento, ricco di immagini esplicative,
concludiamo ricordando ai nostri lettori che la guida contiene indicazioni
relative ai controlli di polizia e diversi allegati ( circolare
n° 44 del 22 dicembre 2010, dichiarazione di conformità interventi tecnici,
campagna informativa Regione Lombardia – Inail, circolare del ministero delle infrastrutture e
dei trasporti, ...).
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