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"La sicurezza del carico e l’ancoraggio del carico sui veicoli"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza Macchine ed Attrezzature
05/02/2014 - Secondo quanto rilevato da Euro Contrôle Route –
ECR (associazione di 14 paesi europei per il controllo dei trasporti su strada) ben
il 25% di tutti gli incidenti di veicoli commerciali in Europa sono causati da carichi non adeguatamente ancorati.
Per conoscere e prevenire questi
incidenti presentiamo un documento dal titolo “
Sicurezza del carico e ancoraggio del carico sui veicoli” elaborato
da Assogastecnici (associazione di aziende che operano nel
campo della produzione e distribuzione dei gas
tecnici, speciali e medicinali) e pubblicato sul proprio sito.
Riportando alcuni dati tratti da
ECR summary control weeks result 2010 si
sottolinea che riguardo agli incidenti il “
sovraccarico
è un punto fondamentale”.
Quali sono le forze d’inerzia durante il trasporto su strada?
Il documento segnala che il
carico dei veicoli durante la marcia normale (
normal traffic driving condition) “è sottoposto ad accelerazioni
longitudinali e trasversali esprimibili come frazione di g (accelerazione di
gravità). Ad esempio nel caso di una frenata di emergenza la forza esercitata
dal carico sulla parte anteriore del veicolo sarà pari a circa 0,8 g x il peso
del carico (se carico 1,5 t , F= 1500 Kg x 0,8g= 1200 daN)”. Ricordiamo che il
daN è il simbolo del decanewton e corrisponde a 10 Newton.
Inoltre:
- “quando un veicolo frena il
carico continuerà, per inerzia, a cercare di muoversi nella direzione di
marcia;
- più forte è la frenata, più il
carico sarà 'spinto' in avanti. Se il carico non è correttamente ancorato
continuerà a muoversi in avanti in modo indipendente dal veicolo!
- quando il veicolo cambia
direzione il carico sarà spinto lateralmente verso l’esterno della curva (forza
centrifuga)”.
Insomma la sola forza di attrito
“non è in grado di evitare lo scivolamento/ribaltamento del carico”.
Assogastecnici presenta anche i
principali metodi di trattenuta del carico:
-
bloccaggio: “il carico è stivato in modo tale da occupare tutto lo
spazio (senza lasciare vuoti) e a filo delle strutture fisse (es. sponde)”;
-
fissaggio (docking): “containers, cisterne mobili CGEM devono
essere trasportati su veicoli con telaio attrezzato per il trasporto
di container e casse mobili UIC”. Inoltre “cesti e pacchi bombole possono
essere trasportati su pianali attrezzati con sistemi di bloccaggio con ganci a
comando pneumatico”;
-
ancoraggio diretto con cinghie;
-
ancoraggio Top-over con cinghie;
-
combinazione di questi metodi.
Si sottolinea inoltre che tutti i
sistemi di trattenuta del carico “si
combinano con l’attrito tra carico e pianale. In generale il fissaggio
del carico consiste nell’equilibrare le forze di un carico mediante
fissaggio, bloccaggio e/o ancoraggio”.
Riguardo in particolare all’
ancoraggio con cinghie si può parlare
di:
-
ancoraggio per attrito (top over lashing): “procedimento di
ancoraggio in cui la forza di attrito è potenziata aggiungendo una componente
di forza verticale al peso del carico”. In particolare a differenza del sistema
di bloccaggio “il metodo di ancoraggio per attrito spinge il carico sul piano
del veicolo producendo una connessione positiva nella direzione verticale verso
il basso”;
-
a
ncoraggio diretto: “procedimento di
ancoraggio in cui gli ancoraggi sono fissati direttamente al carico o a punti
di attacco destinati a tale scopo”.
Sempre in relazione all’ancoraggio con
cinghie si segnala che:
- “sono disponibili cinghie in Poliestere (PES), Poliammide e
Polipropilene
- per l’ancoraggio del carico su mezzi pesanti sono di solito
utilizzate: cinghie di sicurezza in PES (etichetta di colore blu) conformi alla
norma UNI EN 12195-2; cinghie con capacità di lavoro LC (carico massimo in
condizioni di trazione) di 2000 ÷ 2500 daN;
- il calcolo del numero di
cinghie per la prevenzione dello spostamento e del ribaltamento del carico deve
essere effettuato in base ai seguenti standard: UNI EN 12195 – 1 - Calcolo
delle forze di ancoraggio; IMO/ILO/UNECE Method;
- fondamentali
per entrambi i metodi sono: coefficienti di attrito dinamico; angolo tra
cinghia e piattaforma di carico; Stf della cinghia (forza di tensionamento)”.
Qualora non conosciuti “i coefficienti di attrito devono essere determinati”;
- non devono essere utilizzati
cinghie e tensionatori danneggiati (strappi, tagli, rotture nelle fibre
deformazioni ecc.)”;
- “solo le cinghie in tessuto
(PES) progettate per legatura ad attrito la cui etichetta riporta la sigla Stf
devono essere utilizzate per l’ancoraggio ad attrito;
- devono essere utilizzate solo
cinghie con etichetta leggibile;
- le cinghie in tessuto non
devono mai essere utilizzate se annodate;
- le cinghie in tessuto devono
essere eliminate o restituite al fabbricante per la riparazione se mostrano
segni di danneggiamento”, nel documento
si fa riferimento al contatto con prodotti chimici, a varie forme di
danneggiamento delle cinghie (“strappi, tagli, scheggiature e rotture nelle
fibre di sostegno del carico e nelle maglie di trattenimento, deformazioni
derivanti da esposizione al calore”, ...) e ai problemi dei ganci terminali e i
tensionatori (cricchetti);
- nel caso di bordi taglienti
devono essere utilizzate delle protezioni angolari”.
Rimandando alla lettura integrale
del documento, ricco di immagini, foto e tabelle esplicative di quanto indicato
testualmente, concludiamo con qualche breve riferimento alla
distribuzione del carico.
Si segnala in particolare che il
carico “deve essere sempre equamente distribuito sugli assi. Il carico
dell’automezzo deve procedere caricando prima la zona degli assi, poi la
parte anteriore e solo dopo lo sbalzo posteriore. Viceversa lo scarico
dell’automezzo deve avvenire dapprima scaricando lo sbalzo posteriore, poi
la parte anteriore e infine gli assi”.
Si segnala infine l’importanza di
fare i controlli prima della partenza sulla sicurezza del carico e del veicolo,
magari utilizzando idonee “check list di controllo del carico per ogni veicolo
carico in uscita”. E le check list “devono essere sottoscritte dal personale
interno e dal conducente”.
Assogastecnici, “ Sicurezza
del carico e ancoraggio del carico sui veicoli” (formato PDF, 1.3 MB).
Tiziano Menduto
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