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"Carburanti alternativi: la Commissione lancia piano d'azione"

fonte Commissione europea - http://ec.europa.eu/ / Ambiente

31/01/2013 - Se aumentasse il numero degli automobilisti che guidano veicoli elettrici o alimentati a idrogeno e metano invece che a benzina e diesel, l'UE dipenderebbe meno dalle importazioni di petrolio e ridurrebbe le emissioni di gas a effetto serra.

La diffusione dei carburanti alternativi
è però frenata da tre fattori: il costo elevato dei veicoli, lo scarso livello di accettazione da parte dei consumatori e la mancanza di stazioni di ricarica e rifornimento.
Per eliminare questi ostacoli, la Commissione intende fissare obi ettivi vincolanti e standard comuni.

Le proposte principali riguardano:
-l'elettricità: un numero minimo di stazioni di ricarica in ogni paese e un connettore universale per ricaricare l'auto in tutta l'UE
-l'idrogeno: standard comuni per i tubi di rifornimento e gli altri componenti nelle stazioni di servizio di 14 paesi UE
-il gas naturale liquefatto: stazioni di servizio per i mezzi pesanti ogni 400 km lungo la prevista rete centrale transeuropea di trasporto; saranno necessarie anche stazioni di rifornimento per le navi in tutti i 139 porti marittimi e interni presenti lungo la rete
-il gas naturale compresso: entro il 2020 stazioni di rifornimento con standard comuni accessibili al pubblico in tutta Europa, almeno ogni 150 km.

I paesi dell'UE potrebbero favorire questi cambiamenti adattanto la legislazione e la fiscalità nazionale per incoraggiare gli investimenti dei privati. I finanziamenti dell'UE necessari sono già disponibili.
Le proposte non riguardano altri carburanti alternativi che utilizzano infrastrutture esistenti (biocarburanti e carburanti sintetici) o che dispongono già degli impianti necessari (gas di petrolio liquefatto).

L'84% del petrolio utilizzato da tutti i modi di trasporto è importato: nel 2011 queste importazioni costavano circa 1 miliardo di euro al giorno. La maggior parte del petrolio proviene da regioni instabili, con l'incertezza che ne deriva in termini di approvvigionamento.
Passare a carburanti più puliti è la mossa più ovvia per rendere l'economia europea più indipendente sul piano energetico.

Questa strategia è in sintonia con la tabella di marcia per i trasporti con cui la Commissione ha definito gli obiettivi per favorire la mobilità e integrare ulteriormente le reti di trasporto dell'UE entro il 2050, riducendo al tempo stesso le emissioni di gas a effetto serra.

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