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"Trattamento rifiuti: interventi di manutenzione in sicurezza"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
18/06/2014 - Diversi articoli
di PuntoSicuro hanno affrontato, con riferimento al documento della Contarp
dell’ Inail “ La
sicurezza per gli operatori degli impianti di termovalorizzazione e di
incenerimento”, i rischi dei lavoratori impegnati nelle
attività di trattamento di Rifiuti Solidi
Urbani (RSU) tramite
incenerimento
ed eventuale
termovalorizzazione.
Ci siamo soffermati ad esempio
sulle misure organizzative e tecniche in relazione agli impianti, alle
attrezzature di lavoro e ai rischi chimici e biologici.
Il documento evidenzia tuttavia
che negli impianti di incenerimento/termovalorizzazione - con tecnologie
completamente automatizzate e sostanze pericolose movimentate all’interno di
sistemi chiusi - molte situazioni pericolose per i lavoratori riguardano in
particolare gli
addetti alla
manutenzione e controllo di macchine e impianti.
Infatti “per garantire un livello
di sicurezza adeguato sui luoghi di lavoro, un elevato livello di efficienza ed
efficacia, prolungare il ciclo di vita di macchine, attrezzature e impianti e
assicurare condizioni di stabilità operativa, sono necessari
interventi di manutenzione ordinaria e
interventi di manutenzione straordinaria”.
In particolare se gli interventi
ordinari “devono essere eseguiti secondo un programma di
manutenzione, definito con istruzioni di lavoro e relative schede di
intervento”, la manutenzione straordinaria “è effettuata per richiami del
produttore o in funzione delle condizioni di utilizzo, per effettuare azioni
preventive per usi imprevisti o straordinari, ovvero a rottura, per guasti
improvvisi, incidenti o cedimenti per deterioramento”.
RTM
A questo proposito si segnala
che:
- “gli
interventi di manutenzione devono essere registrati nelle schede di
intervento e realizzati da personale esperto e addestrato, secondo schemi,
regole e prescrizioni, chiare, diffuse e condivise a tutti i livelli,
dichiarate dal costruttore della macchina;
- ogni operazione sulle macchine
e sugli impianti deve essere eseguita seguendo quanto riportato nel manuale di
uso e manutenzione;
- l’esecuzione della manutenzione
deve essere effettuata a macchine ferme o con misure straordinarie se gli
impianti rimangono in funzione, soprattutto nelle situazioni in cui è
necessario il coordinamento tra imprese diverse, ovvero nel caso di attività
contemporanee, secondo adeguate procedure di sicurezza redatte dalla direzione
dell’impianto;
- le procedure dovrebbero
prevedere le corrette modalità per il ripristino dell’alimentazione che deve
essere possibile solo in assenza di pericolo per i lavoratori interessati”.
Il documento riporta alcune
possibili
precauzioni generali di
sicurezza per gli interventi su macchine ed impianti:
- “distacco della corrente
elettrica;
- distacco dei gas/fluidi di
servizio;
- bonifica di condotte,
recipienti, attrezzature, locali nei quali possano essere presenti vapori, gas
o polveri suscettibili di incendio o di formare atmosfere esplosive”.
Inoltre la manutenzione “non può
essere improvvisata e necessita di precise procedure operative che indichino,
anche nelle situazioni di emergenza, le mansioni specifiche, le modalità di
esecuzione dell’intervento, i dispositivi di protezione individuale o collettiva
da adottare, i controlli, il personale in appoggio e i mezzi di salvataggio da
predisporre”.
Per effettuare
interventi di manutenzione in sicurezza
sono presentati i seguenti accorgimenti:
- “durante la manutenzione di
linee o di apparecchiature in depressione, intercettare o deviare mediante
bypass la sezione in manutenzione al fine di evitare o minimizzare rientri
incontrollati di aria in fase di combustione o trattamento dei fumi;
-
in caso di fermo impianto devono essere rispettate le procedure di smaltimento
dei rifiuti nei periodi di fermo durante tutto il periodo di intervento;
- gli interventi di
manutenzione di impianti, macchine e attrezzature di lavoro devono tenere
conto delle protezioni previste dalla normativa e dal Libretto d’Uso e
Manutenzione;
- in caso di manutenzione
straordinaria del forno devono essere verificate le vie di accesso e transito
al forno (passerelle mobili, varchi ecc.);
- le condizioni di illuminamento
devono essere adeguate al compito da svolgere e deve essere garantita una buona
ventilazione e la protezione individuale per le operazioni svolte all’interno
del forno;
- durante i lavori di demolizione
del refrattario di rivestimento del forno, devono essere adottate misure per
evitare la contaminazione da polveri dei reparti circostanti dell’impianto
mediante aerazione forzata”.
E nel caso di impianti con una
sola linea di alimentazione del forno
“sono da prevedere due situazioni:
- fermata completa dell’impianto
di breve durata: è necessario approntare un sistema di ventilazione ausiliario;
- fermata completa per lungo
tempo: se superiore a una settimana, provvedere a svuotamento, pulizia e
bonifica della fossa”.
Inoltre la
sicurezza dei manutentori “deve essere garantita soprattutto in
situazioni di lavoro in solitario o notturno, ossia in casi in cui può
risultare difficile allarmare e richiedere il soccorso, se il lavoratore è
stato vittima di infortunio o malore”. E sarebbe opportuno “predisporre
dispositivi di allarme che monitorano alcuni parametri di controllo quali la postura
orizzontale del lavoratore, la mancanza di movimento, l’ impiego di
DPI, la presenza di sostanze pericolose, tramite un segnale di allerta,
manuale o automatico, sia sulla rete satellitare sia su reti di comunicazione
aziendale”.
Concludiamo ricordando che il
documento, che vi invitiamo a visionare integralmente, sottolinea come un
programma di manutenzione periodica e programmata di macchine, impianti e
attrezzature, e la gestione dell’esercizio attraverso sistemi informatici di
monitoraggio e controllo “possano ridurre significativamente l’impatto dannoso
dei processi produttivi sulle persone, allungando il ciclo di vita delle
strutture”, evitando o riducendo guasti imprevisti durante le normali
operazioni e l’esposizione al pericolo degli operatori.
A questo proposito sono riportati
diversi
esempi di misure per la
riduzione degli interventi di manutenzione su guasto, con riferimento a:
- miglioramento dei
pretrattamenti e ottimizzazione delle condizioni di combustione e di
esaurimento delle scorie;
- separazione delle linee di
trattamento;
- protezione dalla corrosione nel generatore di
vapore;
- incremento dell’affidabilità
dei ventilatori aria primaria e estrazione fumi;
- gestione ottimale dei residui;
- rimozione dei metalli pesanti;
- rimozione delle diossine;
- recupero energetico.
INAIL - Consulenza Tecnica
Accertamento Rischi e Prevenzione (Contarp), “ La sicurezza per gli operatori degli impianti di
termovalorizzazione e di incenerimento”, autori: Annalisa Guercio, Paolo
Fioretti, Biagio Principe e Patrizia Santucciu, settembre 2013 (formato PDF,
2.52 MB).
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sicurezza negli impianti di termovalorizzazione e di incenerimento”.
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