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"Il coordinatore di cantiere: “un vaso di coccio tra vasi di ferro”"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza
11/12/2013 - Il 4 dicembre 2013
a Roma si è tenuto, in una sala del CNEL affollata e attenta, il convegno, di
presentazione del
Rapporto AiFOS 2013,
dal titolo “ Il coordinatore
di cantiere e la sicurezza sul lavoro”.

Il convegno presentava i
risultati e le riflessioni relative a una
ricerca
condotta nel 2013 dall’Associazione
Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (
AiFOS) –
realizzata con il patrocinio e la collaborazione di INAIL e Federcoordinatori –
sulla figura dei coordinatori
di cantiere riguardo alla formazione, al ruolo, alle difficoltà incontrate
nei cantieri e alla situazione reale della sicurezza sul lavoro nel mondo delle
costruzioni.
Una ricerca interessante non solo per l’incidenza elevata di
infortuni nel
settore edile, ma anche
per l’importanza nella prevenzione del ruolo del
coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione (CSP) e del
coordinatore per la sicurezza in fase di
esecuzione dei lavori (CSE).

Vari
interventi
hanno affrontato il ruolo e le criticità dei coordinatori nei
cantieri.
Ad esempio l’Ing.
Marco Masi (Coordinatore Gruppo di
lavoro Sicurezza appalti ITACA) ha affrontato alcuni problemi del comparto
edile e alcuni temi giurisprudenziali, in riferimento alle posizioni della
Corte di Cassazione sulle responsabilità dei coordinatori. Mentre il Geom.
Stefano Farina (Referente Nazionale AiFOS settore costruzioni)
si è soffermato in particolare sui risultati della ricerca e su alcune proposte
operative di AiFOS per risolvere alcune criticità.
Altri interventi si
sono soffermati sull’importanza del ruolo
del CSE e su alcuni aspetti critici della normativa italiana (Ing.
Michele Meschino, Coordinatore
Consulenza Tecnica per l’edilizia INAIL) e sulle difficoltà pratiche del lavoro
in cantiere dei coordinatori (Dott.
Fabrizio
Lovato, presidente Federcoordinatori).
Non potevano mancare poi le puntuali conclusioni del Prof.
Rocco Vitale (Presidente di AiFOS) e del giuslavorista
Lorenzo
Fantini, neo direttore dei
Quaderni della Sicurezza AiFOS (i risultati della ricerca sono stati pubblicati
sul n. 4/2013 dei Quaderni).

In considerazione della delicatezza del tema e dell’importanza
della ricerca,
PuntoSicuro era
presente e ha potuto raccogliere, con alcune brevi
interviste, le opinioni e i pareri di alcuni relatori sulla
situazione dei cantieri e, in particolare, sul ruolo di CSP e CSE.
Partiamo oggi con un’intervista a
Fabrizio Lovato, presidente di Federcoordinatori,
che si sofferma sui coordinatori di
cantieri, come professionisti “sconosciuti e deboli”. Coordinatori per la
sicurezza che sono schiacciati tra enormi poteri economici e sono “
un vaso di coccio tra vasi di ferro”.
L’intervista parte proprio su questo aspetto: quali sono le debolezze,
le difficoltà dei coordinatori?
Si sofferma poi anche su alcuni dati della ricerca che
mostrano come “più del 90% dei coordinatori intervistati non ha mai applicato
il disposto dell’art. 92 comma 1 lett. e) del D.Lgs. 81/2008:
(...)
nel caso in cui il committente o il responsabile dei avori non adotti
alcun provvedimento in merito alla segnalazione, senza fornire idonea
motivazione, il coordinatore per l’esecuzione dà comunicazione
dell’inadempienza all’azienda unità sanitaria locale e alla direzione
provinciale del lavoro territorialmente competenti.
Viene spiegato il motivo di un “comportamento omertoso” dei
coordinatori che dipende in parte dalle debolezze del ruolo e dal timore delle
sanzioni e della corresponsabilità penale tra le figure in campo.
Infine una domanda si sofferma sulle
soluzioni possibili e sulla “provocatoria” richiesta di una
depenalizzazione dell’attività del coordinatore
nei cantieri.
http://www.youtube.com/watch?v=Lhny8hESWaU
Intervista e articolo a cura di Tiziano Menduto
http://www.youtube.com/watch?v=Lhny8hESWaU
Intervista e articolo a cura di Tiziano Menduto
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