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"Macchine in edilizia: equipaggiamento elettrico delle macchine"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza Macchine ed Attrezzature
14/01/2015 - Se nei cantieri edili non sono pochi i percoli correlati all’uso
delle varie tipologie di macchine ed è aumentata la consapevolezza dei
rischi relativi, ad esempio, al ribaltamento del mezzo, agli investimenti, agli errori di manovra, a volte si sottovalutano i problemi e i pericoli correlati all’
equipaggiamento elettrico delle macchine.
Per poter affrontare il tema della sicurezza delle macchine anche dal punto di vista dei rischi elettrici, torniamo a presentare la pubblicazione realizzata in collaborazione dall’ INAIL Piemonte e il CPT Torino, dal titolo “ Le macchine in edilizia. Caratteristiche e uso in sicurezza”.
Una pubblicazione che dedica un intero capitolo, il Capitolo III,
alla protezione dei lavoratori dai contatti elettrici diretti ed
indiretti con parti attive sotto tensione e alla protezione
dell’equipaggiamento elettrico e dei comandi.
Il manuale prima di affrontare i
temi tecnici della sicurezza, con particolare riferimento alla
norma armonizzata CEI EN 60204-1 (la
principale norma relativa alle caratteristiche costruttive generali
dell’equipaggiamento elettrico delle macchine non portatili), richiama le
principali indicazioni fornite dalla
normativa
nazionale in materia di sicurezza (D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.).
Infatti riguardo alle
macchine elettriche, il D.Lgs. 81/2008
“prescrive che siano progettate e costruite a regola d’arte; inoltre, fermo
restando le disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle
direttive comunitarie di prodotto, i macchinari si considerano costruiti a
regola d’arte se sono realizzati secondo le pertinenti norme tecniche”.
Anche due allegati del D.Lgs.
81/2008 sono importanti per l’ equipaggiamento
elettrico delle macchine.
L’
allegato VI si applica a tutte le macchine e per quanto riguarda i
“
Rischi per energia elettrica”
dispone che:
- “le attrezzature di lavoro
siano installate in modo da proteggere i lavoratori dai rischi
di natura elettrica ed in particolare dai contatti elettrici diretti ed
indiretti con parti attive sotto tensione;
- nei luoghi a maggior rischio
elettrico (es. luoghi conduttori ristretti) le attrezzature di lavoro devono
essere alimentate a tensione di sicurezza secondo le indicazioni delle norme
tecniche”.
Inoltre l’
allegato V del D.Lgs. 81/2008, applicabile alle macchine costruite
in assenza di disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle
direttive comunitarie di prodotto, “fornisce una serie di indicazioni in merito
ai
comandi e ad altre
caratteristiche relative alla
parte
elettrica delle macchine”.
Ad esempio i
sistemi di comando “devono essere sicuri ed essere scelti tenendo
conto dei guasti, dei disturbi e delle sollecitazioni prevedibili nell’ambito
dell’uso progettato dell’attrezzatura”.
Inoltre i dispositivi di comando
devono:
- “essere chiaramente visibili,
individuabili ed eventualmente contrassegnati in maniera appropriata, se aventi
un’incidenza sulla sicurezza;
- essere ubicati al di fuori
delle zone pericolose, eccettuati, se necessario, taluni dispositivi di
comando, quali ad es. gli arresti di emergenza, le consolle di apprendimento
dei robot, ecc., e disposti in modo che la loro manovra non possa causare
rischi supplementari;
- essere predisposti in modo da
non comportare rischi derivanti da una manovra accidentale”;
- “essere bloccabili, se
necessario in rapporto ai rischi di azionamento intempestivo o involontario”.
Riportiamo anche alcune
indicazioni relative a specifiche tipologie di comandi.
Riguardo al
comando di avviamento, la messa in moto di un’attrezzatura deve
poter essere effettuata soltanto mediante un’azione volontaria su un organo di
comando concepito a tal fine; il concetto è da applicare anche:
- per la rimessa in moto dopo un
arresto, indipendentemente dalla sua origine;
- per il comando di una modifica
rilevante delle condizioni di funzionamento (ad esempio, velocità, pressione,
ecc.), salvo che questa rimessa in moto o modifica di velocità non presenti nessun
pericolo per il lavoratore esposto”.
Inoltre ogni attrezzatura di
lavoro deve essere dotata di un dispositivo di comando – il
comando di arresto - che “ne permetta
l’arresto generale in condizioni di sicurezza. Ogni postazione di lavoro deve
essere dotata di un dispositivo di comando che consenta di arrestare, in
funzione dei rischi esistenti, tutta l’attrezzatura di lavoro, oppure soltanto
una parte di essa, in modo che l’attrezzatura si trovi in condizioni di
sicurezza. L’ordine di arresto dell’attrezzatura di lavoro deve essere
prioritario rispetto agli ordini di messa in moto. Ottenuto l’arresto
dell’attrezzatura di lavoro, o dei suoi elementi pericolosi, l’alimentazione
degli azionatori deve essere interrotta”.
Riguardo al
comando di arresto di emergenza, nell’allegato si indica che
“un’attrezzatura di lavoro deve essere munita di un dispositivo di arresto di
emergenza, se ciò è appropriato e funzionale rispetto ai pericoli
dell’attrezzatura di lavoro e del tempo di arresto normale”.
Fermo restando che “qualunque
intervento sull’impianto elettrico delle macchine e del cantiere deve essere
eseguito solo da personale competente autorizzato”, concludiamo questa breve
presentazione del capitolo riportando alcune
misure di prevenzione e istruzioni per gli addetti che hanno lo
scopo di illustrare gli elementi di base per l’uso corretto delle macchine
alimentate da energia elettrica”.
Innanzitutto presentiamo alcuni
divieti:
- “non si devono aprire le
custodie delle apparecchiature elettriche senza prima avere tolto tensione;
- non si devono rimuovere i
collegamenti di messa a terra;
- non si devono estrarre le spine
dalle prese tirandole per il cavo;
- non si devono dirigere getti
d’acqua contro le apparecchiature
elettriche in genere, neppure in caso di incendio;
- non si devono effettuare
interventi su apparecchiature sotto tensione;
- non si devono spostare le
utenze trasportabili (es. betoniere) senza prima avere tolto tensione, aprendo
l’interruttore che si trova a monte del cavo di alimentazione;
- non si devono reinserire gli
interruttori di protezione (magnetotermici e differenziali) senza aver prima
posto rimedio alla anomalia che ne ha determinato l’intervento;
- evitare il contatto dei cavi
elettrici con acqua, cemento o calce”.
Le istruzioni
prima dell’uso:
- “verificare l’idoneità
dell’impianto elettrico di cantiere (dichiarazione di conformità rilasciata da
impiantista abilitato);
- verificare l’idoneità della
macchina/attrezzatura alla specifica lavorazione (es. grado di protezione ip in
ambiente bagnato);
- verificare il corretto
collegamento della macchina/attrezzatura alla linea di alimentazione (cavi,
interruttori, quadri, ecc.);
- verificare l’integrità delle
parti elettriche visibili;
- verificare che il collegamento
elettrico avvenga tramite giunto maschio fisso su parte stabile della macchina;
- verificare la presenza di
dispositivi contro il riavviamento della macchina in caso di interruzione e
successiva ripresa dell’alimentazione elettrica (nelle macchine per cui questo
dispositivo “di minima tensione” sia previsto)”.
Le istruzioni
durante l’uso:
- “segnalare al responsabile del
cantiere eventuali anomalie nell’ impianto
elettrico;
- disporre con cura i conduttori
elettrici, evitando che intralcino i passaggi, che corrano per terra o che
possano comunque essere danneggiati;
- verificare, prima di effettuare
l’allacciamento, che gli interruttori di manovra dell’apparecchiatura e quello
posto a monte della presa siano ‘aperti’ (macchina ferma e presa non in
tensione);
- informare immediatamente il
responsabile del cantiere, senza cercare di risolvere il problema
autonomamente, qualora la macchina, dopo che sia stata alimentata e sia stato
azionato il comando di avvio, non funzioni regolarmente o sia intervenuta una
protezione elettrica (valvola, interruttore automatico o differenziale);
- tenere puliti ed asciutti gli
spinotti delle spine, così come gli alveoli delle prese in assenza di
tensione”.
E infine le
istruzioni dopo l’uso;
- “lasciare l’attrezzatura in
regolari condizioni di funzionamento;
- in caso di riscontrata anomalia
informare immediatamente il responsabile di cantiere o mettere fuori servizio
in maniera permanente la macchina/attrezzatura”.
CPT di Torino, Inail Piemonte, “ Le
macchine in edilizia. Caratteristiche e uso in sicurezza”, edizione
settembre 2013 (formato ZIP, 1,5 MB).
RTM
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