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"Imparare dagli errori: il rischio di ribaltamento nei carrelli elevatori"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza Macchine ed Attrezzature
13/11/2014 - Continuiamo il lungo viaggio, iniziato qualche settimana fa, di “Imparare dagli errori” attraverso gli infortuni correlati all’
utilizzo dei carrelli elevatori,
un’attrezzatura di lavoro utilizzata in molti comparti lavorativi per
le attività di prelievo, movimentazione e deposito di carichi.
Sono diversi i rischi correlati all’utilizzo di questa attrezzatura, ma certamente il
rischio di ribaltamento e la perdita di stabilità del carrello sembrano
essere tra i fattori causali più diffusi tra incidenti che si possono
reperire sulla nostra principale fonte di dinamiche infortunistiche: le
schede di INFOR.MO., strumento per l'analisi dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.
Ci soffermiamo oggi ancora su questo rischio che affronteremo anche
nella prossima puntata della nostra rubrica settimanale dedicata agli
infortuni.
I casi
Il
primo caso riguarda il ribaltamento di un carrello elevatore
durante la fase di
movimentazione di un
carico di tubi di rame.
L’incidente è relativo alla
movimentazione del carico, nel piazzale di una ditta, con un carrello
elevatore: a seguito del ribaltamento laterale del mezzo un lavoratore rimane
schiacciato fra la struttura di protezione roll bar del carrello ed il suolo.
L'infortunato “aveva agganciato
alle forche una cinghia di carico con la quale era stato imbracato un fascio di
tubi da grondaia. Quando ha tirato su il carico (in pratica usava il muletto
come una gru), una estremità del fascio di tubi è rimasto a contrasto con la
sponda del camion che stava scaricando. Quando il fascio si è sbloccato si è
generata una oscillazione del fascio e del carrello elevatore, che lo ha fatto
ribaltare. In quel momento l'infortunato stava manovrando in retromarcia. Il
carrello elevatore era dotato di cintura
di sicurezza, che l'infortunato non aveva allacciata”.
Questi i
fattori causali riportati sulla scheda:
- l’infortunato “trasportava un
carico agganciato alle forche del carrello elevatore con una cinghia”;
- l’infortunato “guidava il
carrello elevatore senza agganciarsi la cintura di sicurezza”.
Un
secondo caso riguarda un incidente avvenuto durante la guida di un
carrello elevatore elettrico a tre ruote.
Un lavoratore, guidando in
retromarcia il carrello, mantiene a circa 4,8 metri da terra le forche, sulle
quali è appoggiato un bancale in plastica, vuoto.
Da una prima ricostruzione
dell’incidente sembra che l’operatore, accorgendosi che nell'affrontare una
curva il carrello stava inclinandosi, abbia messo il piede sinistro a terra,
cercando di raddrizzare, inutilmente, il carrello.
Il ribaltamento del mezzo ha
causato lo schiacciamento della teca cranica dell'infortunato “da parte del
longherone superiore della struttura di protezione (roll-bar)”. La cintura di
trattenuta al sedile era presente, ma non era utilizzata.
Questi i
fattori causali:
- l’infortunato movimentando il
carrello elevatore, non abbassa le forche;
- l’infortunato non indossa la
cintura del mezzo.
La prevenzione
In questo spazio, dedicato alla
prevenzione, recuperiamo materiale nuovo e materiale già pubblicato da
PuntoSicuro o presente in rete sul tema dell’utilizzo in sicurezza del carrello
elevatore.
Riprendiamo innanzitutto quanto
riportato dalla “ Scheda
n.4: Il ribaltamento dei mezzi” di INFOR.MO., relativamente ad alcune
misure generali per tutte le tipologie di
mezzi che possono servire a ridurre il rischio
di ribaltamento e riguardano la necessaria
valutazione di alcuni aspetti prima di salire sul mezzo operativo:
- “le condizioni del luogo di
lavoro in cui si opera;
- la tipologia del mezzo o
macchina rispetto alla lavorazione;
- lo stato di efficienza del
mezzo (ad es. sistema frenante stabilità del mezzo ecc) assicurandone nel tempo
una sistematica manutenzione;
- le procedure operative da
adottare a seconda delle fasi di lavoro (ad esempio dove c’è pericolo di
ribaltamento lavorare, se possibile, manualmente, rimanendo a debita distanza
con le macchine);
- l’organizzazione dei piani di
viabilità aziendale anche in relazione alla possibilità di interferenze con
altri mezzi semoventi;
- l’eventuale presenza di persone
nel raggio
di azione della macchina provvedendo al loro allontanamento;
- trattandosi di mezzi che
richiedono conoscenze specifiche, è necessaria un’adeguata informazione,
formazione e addestramento degli addetti alla guida, in conformità anche a
quanto previsto dalla Conferenza Stato-Regioni”.
Anticipando che dedicheremo
almeno una futura puntata di “imparare dagli errori” al tema del trasporto del
carico e dell’altezza delle forche dei carrelli elevatori, segnaliamo alcune
indicazioni comportamentali per i
carrellisti tratte da un documento prodotto in relazione al Piano
Mirato di Prevenzione "Carrelli elevatori e viabilità sicura in
azienda" dell’ Azienda sanitaria locale della provincia di Monza e Brianza.
Nel documento “ Carrelli
elevatori e viabilità sicura in azienda. Requisiti essenziali per l’uso in sicurezza
dei carrelli elevatori”, si indica infatti che i carrellisti devono
osservare “
regole generali di prudenza e
di comportamento corretto, tra le quali:
- non manomettere dispositivi o
parti del carrello;
- non modificare i dispositivi
applicati senza la preventiva autorizzazione del costruttore;
- allontanare le persone a piedi
che si trovano in prossimità di aree di carico/scarico e manovra;
- spesso le forche fuoriescono
dai bancali, fare attenzione durante la marcia e le manovre: tenere quindi conto
anche del loro ingombro;
- mentre si infilano le forche
sotto un bancale fare attenzione che non si infilino sotto un altro bancale
adiacente;
- verificare sempre la stabilità
del carico trasportato: se necessario singoli colli devono essere legati o inseriti
in ceste;
- organizzare il lavoro in modo
da trasportare carichi di dimensioni tali da garantire una buona visibilità, se
il carico è molto ingombrante procedere a marcia indietro;
- nel passaggio attraverso
portoni o nel transito nelle corsie fare attenzione all’ingombro del carico: vi
è rischio di urtare persone nelle vicinanze;
- diminuire la velocità quando
condizioni critiche (pavimentazione scivolosa, pendenza, avvallamenti, ecc.)
possono compromettere la stabilità del carrello;
- diminuire la velocità in curva:
oltre al rischio di caduta del carico trasportato esiste il rischio di
ribaltamento del carrello;
- non fermare il carrello davanti
a porte e passaggi: le forche abbassate non sono facilmente visibili e
rischiano di far inciampare i pedoni;
- in corrispondenza di incroci o
porte, ecc., segnalare l’arrivo con l’avvisatore acustico;
- sterzare su rampe può
compromettere la stabilità del carrello: prima di sterzare aspettare che tutte
le ruote del carrello siano in piano;
- mantenersi ragionevolmente
distanti da gradini, buche, avvallamenti, bordi di ribalte, rampe”.
E sono vietate
manovre scorrette quali: “sollevare
carichi con funi di imbracatura legate alle forche del carrello elevatore;
sollevare in quota persone sulle forche o su bancali; trasportare passeggeri;
spingere bancali o carichi con la punta delle forche; sporgersi con parti del
corpo fuori dalla struttura di sicurezza
del carrello; dirigere il carrello o manovrare verso persone che si trovano
in spazi chiusi senza via di fuga”.
Segnaliamo infine – lo faremo in
tutte le puntate dedicate ai carrelli - che il
carrello elevatore semovente con conducente a bordo è tra le
attrezzature di lavoro per le quali l’ Accordo
Stato-Regioni inerente le attrezzature di lavoro, pubblicato il 22 febbraio
2012, richiede una specifica abilitazione degli operatori.
Pagina introduttiva del sito web di
INFOR.MO.: nell’articolo abbiamo presentato le schede numero
1872 e
3270 (archivio incidenti 2002/2010).
Tiziano Menduto
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