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"Indicazioni tecniche per le interferenze nell’utilizzo delle gru a torre"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza Macchine ed Attrezzature
17/02/2015 - Più volte il nostro giornale si è soffermato sul rischio dato dalle
interferenze tra attività nei cantieri edili.
Interferenze che sono spesso la causa di molti problemi nella gestione
della sicurezza e salute e che sono ancor più numerose quando sono
utilizzate particolari attrezzature di lavoro, come ad esempio le gru a torre.
A evidenziare proprio nelle
interferenze correlate all’utilizzo delle gru a torre uno dei punti di criticità per la sicurezza nei cantieri edili, è un documento pubblicato dalla Regione Piemonte dal titolo “
Indicazioni tecniche per la gestione in sicurezza di particolari situazioni di cantiere” e redatto dal gruppo regionale edilizia insieme alla Direzione Regionale del Lavoro del Piemonte e al CPT di Torino.
Un documento che si sofferma anche sul sollevamento in quota di carichi
mediante l'uso di forche e sui parapetti realizzati con elementi
prefabbricati.
Dopo aver presentato, in un precedente
articolo, le problematiche del sollevamento in quota dei carichi mediante
forche, riportiamo oggi le indicazioni sulla movimentazione dei materiali con
riferimento particolare alle
interferenze
nell’utilizzo delle gru a torre. Interferenze che nei cantieri temporanei e
mobili “costituiscono un problema di particolare importanza per gli aspetti di
sicurezza”. Come affrontarlo e come migliorare la prevenzione?
Il documento ci ricorda
innanzitutto che le possibili interferenze con i movimenti del braccio della
gru possono essere dovute a:
- “
presenza di strutture fisse nell’area o al contorno del cantiere,
-
presenza di altre gru o altre attrezzature mobili operanti nello stesso
spazio aereo,
-
presenza di linee o impianti elettrici con parti attive”.
E tali interferenze comportano
rischi che “devono essere analizzati e valutati dal/dai coordinatori per la sicurezza in fase
di progettazione (CSP) o esecuzione (CSE) in sede di pianificazione
dell’organizzazione del/dei cantiere e nella scelta delle misure di sicurezza
da adottare, a partire dalla corretta scelta del tipo di apparecchio di
sollevamento (es. aspetti prestazionali, dimensioni e ingombri). Qualora non
siano presenti i coordinatori sarà cura dei datori di lavoro delle imprese
interessate provvedere alla gestione
delle interferenze sopracitate”.
Veniamo al primo punto critico
indicato: la
presenza di strutture fisse
nell’area o al contorno del cantiere e le idonee
distanze di sicurezza da mantenere.
Infatti ad una collisione contro
strutture fisse o mobili, presenti nelle aree interne ed esterne al cantiere,
consegue il rischio di instabilità sia del mezzo che del carico.
Alcune
indicazioni tratte dal documento:
- “nel caso di più gru operanti
nella stessa area, per evitare il rischio di collisione è necessario
installarle in modo che i rispettivi bracci ruotino a quote differenti e che le
due torri si trovino ad una distanza superiore alla somma delle lunghezze dei
rispettivi bracci” o, se ciò non fosse possibile, adottando altre misure
alternative (che vengono presentate nel paragrafo relativo alla ‘presenza di
altre gru operanti nello stesso spazio aereo’);
- “in presenza di gru installate
sullo stesso binario, il rischio di collisione durante la loro operatività, tra
le due torri o tra la torre della gru più alta e il braccio della gru più
bassa, deve essere eliminato installando sul binario, per ogni gru, i
limitatori elettrici sulla traslazione e i respingenti o adottando sistemi
automatici anti interferenza e anticollisione;
- per evitare il rischio di
collisione del braccio con le strutture adiacenti, fisse o mobili, occorre installare
la gru considerando la flessibilità delle sue strutture: fermo restando le
indicazioni del fabbricante della macchina, in linea generale come indicazione
di buona tecnica, la distanza di sicurezza da osservare è di almeno 2 metri,
misurata tra gli ostacoli e ogni punto della gru a rischio di collisione (ad
esempio, punta del braccio, zavorra di controbraccio) ad esclusione della
distanza dal gancio nella posizione di fine corsa superiore che deve essere
almeno di 2,50 metri, qualora siano presenti lavoratori sul piano di lavoro
sottostante la gru”;
- riguardo all’
esposizione al vento delle gru, il
documento segnala che “ferme restando le indicazioni del fabbricante, nelle
fasi inattive le gru devono essere collocate in modo che possano ruotare
liberamente sotto l’azione del vento; per le gru che hanno la possibilità di
ripiegare il braccio, tale opzione può garantire la libera rotazione durante la
fase inattiva. Per i casi in cui non sia possibile adottare le soluzioni
indicate, è necessario utilizzare blocchi meccanici e occorre procedere a specifici
calcoli di stabilità (ribaltamento e resistenza) della gru”.
Il secondo punto critico rilevato
è relativo alla
presenza di altre gru
operanti nello stesso spazio aereo.
Ricordando che l’interferenza da
considerare riguarda le gru che operano nello stesso cantiere e anche le gru
dei cantieri adiacenti, si segnala che “il rischio di interferenza tra i bracci
e le relative funi di sollevamento, in sede di predisposizione del cantiere o
dei cantieri, dovrebbe essere evitato
installando
le gru a una distanza superiore alla somma delle lunghezze dei rispettivi
bracci”. Tuttavia quando tale predisposizione non risulta possibile “è
necessario prendere misure appropriate; tali misure prevedono condizioni minime
legate all’installazione delle gru e all’adozione di prescrizioni di tipo
organizzativo”, come da Lettera
Circolare del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale del 12 novembre
1984 – Prot. N. 22856/PR-1 e delle Linee guida del Ministero della Sanità -
ISPESL, edizione 2001 “Adeguamento al D.Lgs. 359/99 per il settore edilizio
movimentazione dei carichi e sollevamento persone”.
Con riferimento a tali documenti,
la Regione Piemonte riporta le seguenti
misure
relative sia all’installazione sia alle procedure di utilizzo:
-
installazione delle gru interferenti:
a) la distanza minima tra le gru “deve essere tale da evitare
comunque l'interferenza delle funi e dei carichi della gru più alta con la
controbraccio della gru più bassa, pertanto tale distanza deve sempre essere
superiore alla somma tra la lunghezza utile del braccio, relativa alla gru posta
ad altezza maggiore, e la lunghezza della controbraccio, relativa alla gru
posta all'altezza inferiore. Tale accorgimento elimina i rischi causati
dall’impossibilità di avere la completa visibilità anche del movimento della
controbraccio a durante il sollevamento-trasporto del carico. Nel caso in cui
non sia possibile la configurazione sopra riportata, occorre predisporre un
sistema automatico anti interferenza o anticollisione, e un sistema di
comunicazione o segnalazione della particolare condizione d’impianto;
-
adozione di misure organizzative:
b) “le fasi di movimentazione dei carichi devono essere programmate
in modo da eliminare la contemporaneità delle manovre nelle zone di
interferenza;
c) i manovratori
delle gru devono poter comunicare tra loro direttamente, informandosi
preventivamente relativamente alle manovre che si accingono a compiere. La
comunicazione diretta tra i manovratori può essere realizzata per esempio con
l’uso apparecchi radio rice-trasmittenti o telefoni cellulari o in subordine
con un adeguato codice di segnali che dia garanzia di ricezione di messaggi;
d) ai manovratori devono essere date precise istruzioni per
iscritto, sulle zone di interferenza, sulle priorità delle manovre, sulle
modalità di comunicazione e sul posizionamento del mezzo, ivi compreso braccio
e carico, nelle fasi di inattive del mezzo”.
Si indica che “per la
definizione delle modalità operative di
cui alle lettere a), b), c) e d) è necessario l’intervento del coordinatore
per la sicurezza, ove nominato. Nel caso di più apparecchi di sollevamento
interferenti, operanti in cantieri adiacenti, l’osservanza delle misure di cui
alle lettere a), b), c) e d) deve avvenire mediante l’azione concordata dei
rispettivi coordinatori per la sicurezza consistente in specifiche prescrizioni
operative, supportate da accordi tra le aziende interessate”.
Concludiamo riportando
indicazioni sulla prevenzione del rischio relativo alla
presenza di linee o impianti elettrici con parti attive.
Il documento segnala che quando
si eseguono lavori in prossimità di parti elettricamente
attive “è necessario rispettare almeno una delle precauzioni previste
nell’articolo 117 del D.Lgs. 81/2008 e indicate di seguito:
a) mettere fuori tensione ed in
sicurezza le parti attive ad opera dell’ente gestore per tutta la durata dei
lavori;
b) posizionare ostacoli rigidi
che impediscano l’avvicinamento alle parti attive;
c) rispettare la distanza di
sicurezza previste nell’allegato IX del D.lgs. 81/2008”.
Si sottolinea tuttavia che
l’installazione a distanza di sicurezza da parti attive è “la soluzione
prioritaria; ove ciò non sia possibile tale distanza di sicurezza può essere
anche garantita da adeguati sistemi automatici anti interferenza o
anticollisione”.
Concludiamo ricordando che il
documento, che vi invitiamo a visionare integralmente, è corredato di immagini
relative alle distanza di sicurezza da strutture fisse o mobili e alle distanze
di sicurezza tra gru interferenti.
Regione Piemonte, “ Indicazioni tecniche per la gestione in sicurezza di
particolari situazioni di cantiere” a cura del gruppo regionale edilizia
(Franco Balsamo, Massimo Berutti, Mauro Bonifaci, Walter Lazzarotto, Stefano
Nava), Direzione Regionale del Lavoro del Piemonte (Maurizio Magri) e al CPT di
Torino (Mario Trapani), edizione marzo 2014 (formato PDF, 821 kB).
RTM
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