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"Rapporto RAEE 2012, ritiro in calo dell'8,6% "
fonte www.insic.it / Ambiente
13/05/2013 -
Il Centro di Coordinamento RAEE ha pubblicato il
Rapporto Annuale 2012
(in allegato) che fa il punto sul "Ritiro e trattamento dei rifiuti da
apparecchiature elettriche ed elettroniche in Italia" e prende in esame i
dati su base triennale negli anni 2010-2011-2012.
Nel 2012 l'andamento dei ritiri ha ovviamente risentito della minore quantità di rifiuti prodotti, scendendo dalle 146.402 missioni del 2011 alle 133.040 dello scorso anno. Inoltre, nel 2012 i Sistemi Collettivi hanno effettuato le missioni di ritiro dei RAEE domestici presso i Centri di Conferimento che comprendono, oltre ai Centri di Raccolta comunali, anche i Luoghi di Raggruppamento allestiti e gestiti dalla Distribuzione, come previsto dal DM n. 65/2010 che disciplina la raccolta "uno contro uno".
Si è registrata quindi una diminuzione pari a circa l'8,5% rispetto all'anno precedente, dei quantitativi ritirati dai Centri di Conferimento, un'inversione di tendenza ed un segnale che richiede al CdC RAEE di fare maggiori sforzi e sollecitare una sempre maggiore integrazione tra tutti i soggetti coinvolti nella filiera.
Sul risultato del 2012 ha pesato inevitabilmente la crisi economica del Paese che ha contratto i consumi di Apparecchiature Elettriche e Elettroniche nuove- il valore di riferimento in peso di immesso sul mercato si è ridotto del 12% - diminuendo la quantità dei rifiuti prodotti e destinati al trattamento e riciclo.
Confermato invece il raggiungimento dell' obiettivo europeo dei 4 kg per abitante, un risultato da migliorare per colmare il divario dell'Italia dai restanti paesi europei.
Durante il 2012 l'Europa ha visto l'approvazione della nuova Direttiva Europea sui RAEE, la Direttiva 2012/19 del 4 luglio 2012, entrata in vigore il 13 agosto 2012 che fissa nuovi obiettivi di raccolta e riciclo e si prefigge di limitare l'export illegale: la direttiva dovrà essere recepita entro il 14 febbraio 2014, e prevede la modifica dei quantitativi minimi di RAEE da raccogliere, con nuovi parametri per il calcolo dei tassi di raccolta. La soglia minima da rispettare non si baserà più sui chilogrammi di RAEE raccolti per ogni abitante, ma sul rapporto tra i quantitativi raccolti e la media delle nuove apparecchiature immesse sul mercato nei tre anni precedenti.
Le Regioni del Nord hanno raggiunto una raccolta pro capite di 4,94 kg, superando tutte la media nazionale di 4 kg per abitante. L'unico dato in crescita è quello che riguarda la Valle d'Aosta.
Il Centro Italia riesce ad aumentare la raccolta di oltre il 4% ma la raccolta pro capite si ferma
poco sotto la media nazionale con 3,97 kg di RAEE raccolti per abitante. Trend positivi per tutte le Regioni, ad eccezione dell'Umbria, e una rete di Centri di Conferimento in sostanziale crescita con un centinaio di unità in più rispetto allo scorso anno.
Il Sud presenta una situazione abbastanza disomogenea con Regioni che aumentano la raccolta con percentuali a due cifre favorite da una situazione di partenza con raccolta molto bassa, e altre che invece subiscono forti rallentamenti su cui sarà assolutamente necessario indagare con la massima attenzione. Complessivamente il dato dell'area è pari a un -4,72% con una raccolta pro capite al di sotto della media nazionale e pari a 2,71 kg per abitante.
Aumenta consistentemente il numero dei Centri di Conferimento ma, in rapporto alla popolazione servita, la rete di raccolta ha ancora ampi margini di miglioramento.
Cos'è? il sistema di Gestione RAEE
Il sistema nazionale di gestione dei RAEE è regolamentato nel DM 25 settembre 2007 n. 185 che definisce gli organismi per il funzionamento e definisce il ruolo del CdC RAEE, quale organismo finanziato e gestito dai Produttori che deve coordinare e regolare le attività di competenza dei Sistemi Collettivi.
Il Sistema RAEE entrato in vigore nel 2008, è affidato ai produttori ai sensi del D.Lgs. 151/05, e si sviluppa grazie all'impegno dei Sistemi Collettivi, del CdC RAEE, di ANCI, di Federambiente e delle Associazioni dei riciclatori. Il Sistema RAEE ha consentito di portare le quantità di RAEE raccolte e riciclate in Italia oltre l'obiettivo europeo dei 4 kg per abitante.
L'organismo di vertice dell'intero sistema RAEE previsto dal D.Lgs. 151/2005 è il Comitato di Vigilanza e Controllo, che ha la funzione di vigilare sul buon funzionamento del sistema, attraverso l'attuazione di una serie di compiti specifici inerenti la tenuta del Registro, la raccolta dati, il calcolo delle quote di ciascun produttore e l'effettuazioni di ispezioni.
Il Registro Nazionale per l'iscrizione dei produttori di AEE persegue il fine di controllare la gestione dei RAEE e di definire le quote di mercato di ciascun Produttore/Sistema Collettivo, necessarie per il finanziamento della gestione dei RAEE storici provenienti dai nuclei domestici. Il Comitato di Indirizzo sulla gestione dei Raee funge da supporto ai lavori del Comitato di Vigilanza e Controllo.
I dati RAEE del 2012
Sono 237.965.563 i kg di RAEE raccolti complessivamente, circa 22 milioni di kg in meno rispetto al 2011: il calo è cominciato nel 2011 ed è proseguito per tutto il 2012 quando i quantitativi si sono mantenuti comunque al di sopra dei 4 kg per abitante rispettando così gli obiettivi attualmente imposti dall'Unione Europea.Nel 2012 l'andamento dei ritiri ha ovviamente risentito della minore quantità di rifiuti prodotti, scendendo dalle 146.402 missioni del 2011 alle 133.040 dello scorso anno. Inoltre, nel 2012 i Sistemi Collettivi hanno effettuato le missioni di ritiro dei RAEE domestici presso i Centri di Conferimento che comprendono, oltre ai Centri di Raccolta comunali, anche i Luoghi di Raggruppamento allestiti e gestiti dalla Distribuzione, come previsto dal DM n. 65/2010 che disciplina la raccolta "uno contro uno".
Si è registrata quindi una diminuzione pari a circa l'8,5% rispetto all'anno precedente, dei quantitativi ritirati dai Centri di Conferimento, un'inversione di tendenza ed un segnale che richiede al CdC RAEE di fare maggiori sforzi e sollecitare una sempre maggiore integrazione tra tutti i soggetti coinvolti nella filiera.
Sul risultato del 2012 ha pesato inevitabilmente la crisi economica del Paese che ha contratto i consumi di Apparecchiature Elettriche e Elettroniche nuove- il valore di riferimento in peso di immesso sul mercato si è ridotto del 12% - diminuendo la quantità dei rifiuti prodotti e destinati al trattamento e riciclo.
Confermato invece il raggiungimento dell' obiettivo europeo dei 4 kg per abitante, un risultato da migliorare per colmare il divario dell'Italia dai restanti paesi europei.
La nuova normativa RAEE europea
La normativa europea in materia di Apparecchiature elettriche ed elettroniche si articola in tre importanti Direttive: 2002/95/CE sui RAEE, la direttiva 2003/108/CE di modifica della precedente e infine la direttiva 2002/96/CE sulla restrizione dell'uso di determinate sostanze pericolose nelle AEE ("Direttiva RoHS"). A livello nazionale la normativa europea ha trovato attuazione nel D.Lgs. 151/2005 e nel DM 185/2007.Durante il 2012 l'Europa ha visto l'approvazione della nuova Direttiva Europea sui RAEE, la Direttiva 2012/19 del 4 luglio 2012, entrata in vigore il 13 agosto 2012 che fissa nuovi obiettivi di raccolta e riciclo e si prefigge di limitare l'export illegale: la direttiva dovrà essere recepita entro il 14 febbraio 2014, e prevede la modifica dei quantitativi minimi di RAEE da raccogliere, con nuovi parametri per il calcolo dei tassi di raccolta. La soglia minima da rispettare non si baserà più sui chilogrammi di RAEE raccolti per ogni abitante, ma sul rapporto tra i quantitativi raccolti e la media delle nuove apparecchiature immesse sul mercato nei tre anni precedenti.
I dati a livello regionale
In base alle ricostruzioni operate nel Rapporto, che sfrutta diverse tabelle riepilogative,risulta ancora ampio il divario tra il Nord e il resto del Paese, nonostante il Centro abbia registrato un risultato complessivamente positivo e al Sud la flessione sia stata più contenuta che al Nord.Le Regioni del Nord hanno raggiunto una raccolta pro capite di 4,94 kg, superando tutte la media nazionale di 4 kg per abitante. L'unico dato in crescita è quello che riguarda la Valle d'Aosta.
Il Centro Italia riesce ad aumentare la raccolta di oltre il 4% ma la raccolta pro capite si ferma
poco sotto la media nazionale con 3,97 kg di RAEE raccolti per abitante. Trend positivi per tutte le Regioni, ad eccezione dell'Umbria, e una rete di Centri di Conferimento in sostanziale crescita con un centinaio di unità in più rispetto allo scorso anno.
Il Sud presenta una situazione abbastanza disomogenea con Regioni che aumentano la raccolta con percentuali a due cifre favorite da una situazione di partenza con raccolta molto bassa, e altre che invece subiscono forti rallentamenti su cui sarà assolutamente necessario indagare con la massima attenzione. Complessivamente il dato dell'area è pari a un -4,72% con una raccolta pro capite al di sotto della media nazionale e pari a 2,71 kg per abitante.
Aumenta consistentemente il numero dei Centri di Conferimento ma, in rapporto alla popolazione servita, la rete di raccolta ha ancora ampi margini di miglioramento.
Cos'è? il sistema di Gestione RAEE
Il sistema nazionale di gestione dei RAEE è regolamentato nel DM 25 settembre 2007 n. 185 che definisce gli organismi per il funzionamento e definisce il ruolo del CdC RAEE, quale organismo finanziato e gestito dai Produttori che deve coordinare e regolare le attività di competenza dei Sistemi Collettivi.
Il Sistema RAEE entrato in vigore nel 2008, è affidato ai produttori ai sensi del D.Lgs. 151/05, e si sviluppa grazie all'impegno dei Sistemi Collettivi, del CdC RAEE, di ANCI, di Federambiente e delle Associazioni dei riciclatori. Il Sistema RAEE ha consentito di portare le quantità di RAEE raccolte e riciclate in Italia oltre l'obiettivo europeo dei 4 kg per abitante.
L'organismo di vertice dell'intero sistema RAEE previsto dal D.Lgs. 151/2005 è il Comitato di Vigilanza e Controllo, che ha la funzione di vigilare sul buon funzionamento del sistema, attraverso l'attuazione di una serie di compiti specifici inerenti la tenuta del Registro, la raccolta dati, il calcolo delle quote di ciascun produttore e l'effettuazioni di ispezioni.
Il Registro Nazionale per l'iscrizione dei produttori di AEE persegue il fine di controllare la gestione dei RAEE e di definire le quote di mercato di ciascun Produttore/Sistema Collettivo, necessarie per il finanziamento della gestione dei RAEE storici provenienti dai nuclei domestici. Il Comitato di Indirizzo sulla gestione dei Raee funge da supporto ai lavori del Comitato di Vigilanza e Controllo.
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