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"Prevenzione e sicurezza per i lavoratori dei cantieri stradali"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
11/03/2014 - Se il
cantiere stradale è un ambiente di
lavoro caratterizzato da una notevole molteplicità e variabilità di rischi, un’idonea
prevenzione, formazione e informazione sono necessarie per ridurre il fenomeno
infortunistico.
Per migliorare la prevenzione nei cantieri
stradali la Scuola Edile Bresciana (S.E.B.), un Ente Paritetico Sociale
che si occupa di formazione professionale nell’attività edile, ha organizzato
l’11 gennaio 2014 a Brescia un seminario tecnico dal titolo “
La gestione della sicurezza degli addetti
ai lavori nei cantieri stradali”.
Il seminario ha presentato un
“modello organizzativo che prevede un sistema di gestione aziendale con le
attribuzioni ai vari soggetti per costruire gli standard per ogni intervento,
applicare le procedure, verificare il rispetto degli standard e laddove
necessario integrarli/modificarli”.
Il seminario è partito dalla
definizione del cantiere
stradale, ha presentato gli standard contenenti le procedure e le
condizioni minime di sicurezza da prendere in considerazione per l’esecuzione
dei lavori e ha affrontato il tema del coinvolgimento di tutti i soggetti
appartenenti al processo produttivo: dal Committente all’impresa, fino al
lavoratore.
Con riferimento ai materiali/atti
del seminario – a cura dell’Ing. Pierangelo Reguzzoni e del Geom. Francesco
Botte - ci soffermiamo in particolare su quanto indicato riguardo alla
prevenzione in alcune fasi lavorative.
Riguardo alla
fase di fresatura, che consiste nella
rimozione della superficie del manto stradale tramite la scarificatrice, queste
solo le
misure e buone pratiche
individuate:
- “l’area di lavoro deve essere
preceduta e delimitata da adeguata segnaletica
verticale e orizzontale;
- la fresa e l’autocarro si
muovono in modo coordinato all’interno dell’area delimitata attivando i segnali
luminosi (giro faro) e acustici;
- relativamente al traffico
l’autocarro che deve operare in coordinamento con la scarificatrice accede
all’area dalla parte finale del cantiere mentre l’immissione nel traffico
avviene dando precedenza ai veicoli in transito;
- gli autocarri che dovessero
attendere il proprio turno di lavoro con la fresa si posizionano all’interno o
in prossimità dell’area di cantiere, in un punto sicuro, mantenendo sempre
attivi i dispositivi luminosi;
- tutti gli eventuali addetti
alla lavorazione che operano ai margini della macchina devono indossare i DPI
ad alta visibilità di classe 2 e i DPI di
protezione al rumore (otoprotettori) e di protezione alle polveri
(mascherina)”.
E riguardo alla
gestione dell’emergenza:
- “nei pressi dell’area di
lavorazione deve essere sempre presente una cassetta di medicazione ed un
estintore;
- deve sempre essere previsto
l’accesso all’area di lavoro da parte dei mezzi di soccorso;
- il personale addetto alle
emergenze, oltre ad essere debitamente formato ed informato, deve essere munito
di telefono cellulare e dei numeri telefonici di emergenza”.
Ci soffermiamo sulla
fase di emulsione:
- “l’area di lavoro deve essere
preceduta e delimitata da adeguata segnaletica verticale e orizzontale;
- la spruzzatrice emulsione si
muove all’interno dell’area delimitata attivando i segnali luminosi (girofaro)
e acustici;
- relativamente al traffico la
macchina accede all’area dalla parte finale del cantiere mentre l’immissione
nel traffico avviene dando precedenza ai veicoli in transito;
- tutti gli eventuali addetti
alla lavorazione che operano ai margini della macchina devono indossare i DPI
ad alta visibilità di classe 2;
- nell’utilizzo di erogatore
manuale l’addetto all’operazione utilizza DPI di protezione: guanti, mascherina
e tuta (usa e getta)”.
Riguardo alle buone pratiche
nella
stesa di conglomerato bituminoso
si indica che:
- “relativamente al traffico gli
interventi di prevenzione sono collegati al tipo di contesto stradale;
- devono essere valutate le
azioni di gestione del traffico (graduazione della velocità, senso alternato…)
fino anche al blocco per determinate situazioni con alto rischio;
- comunque la zona oggetto
dell’intervento deve essere preceduta e delimitata da adeguata segnaletica
verticale e orizzontale;
- tutti gli addetti alle
lavorazioni devono indossare i DPI ad alta visibilità di classe 2 e i DPI di
protezione al calore (guanti, calzature
di sicurezza). Nei luoghi chiusi non ventilati devono essere indossati i
DPI di protezione al vapore (mascherina)”.
E per la
compattazione:
- “l’operatore della macchina
compattatrice deve indossare i DPI ad alta visibilità di classe 2 e diversi DPI
di protezione (guanti, calzature di sicurezza, otoprotettori)”.
Infine qualche indicazione in
relazione alla
fase di disinstallazione:
- “l’operazione viene fatta
iniziando dalla parte finale del cantiere rispetto al senso di marcia,
rimanendo sempre all’interno della segnaletica;
- le operazioni di raccolta dei
segnali sono eseguite con il supporto di un automezzo che precederà l’addetto
alle operazioni;
- la movimentazione dei segnali
deve avvenire assumendo posizioni corrette e indossando i DPI di protezione
(guanti e scarpe
antinfortunistiche)”.
Concludiamo ricordando le varie
fasi lavorative su cui si soffermano le slide elaborate per il seminario della
Scuola Edile Bresciana:
- fresatura;
- stabilizzazione;
- emulsione;
- stesa di conglomerato
bituminoso;
- compattazione;
- disinstallazione;
- guardania.
Scuola Edile Bresciana, “ La gestione della sicurezza degli addetti ai lavori nei
cantieri stradali”, materiali elaborati dall’Ing. Pierangelo Reguzzoni
(Responsabile del CPT Prevenzione Infortuni della provincia di Varese -
Direttore della scuola professionale edile della provincia di Varese) e dal
Geom. Francesco Botte (Formatore nell'ambito della sicurezza nei luoghi di
lavoro) in relazione all’omonimo seminario SEB dell’11 gennaio 2014 (formato
PPTX, 32.3 MB).
Tiziano Menduto
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