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"Buone prassi per la sicurezza nelle attività di manutenzione"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
01/08/2013 - Più volte PuntoSicuro ha ricordato che la
manutenzione, pur
essenziale per offrire condizioni di lavoro sicure e sane”, è
un'attività ad alto rischio e deve dunque essere eseguita in sicurezza,
adottando un'adeguata protezione sia per gli addetti alla manutenzione
che per le altre persone presenti sul luogo di lavoro.
A ricordarci l’importanza di una gestione preventiva e sistematica della sicurezza nelle attività di manutenzione è una
buona prassi validata nella seduta del
30 maggio 2012 dalla Commissione Consultiva Permanente per la salute e sicurezza sul lavoro
La buona prassi, dal titolo “
‘Azione di Maggior Supporto’ nel viaggio con le imprese per la manutenzione sicura di una centrale elettrica”, è stata sperimentata dall’azienda Enel Produzione SpA -
Divisione Generazione ed Energy Management, in relazione alla
manutenzione straordinaria degli impianti di produzione di Energia
Elettrica di Enel.
In particolare la “buona pratica”
attuata dall’Inail presenta una soluzione per affrontare le problematiche
relative a:
- “incremento dei livelli
occupazionali con lavoratori esterni al personale di centrale;
- attività svolte in condizioni
spazio temporali ristrette;
- condizioni di rischio nuove e
diverse rispetto a quelle gestite in condizioni di normale esercizio di
funzionamento della centrale”.
La soluzione utilizzata è
relativa alla Linea Guida “
Azione di
Maggior Supporto” per l’esecuzione in sicurezza dei lavori di
manutenzione straordinaria delle centrali elettriche affidate con il
contribuito di imprese appaltatrici.
Con l’iniziativa denominata “
Azione di Maggior Supporto”, la
Divisione Generazione ed Energy Management di Enel si è impegnata a realizzare
attività di verifica, controlli, formazione
in campo, sensibilizzazione e promozione della cultura della sicurezza. Un
progetto che ha coinvolto apertamente i lavoratori delle imprese appaltatrici
“con lo scopo di sensibilizzare il personale delle stesse sulla sicurezza
propria ed altrui, sulla necessità dell’adozione in ogni momento di
comportamenti sicuri e di procedure e provvedimenti per operare in sicurezza”.
Per avere qualche informazione
sul progetto operativo, alla scheda della buona prassi è allegato il documento
“
‘Maggior Supporto’ - la manutenzione
sicura con le imprese”, a cura di S. Valery, S. Di Pietro e A.Cioce.
Il documento ricorda che la
manutenzione periodica degli impianti Enel
“è un elemento fondamentale per mantenere in efficienza e sicurezza non solo i sistemi
e macchinari, ma anche più in generale gli ambienti di lavoro”.
In particolare la necessità di
promuovere in Enel – in modo particolare nella Divisione Generazione ed Energy
Management (GEM) – “un approccio strutturato alla manutenzione
sicura nasce da una profonda analisi degli infortuni e delle cause che
hanno portato agli infortuni: nel biennio 2007 – 2008 dei 69 infortuni occorsi
alle imprese appaltatrici nelle unità produttive termoelettriche della
Divisione GEM, il 35% dei casi (24 eventi di cui 7 gravi e 2 mortali) si è
verificato durante le attività di manutenzione straordinaria degli impianti”.
Con il progetto “
Maggior Supporto” si è arrivati a
“promuovere un approccio efficace, programmatico e strutturato alla
manutenzione, basato su una gestione preventiva dei rischi, una partecipazione
e un coinvolgimento effettivo dei lavoratori e dei loro rappresentanti”.
Il progetto, che coinvolge
apertamente i lavoratori delle imprese appaltatrici, “è stato lanciato nel
corso del 2009 e prevede la creazione di un ‘
team di maggior supporto’ composto da tecnici Enel esperti di
sicurezza e di manutenzione che operano con frequenza giornaliera su turni,
supportando il personale di centrale in occasione di eventi relativi a grandi
modifiche e/o manutenzioni straordinarie affidate con il contributo di imprese
appaltatrici, ove numerose e complesse risultano le criticità di natura
logistico–organizzativo e gestionale – programmatiche riguardanti la
sicurezza”.
Queste le regole fondamentali che
hanno “reso l’iniziativa un caso di ‘best practice’ nell’approccio integrato e
strutturato della sicurezza nel processo di business:
- costituzione del team;
- interazione nel progetto dei
lavori;
- coordinamento”.
Altre informazioni sul progetto
le troviamo poi nel documento “
Linee
guida ‘Azione di maggior supporto’ e ‘Controlli operativi alle squadre di
lavoro delle imprese’ operanti nelle centrali di produzione termoelettriche e
idroelettriche dell’Area di Business ‘Generazione’ nell’ambito della Divisione
Generazione ed Energy Management” (documento realizzato nel novembre del
2009).
La linea guida trova applicazione
nelle centrali termoelettriche e idroelettriche dell’Area di Business
Generazione nell’ambito della Divisione Generazione ed Energy Management (nel
seguito Divisione GEM).
Il
Gruppo di “Maggior Supporto” (GMS) è un gruppo “costituito da
personale interno alla Divisione (o potenzialmente esterni) ai quali in
relazione allo specifico sito, è attribuito il servizio di collaborazione a
maggior supporto nell’effettuazione dei controlli sull’esecuzione in sicurezza
dei lavori affidati alle imprese appaltatrici”.
Ad esempio i componenti del GMS
svolgeranno la
attività di controllo
recandosi ciclicamente presso i luoghi di lavoro dell’impianto cosi come
concordato con il CMS (Coordinatore del Gruppo di Maggior Supporto).
Se nel corso del controllo il GMS
“rileva anomalie e/o inadempienze che comportino situazioni oggettive di
pericolo grave e imminente” - ad
esempio: pericolo di caduta oggetti/attrezzature dall’alto, mancato o errato
utilizzo dei DPI, situazioni pericolose in fase di sollevamento
carichi, mancata protezione di cavi di alimentazione elettrica, errato
utilizzo delle attrezzature di lavoro, mancato rispetto delle norme di accesso
e circolazione dei veicoli, mancata identificazione del personale delle
imprese, mancata perimetrazione, ... -
potrà
intervenire direttamente sul personale delle imprese appaltatrici “con
un’azione immediata di recupero, dandone avviso al CMS e provvedendo nel
contempo alla segnalazione verso l’assistente tecnico di riferimento della
commessa”.
In tutti gli altri casi
riguardanti modalità di lavoro “non rispettose delle disposizioni aziendali e
delle vigenti normative in materia di sicurezza sul lavoro” - ad esempio interferenze con altre
imprese, utilizzo di ponteggi non a norma, utilizzo di punti di ancoraggio
di paranchi o altri dispositivi non idonei, utilizzo nei luoghi classificati particolari
di apparecchi elettrici trasportabili, mobili o portatili, alimentati da
circuiti non classificati SELV o privi di trasformatore di isolamento, errato
stoccaggio delle bombole, ... - il GMS
provvederà
ad informare tempestivamente il CMS “che prenderà visione delle
informazioni procedendo nel contempo alla segnalazione per l’interruzione
dell’attività verso l’assistente tecnico di riferimento della commessa il quale
richiederà il ripristino immediato delle condizioni di sicurezza. La ripresa
dell’attività risulterà subordinata all’attuazione delle azioni di recupero
richieste all’impresa”.
Concludiamo ricordando che
attraverso il progetto è stato possibile:
- ridurre i livelli di infortuni:
“da 24 infortuni (di cui 7 gravi e 2 mortali) biennio 2007-2008 a 7 infortuni
(0 gravi, 0 mortali) biennio 2009-2010;
- sostenere il cambiamento
culturale verso l’esecuzione in sicurezza dei lavori affidati alle imprese nel
rispetto delle norme comportamentali e disposizioni di legge;
- promuovere con le ditte
appaltatrici comportamenti sicuri in ogni fase dell’attività lavorativa;
- promuovere l’utilizzo dei dispositivi
di protezione (DPI/ PC);
- richiamare l’attenzione sui
rischi specifici delle diverse attività lavorative”.
RTM
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