News
"Ristrutturazione edifici storici solo con spazio per parcheggi"
fonte www.edilportale.com / Edilizia
16/05/2013 - In caso di ristrutturazioni e demolizioni con successive ricostruzioni
di edifici storici o inagibili, nel progetto deve essere riservato uno
spazio ai parcheggi. Si è espresso così il Consiglio di Stato con la
sentenza 1995/2013.
Secondo il CdS, quando si realizza un edificio diverso dal preesistente oltre ai titoli edilizi e ai vincoli di legge deve essere rispettata la regola del diritto urbanistico in base alla quale nel titolo abilitativo deve essere identificato lo spazio per i parcheggi.
Si tratta infatti di interventi, sottolinea il Consiglio di Stato, soggetti al permesso di costruire che, comportando un aggravio del carico urbanistico, rendono necessario un aumento dei posti auto.
I parcheggi, spiega il Consiglio di Stato, possono essere realizzati in luoghi esterni all’edificio, al piano terreno, ma anche in aree esterne non adiacenti al fabbricato.
Nell’esame di un ricorso presentato per l’annullamento di un titolo abilitativo per il risanamento conservativo di un immobile, il CdS ha inoltre precisato che il Comune può assentire le opere anche se la riserva dello spazio da destinare ai parcheggi emerge da un’integrazione al progetto principale.
I giudici hanno infine chiarito che per poter essere oggetto di opere di risanamento, nel momento in cui viene presentato il titolo abilitativo l’immobile non deve trovarsi nella condizione di rudere perché in questo modo l’edificio risulterebbe inesistente dal punto di vista edilizio e sarebbe difficile assicurare il rispetto delle caratteristiche preesistenti.
Secondo il CdS, quando si realizza un edificio diverso dal preesistente oltre ai titoli edilizi e ai vincoli di legge deve essere rispettata la regola del diritto urbanistico in base alla quale nel titolo abilitativo deve essere identificato lo spazio per i parcheggi.
Si tratta infatti di interventi, sottolinea il Consiglio di Stato, soggetti al permesso di costruire che, comportando un aggravio del carico urbanistico, rendono necessario un aumento dei posti auto.
I parcheggi, spiega il Consiglio di Stato, possono essere realizzati in luoghi esterni all’edificio, al piano terreno, ma anche in aree esterne non adiacenti al fabbricato.
Nell’esame di un ricorso presentato per l’annullamento di un titolo abilitativo per il risanamento conservativo di un immobile, il CdS ha inoltre precisato che il Comune può assentire le opere anche se la riserva dello spazio da destinare ai parcheggi emerge da un’integrazione al progetto principale.
I giudici hanno infine chiarito che per poter essere oggetto di opere di risanamento, nel momento in cui viene presentato il titolo abilitativo l’immobile non deve trovarsi nella condizione di rudere perché in questo modo l’edificio risulterebbe inesistente dal punto di vista edilizio e sarebbe difficile assicurare il rispetto delle caratteristiche preesistenti.
Segnala questa news ad un amico
Questa news è stata letta 829 volte.
Pubblicità