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"Movimentazione e movimenti ripetitivi nella distribuzione alimentare"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza
25/10/2013 - Il Servizio PSAL dell’ Azienda Sanitaria Locale di Milano ha promosso una serie di
incontri con i medici competenti del
territorio per valorizzare il ruolo del medico del lavoro. In questi
incontri si affrontano vari temi: dall’efficacia delle azioni e degli
strumenti utilizzati alle valutazioni dei rischi e alle attività di
promozione della salute.
In particolare in un incontro del 2 ottobre 2012 si è parlato di “
Interventi di prevenzione nel settore della grande distribuzione - malattie lavoro-correlate”, con riferimento particolare alle attività del Servizio PSAL, alle esperienze e agli strumenti dei medici, al rischio da sovraccarico biomeccanico di rachide e arti superiori e alla valutazione dei rischi.
Dei progetti di prevenzione
dell’ASL di Milano si parla nell’intervento “
Rischio da sovraccarico biomeccanico del rachide e degli arti superiori
nella grande distribuzione alimentare: approccio alla valutazione e gestione
del rischio prima e dopo il progetto cittadino dell’ASL di Milano”, a cura
della Dr.ssa Vincenza Giurlando, della Dr.ssa Enrica D’Agostino e della Dr.ssa Nora Vitelli (Servizio
Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro).
Il progetto dell’Asl aveva
l’obiettivo di:
- verificare come era stato
valutato il rischio da
sovraccarico biomeccanico;
- “conoscere lo stato della
sorveglianza sanitaria;
promuovere e rendere sistematiche
le pratiche di valutazione e gestione del rischio e quelle relative alla
sorveglianza sanitaria;
- promuovere l’elaborazione e
l’attuazione del programma delle misure mirate alla riduzione del
rischio”.
Nel documento relativo
all’intervento sono riportati diversi dati in relazione al
complessivo miglioramento dei DVR successivi ai progetti di prevenzione.
Il documento riporta anche un
esempio delle
misure gestionali e
degli
interventi tecnici per la
prevenzione del rischio da sovraccarico biomeccanico del rachide e degli arti
superiori nella grande distribuzione
alimentare.
Le
misure gestionali:
- “
procedure operative: dislocazione dei pesi in funzione delle
altezze degli scaffali; divieto rabbocco cestelli acqua; utilizzo transpallet
elettrici movimentazione da parte di due operatori; -
rotazione personale: rotazione addetti area promozionale; rotazione
su tutti i tipi di cassa; rotazione settimanale sui turni
mattutino/pomeridiano/chiusura;
-
informazione e formazione.
Gli
interventi tecnici:
- “
introduzione nuove attrezzature: elevatore per sollevare cassette
ortofrutta; attrezzatura specifica per la movimentazione e il taglio del grana;
attrezzatura per la movimentazione dei bidoni d’olio per friggitrice;
-
implementazione attrezzature esistenti: transpallet elettrici/roll;
etichettatrici automatiche; affettatrici automatiche (gastronomia); pistole
scanner (cassa);
-
interventi sulle postazioni di lavoro: abbassamento scaffali
espositivi; celle frigo prossime alle zone di lavorazione; abbassamento piano
di lavoro (gastronomia); espositori mobili (ortofrutta)”.
Il tema della valutazione dei
rischi è affrontato nell’intervento “
La
valutazione dei rischi da MMC, traino
spinta, movimenti ripetitivi nella grande distribuzione”, a cura dello
Studio Comola srl - Environment, Quality and Safety Systems.
La valutazione dei rischi da MMC,
traino spinta e movimenti
ripetitivi sono “strettamente legate all’osservazione sul campo e dunque
difficilmente generalizzabili, anche in considerazione della significativa
variabilità dei compiti individuali. La validità delle valutazioni è perciò
condizionata ad una precisa definizione delle mansioni, dei compiti e dei turni
lavorativi di ogni singolo lavoratore”.
In particolare, anche in
relazione alla complessità dei criteri di valutazione proposti dalla
letteratura tecnica ergonomica, è necessario disporre di uno strumento utile
per l’elaborazione di documenti di valutazione dei rischi da sforzi ripetitivi,
movimentazione manuale dei carichi e traino spinta, ispirata ai principi di
semplicità, brevità e comprensibilità” sanciti dal D.lgs 81/2008.
Dopo aver accennato all’utilità
dell’istituzione di una “
banca dati
condivisa su mansioni, tempi di esposizione, risultati di misurazioni ed
indagini”, vengono ricordati i criteri utilizzabili nella valutazione:
- “
OCRA (OCRA Check List - Occupational Repetitive Actions Index) per
gli atti
ripetitivi che costituisco fattore di rischio da sovraccarico funzionale
degli arti superiori;
-
NIOSH Metodo elaborato dal National Institute of Occupational
Safety and Health per la movimentazione
manuale dei carichi;
-
SNOOK – CIRIELLO per la determinazione di un indice sintetico per
le operazioni di traino e spinta”.
In particolare vengono citati:
- “Marco Cerbai, Daniela
Colombini, Enrico Occhipinti, Natale Battevi “Modello semplificato per la
valutazione del rischio da movimentazione manuale dei carichi”, sito dell’Unità
di Ricerca EPM (Ergonomia della Postura e del Movimento), versione 1.06 del
28.02.07;
- Enrico Occhipinti, Daniela
Colombini, Michele Occhipinti, “Metodo OCRA: messa a punto di una nuova
procedura per l’analisi di compiti multipli con rotazioni frequenti”, La
medicina del Lavoro, 2008, vol.99, n.3, pagg. 234-241, sito dell’Unità di
Ricerca EPM (Ergonomia della Postura e del Movimento)”.
Questi dunque i vari
step relativi al processo di valutazione:
-
1° STEP -
ridefinizione dei
mansionari: “ogni attività è stata codificata in maniera univoca e
scomposta in compiti e subcompiti. Per ogni compito e subcompito sono stati
calcolati i tempi di esposizione medi espressi in % sul turno lavorativo. Ad
ogni subcompito è stato collegato un rischio specifico (M = movimentazione
manuale, R = compito ripetitivo, T = traino spinta)”;
-
2° STEP -
la valutazione del
rischio da sforzi ripetitivi: “ogni compito e subcompito codificato come R
è stato osservato e filmato sulla base dei criteri stabiliti dalla check-list
OCRA. I risultati sono stati inseriti in un foglio di calcolo ispirato agli
studi dell’Unità di Ricerca EPM (Ergonomia della Postura e del Movimento) e
calcolati sulla base dei tempi di esposizione medi espressi in % sul turno
lavorativo. Ad ogni attività è stato attribuito un indice di rischio composto
(complex Checklist Score)”;
-
3° STEP -
la valutazione del
rischio da movimentazione manuale: “ogni compito e subcompito codificato
come M è stato osservato e filmato sulla base dei criteri stabiliti dalla
check-list NIOSH. I risultati sono stati
inseriti in un foglio di calcolo ispirato agli studi dell’Unità di Ricerca EPM
(Ergonomia della Postura e del Movimento) e calcolati sulla base dei tempi di
esposizione medi espressi in % sul turno lavorativo. Ad ogni attività è stato
attribuito un indice di sollevamento composto (ISC). Al fine di meglio
ponderare l’indice di sollevamento composto (ISC) si è provveduto a fare
un’analisi sui pezzi medi movimentati nei singoli reparti distinti per classi
di peso”;
-
4° STEP -
la valutazione del
rischio da traino spinta: “su ogni compito e subcompito codificato come T
sono state effettuate le misurazioni con dinamometro sulla base dei criteri
stabiliti dal metodo SNOOK CIRIELLO. Ad ogni attività è stato attribuito un
indice di rischio”.
Gli esiti della valutazione
“conducono ad una
valutazione di primo
livello effettuata sulle schede di mansione generale. Già nell’ambito della
mansione di primo livello è possibile, oltre all’indice sintetico di rischio
collegato alla mansione, individuare compiti e sub compiti a rischio intrinseco
sulla base dei quali è possibile articolare uno specifico piano di attuazione
delle misure di prevenzione e protezione”. Si ricorda in particolare che
“nell’analisi dei compiti e sub compiti a rischio intrinseco e nella correlata
definizione di un piano di attuazione delle misure di prevenzione e protezione
è fondamentale la collaborazione del medico
competente. Sulla base dei risultati della valutazione di primo livello
sarà inoltre possibile aggiornare il protocollo sanitario”.
Rimandando i nostri lettori ad
una lettura integrale dell’intervento, anche con riferimento ai programmi di
miglioramento e all’individuazione dei sub compiti critici, veniamo al:
-
5° STEP -
il calcolo dei
livelli di esposizione personale: il modello di valutazione applicata dà la
possibilità, “sulla base degli effettivi turni del personale e delle mansioni
secondarie ricoperte, di elaborare una valutazione di secondo livello. In
questo modo si possono elaborare indici di rischio intesi come livelli di
esposizione personale”.
Concludiamo riportando le
valutazioni finali
dell’intervento:
- “un’interpretazione meccanica
dei criteri di valutazione proposti basata esclusivamente sulla classificazione
in ‘fasce di rischio’ rischia di portare a erronee stime degli effettivi
livelli di rischio ed a rendere impossibile articolare efficaci ed effettivi
piani di miglioramento;
- solo la stretta collaborazione
fra SPP, medici competenti ed RLS può condurre a riflessioni accurate sui
compiti problematici ed alla definizione di soluzioni condivise”.
I
documenti pubblicati sul sito
dell’ ASL
Milano relativi all’incontro del 2 ottobre 2012:
- Malattie lavoro-correlate: inquadramento generale
(formato PDF, 1.4 MB);
- Malattie professionali e ruolo del medico del lavoro nella
grande distribuzione (formato PDF, 1.2 MB);
- Rischio da sovraccarico biomeccanico del rachide e degli
arti superiori nella grande distribuzione alimentare (formato PDF,
639 kB);
- Malattie Lavoro correlate: esperienza di un Medico
Competente (formato PDF, 1.63
MB);
- Esperienza della UOOML di Milano (formato PDF,
3.16 MB);
- Programmazione attività Servizio PSAL (formato
PDF, 157 kB);
- La valutazione dei rischi da MMC, traino e spinta, movimenti
ripetitivi nella grande distribuzione (formato PDF, 1.69 MB);
- Valutazione dei rischi: strumento di lavoro per il medico
competente (formato PDF, 1.13 MB).
RTM
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