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"Nuovo modulo per la riduzione del tasso medio di tariffa INAIL"
fonte www.puntosicuro.it / Eventi e Appuntamenti
24/09/2014 - L’INAIL ha pubblicato nel proprio sito internet il
nuovo modello per richiedere l’oscillazione per prevenzione ( OT24)
per il 2015 relativamente agli interventi adottati nel 2014. Il modulo
di domanda e le modalità per richiedere lo sconto sono allegati al
presente articolo.
La domanda dovrà essere inoltrata esclusivamente in modalità
telematica attraverso la sezione Servizi online presente nel sito
dell’Istituto
entro il 28 febbraio 2015. Nel dettaglio
il nuovo modello OT24 presenta notevoli novità rispetto
all’impostazione del precedente, spesso di segno critico.
Le parti sociali sono state coinvolte in una unica occasione nel mese di luglio, nella quale
Confindustria ha evidenziato le criticità riscontrate ed ha avanzato osservazioni di merito e richieste.
L’INAIL ha modificato sostanzialmente la
struttura del modello.
Nel modulo di domanda è stata indicata, a fianco di ciascuna azione, oltre alla percentuale di sconto,
anche la documentazione probante (prima disponibile in allegato) e sono
stati integrati i contenuti relativi agli interventi sulla responsabilità sociale.
Scelta, questa, condivisibile, che permette di avere immediata evidenza
dei documenti richiesti, riducendo così la discrezionalità dei
valutatori.
Per quanto riguarda, in
particolare, la documentazione probante, Confindustria ha evidenziato notevoli
aspetti critici.
Non è stata data certezza in
ordine al fatto che la numerosa documentazione richiesta per ciascun intervento
sia prevista in alternativa ovvero debba essere presentata tutta e se sia
tassativa e non ammetta strumenti di prova alternativi.
In molti casi, la documentazione
richiesta appare impropriamente ridondante. Ad esempio, in riferimento al
documento che “descrive” il modello
organizzativo e gestionale ex art. 30 D.lgs 81/2008, intervento A3, laddove
è del tutto sufficiente la esibizione del modello organizzativo ed è
inutilmente burocratica la richiesta di produzione di un ulteriore documento
descrittivo.
Per alcune voci si richiedono
dati irrilevanti ai fini della salute e sicurezza (ad es. il fatturato annuo
dei fornitori), che impegnano inutilmente le aziende, ovvero azioni solo
burocratiche come la datazione e firma dei documenti (spesso da soggetti indefiniti
o da parte del datore di lavoro). Confindustria aveva chiesto la possibilità di
far firmare il soggetto che presenta l’istanza o chi in azienda segue la
specifica questione.
In altre ipotesi si richiede
documentazione che, se richiesta prima dell’avvio dei progetti, non avrebbe
probabilmente creato problemi, mentre dovendo essere ricostruita ex post crea
un onere burocratico, spesso non risolvibile. È questo il caso ad esempio
dell’intervento previsto alla sezione B2b, relativo a specifici contenuti
previsti dal contratto di appalto, dove è evidente che gli interventi
realizzati nel 2014 sono frutto di un contratto predisposto nel passato, per il
quale ex post non possono chiedersi requisiti di contenuto.
Analogo problema si evidenzia ad
esempio nell’intervento C18, in cui sono richieste diverse specifiche in merito
alla documentazione dei corsi “teorico-pratici di guida sicura”, quali il
programma datato e firmato o l’elenco presenze. Confindustria aveva chiesto di
poter presentare, in alternativa, la documentazione relativa all’avvenuta
frequenza del corso.
È stata inopinatamente eliminata
la voce finale “altro”, per cui non sarà possibile indicare interventi
autonomamente posti in essere dalle imprese e rimessi alla valutazione caso per
caso dell’Istituto.
Nel merito
il nuovo modulo si compone di 4 sezioni (invece delle 14 del
precedente modulo):
- interventi di carattere
generale;
- interventi di carattere
generale ispirati alla responsabilità sociale;
- sicurezza e sorveglianza
sanitaria;
- prevenzione di rischi
specifici.
Le voci sono state
sostanzialmente modificate, sia nel numero che nel contenuto. La documentazione
di supporto è stata spesso incrementata e resa più stringente, anche su un
profilo formale (datazione e firma del datore di lavoro).
Complessivamente, il modello
sembra essere spostato più su interventi riferibili a realtà aziendali di
dimensioni consistenti, essendo molto rilevante la quota di azioni connesse
alla certificazione, alla responsabilità sociale, alla adozione di sistemi di
gestione e modelli organizzativi.
Gli interventi sono stati a volte
semplificati a volte resi più stringenti.
Alcune previsioni appaiono
inconferenti con i tradizionali interventi in materia di salute e sicurezza e
con il fatto di costituire misure aggiuntive rispetto all’obbligo di legge (ad
es. con riferimento alla normativa sul collocamento obbligatorio).
Ulteriore novità è il punteggio
differenziato per settore nella sezione C, definito con criteri basati sui dati
infortunistici.
Confindustria ha anche chiesto,
con esito solamente parziale, di reintrodurre nel documento alcuni interventi
già presenti nelle precedenti versioni (es. telemedicina) e di inserire alcune
esperienze di cui l’Istituto aveva già, in qualche modo, attestato la valenza
positiva.
Sul piano organizzativo,
Confindustria ha
contestato fortemente
la decisione dell’Istituto di innovare così profondamente il modello rispetto
all’anno precedente in una fase già avanzata dell’anno (agosto), non
tenendo conto della esigenza di programmazione e di budget delle imprese.
La scelta, quindi, introduce
impropriamente un’alea nell’oscillazione, in quanto le imprese possono ora
solamente valutare se hanno o meno posto in essere le misure proposte e,
soprattutto, se hanno a disposizione la necessaria documentazione probatoria,
definita solamente ad agosto.
Confindustria ha evidenziato che
questo ritardo crea disagi alle aziende e tradisce la finalità dell’iniziativa
di prevenzione: introducendo nuove voci ed eliminando molte di quelle presenti
nel modello 2013, si danneggiano, inoltre, quelle aziende che, orientandosi
sulla scorta del modello precedente, hanno effettuato interventi ora non più
finanziati.
Questa modalità di procedere
disorienta le imprese e non tiene conto dei
tempi di programmazione e realizzazione degli interventi e di quelli
relativi alla formazione dei relativi budget. È stato quindi chiesto, per il
futuro, di procedere con la pubblicazione del modello nell’anno precedente alla
realizzazione delle iniziative.
Link alla modulistica.
Fonte: AIB
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