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"Migliorare le relazioni tra RLS, medico competente e datore di lavoro"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
25/06/2014 - Nei giorni scorsi PuntoSicuro si è soffermata su alcune problematiche relative alla
sorveglianza sanitaria e alle relazioni tra Rappresentanti dei lavoratori per la Sicurezza (RLS) e Medici Competenti (MC) presentando un intervento al seminario - organizzato dal SIRS (Servizio Informativo Rappresentanti dei lavoratori per la Sicurezza) - dal titolo “
La sorveglianza sanitaria: ruoli, compiti, responsabilità e relazioni” (Bologna, 4 aprile 2014).
L’intervento – dal titolo “ Criticità
relative all’operatività del medico Competente - quesiti posti dai RLS” e a
cura di Ivano Pioppi – riprendeva infatti alcune criticità rilevate dagli RLS e
riportate al SIRS e agli Uffici sindacali che si occupano di sicurezza.
Dopo aver riportato le critiche,
presentiamo ora una breve rassegna di soluzioni possibili.
Sono soluzioni tratte
dall’intervento “
Dai problemi alle
soluzioni: relazioni corrette tra RLS, Medico Competente e Datore di Lavoro”,
a cura di Andrea Spisni (Coordinatore SIRS - RLS AUSL di Bologna).
Dopo aver sottolineato come sia
importante nelle aziende passare “dalla cultura della colpa alla cultura della
partecipazione” e aver riportato i riferimenti all’art. 39 del D.Lgs. 81/2008 e
al codice etico (citato nell’art. 39) della Commissione internazionale di
salute occupazionale (ICOH), vengono riproposte alcune
riflessioni e soluzioni relative ai problemi segnalati dagli RLS.
Rimandando ad una lettura
integrale dell’intervento, ne segnaliamo alcune:
-
il Medico Competente non visita i luoghi di lavoro. Queste le
possibili soluzioni: “Verifica della periodicità indicata nel DVR; Richiesta di
spiegazioni al Medico Competente;
Proposta di visite comuni RSPP-MC-RLS; Richiesta di intervento da parte del
Datore di lavoro; Segnalazione all’Organo di Vigilanza”;
-
il Medico Competente esprime giudizio di idoneità alla mansione
specifica ma il lavoratore svolge altra mansione o lavora in ambiente diverso.
Bisogna premettere in questo caso l’obbligo da parte del Medico Competente “di
conoscere i luoghi di lavoro e le lavorazioni che si effettuano, oltre alla
partecipazione alla Valutazione del Rischio”. Soluzioni: “Richiesta di
spiegazioni al Medico Competente; Segnalazione al Datore di lavoro con relativa
richiesta di intervento; Supporto al lavoratore nel ricorso ex art. 41 (ricorso
avverso il parere del M.C.)”;
-
il Medico Competente non partecipa alla Valutazione del rischio ma si
limita a firmare il DVR. Queste le possibili soluzioni: “Chiedere
informazioni al M.C. sul suo comportamento; Comunicazione al DDL del mancato
rispetto della norma da parte del M.C. o delle situazioni che ostacolano la
partecipazione del M.C. alla valutazione; Richiesta di intervento degli
Organi di Vigilanza”;
-
il Medico Competente esprime giudizio di idoneità e lo comunica
all’azienda e solo dopo molto tempo al lavoratore (a volte non viene mai
trasmesso al lavoratore). L’autore premette il contenuto dell’art. 41, comma
6-bis D. Lgs. 81/2008):
nei casi di cui
alle lettere a), b), c) e d) del comma 6, il medico esprime il proprio giudizio
per iscritto dando copia del giudizio medesimo al lavoratore e al datore di
lavoro. E sottolinea che “non esistono soluzioni diverse da quelle previste
dalla Legge”. Tuttavia “la consegna del certificato può essere differita in
caso di: Accertamenti sanitari aggiuntivi; Invio tramite posta o altra
tipologia di consegna (in questi casi vale la data di consegna del certificato
per il possibile ricorso del lavoratore)”. Possibili soluzioni: “Segnalazione
dei RLS al Datore di lavoro; Segnalazione all’Organo di Vigilanza”;
-
il Medico Competente esprime giudizi con limitazioni alle mansioni non
comprensibili o difformi da quelle praticate. Possibili soluzioni:
Richiesta di informazioni al M.C.; Sollecito al M.C. di esprimere pareri
comprensibili; Richiedere l’intervento da parte del Datore di lavoro; Supporto
al lavoratore nel ricorso ex art. 41 (ricorso avverso il parere del M.C.);
Richiesta di intervento degli Organi di
Vigilanza”.
-
il Medico Competente esprime il giudizio senza evidenziare quasi mai le
mansioni alternative a cui adibire il lavoratore. L’autore riporta in
questo caso il punto 10 del codice ICOH : (…)
privilegiando opportuni suggerimenti sull’adattamento delle mansioni e
delle condizioni di lavoro alle capacità del lavoratore.
-
il Medico Competente suggerisce al lavoratore di ricorrere a suo carico
a specialisti per poter orientare meglio la sorveglianza sanitaria
(comportamento scorretto e contro le indicazioni dell’art. 15, comma 2, e
dell’art. 41, comma 4, del D.Lgs. 81/2008). Possibili soluzioni: “Richiesta di
spiegazioni al M.C.; Sollecito al M.C. di attenersi alle indicazioni normative;
Richiedere l’intervento da parte del Datore di lavoro; Comunicazione alle
OO.SS. aziendali; Richiesta di intervento degli Organi di Vigilanza”.
-
il Medico Competente non visita il lavoratore su richiesta nonostante
certificazioni che evidenzino peggioramenti della salute. Possibili
soluzioni: “Chiedere al M.C. di fornire motivazioni scritte al suo diniego
(richiesta da fare per iscritto al MC); Chiedere l’intervento dell’ODV”.
Concludiamo questa rassegna di
problemi e soluzioni con alcuni
suggerimenti
rivolti a varie figure impegnate nella gestione della sicurezza aziendale:
datori di lavoro, dirigenti, RLS, medici competenti, OO.SS., RSPP e organi di
vigilanza.
Ad esempio questi sono i
suggerimenti rivolti a datori di lavoro e
dirigenti:
- “privilegiare sempre la
relazione tra le parti;
- il RLS deve essere visto come
una opportunità e non come un intralcio;
- consultare i RLS
preventivamente e tempestivamente;
- astenersi dalla stipula di
contratti con il M.C. poco chiari;
- garantire sempre e comunque un
adeguato rispetto della norma;
- proporre momenti di incontro e
gruppi di lavoro tra RSPP, M.C. e RLS;
- garantire sempre e comunque
l’informazione e la formazione dei lavoratori anche attraverso assemblee;
- nelle contrattazioni
con le OO.SS. tenere sempre conto che la salute e la sicurezza sono un bene
primario”.
I
suggerimenti per gli RLS:
- “privilegiare sempre la
relazione tra le parti facendo proposte;
- richiedere sempre e comunque
l’applicazione delle norme;
- non limitarsi ad ascoltare le
problematiche dei lavoratori ma fare una adeguata analisi delle situazioni
rappresentate;
- fare attenzione alle richieste
‘fuorvianti’;
- utilizzare tutte le fonti per
accrescere la conoscenza;
- programmare incontri periodici
con il Medico
Competente e il RSPP (oltre alle riunioni periodiche);
- chiedere continuo supporto alle
OO.SS. e agli uffici tutela;
- (…)”
Concludiamo con i suggerimenti
rivolti ai
medici competenti:
- “privilegiare sempre la
relazione tra le parti;
- il RLS deve essere visto come
una opportunità e non come un intralcio;
- garantire ai lavoratori che il
proprio mandato è svolto secondo quanto previsto dal codice etico;
- non lesinare nel dare
informazioni ai lavoratori e ai loro rappresentanti;
- emettere giudizi di idoneità
comprensibili non solo per i lavoratori ma anche per chi li deve mettere in
pratica;
- partecipare attivamente alle valutazioni
dei rischi (con particolare attenzione ai fattori di rischio organizzativi);
- garantire adeguate visite nei
luoghi di lavoro;
- essere un supporto chiaro per i
lavoratori per garantire in primis una adeguata sorveglianza sanitaria e poi
per non essere visti, come molto spesso accade, ‘filoaziendali’”.
“ Dai problemi alle soluzioni: relazioni corrette tra RLS, Medico
Competente e Datore di Lavoro”, a cura di Andrea Spisni (Coordinatore SIRS
- RLS AUSL di Bologna), intervento al seminario “La sorveglianza sanitaria:
ruoli, compiti, responsabilità e relazioni” (formato PDF, 1.68 MB).
RTM
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