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"SISTRI: Messaggi di posta fraudolenti"
fonte www.puntosicuro.it / SISTRI
25/03/2014 -
Sulla rete Internet transitano
messaggi di posta elettronica che sembrano provenire dal dominio di posta del
SISTRI ma che in realtà si dimostrano essere messaggi “civetta” inviati da
malintenzionati per attuare delle truffe informatiche.
Tale problematica non è riconducibile
al SISTRI e non è in alcun modo possibile impedirne il perpetrarsi.
Questo fenomeno è riconducibile
al cd. phishing, una tipologia di truffa informatica che viene implementata
senza la violazione dei sistemi appartenenti al dominio utilizzato in cui i
messaggi non vengono veicolati attraverso l’infrastruttura di connettività.
Al fine di prevenire e
proteggersi da eventuali attacchi di phishing si raccomanda di considerare che
le procedure operative del SISTRI non prevedono, in alcun caso, l’invio di mail
per mezzo delle quali si invitano gli Utenti a fornire o confermare i dati di
accesso o eseguire pagamenti.
Tramite le tecniche di phishing i
suddetti messaggi vengono appositamente preparati ed inviati per impossessarsi,
in modo fraudolento, di informazioni riservate dell’utente (es. codici di
accesso ai Servizi via internet).
La truffa si realizza attraverso
i seguenti passi:
·
il truffatore (phisher) prepara una mail con un
testo “civetta” che simula, nella grafica e nel contenuto, un’istituzione o
un’azienda (es: un istituto bancario o portale di carta di credito);
·
il phisher invia a migliaia di indirizzi email
la falsa comunicazione, spacciandosi per l’istituzione/azienda suddetta e
consigliando al destinatario di fornire, per ragioni riconducibili a controlli
o risoluzione di problemi, le informazioni di cui intende entrare in possesso;
·
a tal fine il destinatario viene invitato a
collegarsi ad uno specifico indirizzo internet mediante un link inserito nel
testo della mail stessa;
·
l’utente, inconsapevole del tentativo di truffa,
può cadere nel tranello e cliccare sul link indicato nella mail, anche in
considerazione del fatto che tali link sono appositamente generati per
nascondere/offuscare il reale indirizzo al quale ci si collega;
·
nel momento in cui l’utente clicca sul
collegamento viene indirizzato al sito civetta controllato dal phisher (del
tutto simile a quello originale) per immettere le informazioni richieste;
·
le informazioni riservate vengono registrate dal
phisher per essere successivamente riutilizzate per accedere al relativo
servizio e perpetuare la truffa.
Fonte: sistri.it
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