"Accensione delle caldaie: le istruzioni di UNI e CIG per la sicurezza degli impianti a gas"
fonte www.lavoripubblici.it / Sicurezza Macchine ed Attrezzature
Puntualmente, l'UNI (Ente Nazionale di Unificazione) e il CIG ( Comitato Italiano Gas) vogliono sensibilizzare i cittadini sulle disposizioni e gli eventuali problemi riguardanti gli impianti a gas e gli apparecchi di utilizzazione, nel caso specifico le caldaie.
L'utilizzo del gas in ambiti domestici richiede infatti il rispetto delle norme e delle leggi vigenti ma soprattutto buonsenso e responsabilità da parte degli utenti. Anche nell'utilizzo del gas bisogna rispettare alcune buone abitudini: semplici azioni quotidiane che, debitamente e regolarmente eseguite, si dimostrano utili per la sicurezza propria e altrui.
Prima di uscire di casa
Quando si esce di casa, anche per brevi periodi, è consigliabile chiudere la valvola del contatore o quella di ingresso della tubazione di alimentazione del gas nei locali di abitazione o quella della bombola, quando non si utilizzano gli apparecchi.
In cucina
- Acquistare piani di cottura provvisti del dispositivo di sicurezza (la cosiddetta termocoppia).
- Non allontanarsi dalla cucina lasciando cibi in cottura sul fuoco.
- Evitare di riempire troppo le pentole. La fuoriuscita di liquidi in ebollizione, infatti, può causare lo spegnimento della fiamma ed originare gravi incidenti.
Per accendere un bruciatore del piano di cottura, qualora non
equipaggiato con un dispositivo apposito, è consigliata la procedura
seguente:
- accendere il fiammifero;
- accostare il fiammifero acceso al bruciatore;
- aprire il rubinetto del gas.
Se, infatti, si eseguono le operazioni in ordine inverso, è possibile
che, dopo aver aperto il rubinetto, intervenga qualche elemento di
distrazione (es. squilla il telefono o suonano alla porta), cosicché la
successiva accensione del fiammifero può produrre gravi conseguenze.
L'impiego di un rilevatore di gas, installato secondo la norma UNI
11522, può contribuire, con funzioni aggiuntive ma non sostitutive, alla
sicurezza di impiego del gas combustibile, mediante una funzione di
rivelamento e segnalazione ottica/acustica della presenza di gas. Tutti
gli apparecchi di utilizzazione devono essere dotati di dispositivi di
sorveglianza di fiamma per bloccare la fuoriuscita del gas in caso di
spegnimento della stessa.
Cosa fare se si avverte odore di gas
Il gas viene odorizzato come prevede la legge, in conformità alle
specifiche norme tecniche UNI, affinché sia possibile individuare
prontamente le dispersioni e consentire le opportune azioni di pronto
intervento. In caso si avverta odore di gas, bisogna prontamente
chiamare, da un telefono esterno all'abitazione dove si avverte l'odore,
l'Azienda preposta alla distribuzione del gas combustibile (si
consiglia di tenere in evidenza il numero del pronto intervento),
evitando di accendere luci o azionare macchinari alimentati
elettricamente. Successivamente, se del caso, si deve predisporre per
un'immediata verifica del proprio impianto chiamando un tecnico
abilitato.
I numeri di pronto intervento dell'Azienda di distribuzione sono
riportati sulla bolletta che la Società di vendita del gas manda ai
clienti. Nel caso si abbia coscienza di una dispersione importante, si
consiglia di chiamare anche i Vigili del Fuoco.
Gli apparecchi alimentati a gas e i loro accessori devono
obbligatoriamente recare la marcatura "CE", apposta sotto responsabilità
del fabbricante. Solo così si avrà la certezza di acquistare apparecchi
sicuri e che oltre a rispettare ambiente e salute, garantiscono le
condizioni di sicurezza nel loro utilizzo e il corretto rendimento in
termini di prestazioni. E inoltre:
Vietato il "fai da te"
Per l'installazione e la manutenzione degli impianti e degli apparecchi,
il "fai da te" è assolutamente vietato: bisogna rivolgersi unicamente
ad installatori e manutentori abilitati. Il DM 37/08 prescrive che
l'installazione, l'ampliamento, la trasformazione e la manutenzione
degli impianti a gas a valle dei contatori siano eseguite esclusivamente
da operatori abilitati, in possesso di specifici requisiti
tecnico-professionali, certificati da un "attestato di riconoscimento"
rilasciato dalle Camere di Commercio o dalle Commissioni Provinciali per
l'Artigianato.
La dichiarazione di conformità
La stessa legge prescrive, inoltre, che al termine dei lavori
l'installatore debba rilasciare una "dichiarazione di conformità" per
attestare che l'i
ntervento effettuato è stato eseguito a regola
d'arte secondo le leggi e le norme tecniche vigenti.
Inoltre, l'installatore saprà indicare se i locali di installazione
rispondono alle necessarie prescrizioni per quanto riguarda la
ventilazione, l'aerazione, l'evacuazione dei prodotti della combustione
nonché per l'idonea ubicazione degli apparecchi di utilizzazione.
Manutenzione e Controlli periodici
Sottoporre gli apparecchi alimentati a gas alle previste manutenzioni e
ai controlli periodici. Ad esempio la verifica di rendimento deve essere
effettuata ogni due anni - come attualmente previsto dalla legge e
affidandosi solo a tecnici abilitati.
L'assicurazione in caso di incidenti
In caso di incidente riconducibile all'uso di gas, occorre ricordare che
esiste un'assicurazione di cui si è beneficiari, in via automatica,
solo per il fatto di essere utenti di gas distribuito a mezzo reti.
La polizza assicurativa è stata istituita su delibera dell'Autorità per
l'Energia Elettrica e il gas e stipulata dal Comitato Italiano Gas.
La nuova polizza rafforza e amplia le tutele a favore dei clienti
domestici grazie, tra l'altro, all'attivazione di un call center che
risponde al numero verde 800 713742. La rafforzata copertura prevista
dall'Autorità comporta un costo per i clienti finali di gas di soli 70
centesimi di euro all'anno. Informazioni generali sull'assicurazione
possono essere richieste al verde dello "Sportello per il consumatore",
800 166 654. Il GPL distribuito in bombole o piccoli serbatoi, non
rientra nella copertura di questa polizza assicurativa.
A cura Area Comunicazione UNI - Ente Nazionale Italiano di Unificazione
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