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"Autorizzazione unica ambientale: ecco lo schema unificato"
fonte www.edilportale.com / Normativa
02/03/2015 - Pronto lo schema unico standardizzato per
l’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA)
per i vari interventi sugli impianti produttivi e per la produzione di
energia da fondi rinnovabili di piccole dimensioni.
Scarica qui il Modulo AUA.
Lo schema è il risultato dell’intesa raggiunta nel corso della Conferenza Unificata del 26 febbraio 2015 che ha approvato a livello nazionale lo schema di AUA che prenderà il posto dei vari moduli regionali.
Il modello unificato arriva secondo le tempistiche stabilite dall’Agenda per la semplificazione, dopo l’approvazione e l’adozione dei modelli unici per l’edilizia per Permesso di costruire, Scia, Cil e Cila.
La bozza del decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione prevede che entro il 30 giugno 2015 le regioni si adeguino a quanto deciso in sede di conferenza unificata del 26 febbraio.
Inoltre, come per i precedenti moduli unificati per l’edilizia, Regioni ed Enti locali devono garantirne la massima diffusione.
Rispetto ai modelli edilizi l’AUA ha uno schema più voluminoso in quanto va a sostituire una grande varietà d’interventi su impianti produttivi per le piccole e medie imprese; in base alla Legge 35/2012 sulla semplificazione e lo sviluppo, è prevista una sola autorizzazione per le Pmi e gli impianti che non hanno dimensioni tali da richiedere l’AIA.
Ricordiamo che l’AUA può sostituire fino a sette autorizzazioni. Nello specifico tratta dell’autorizzazione sugli scarichi, la comunicazione per l’utilizzo delle acque reflue, l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera, la documentazione previsionale di impatto acustico, l’autorizzazione all’uso dei fanghi di depurazione e la comunicazione sullo smaltimento e il recupero dei rifiuti. A discrezione delle Regioni, l’AUA può però ricomprendere anche altre autorizzazioni.
L’AUA va richiesta con un'unica domanda allo Sportello Unico per le Attività Produttive. Il rilascio avviene solitamente entro 90 giorni, ma sono ammessi tempi più lunghi nel caso in cui sia necessaria la convocazione della Conferenza di Servizi.
Scarica qui il Modulo AUA.
Lo schema è il risultato dell’intesa raggiunta nel corso della Conferenza Unificata del 26 febbraio 2015 che ha approvato a livello nazionale lo schema di AUA che prenderà il posto dei vari moduli regionali.
Il modello unificato arriva secondo le tempistiche stabilite dall’Agenda per la semplificazione, dopo l’approvazione e l’adozione dei modelli unici per l’edilizia per Permesso di costruire, Scia, Cil e Cila.
La bozza del decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione prevede che entro il 30 giugno 2015 le regioni si adeguino a quanto deciso in sede di conferenza unificata del 26 febbraio.
Inoltre, come per i precedenti moduli unificati per l’edilizia, Regioni ed Enti locali devono garantirne la massima diffusione.
Rispetto ai modelli edilizi l’AUA ha uno schema più voluminoso in quanto va a sostituire una grande varietà d’interventi su impianti produttivi per le piccole e medie imprese; in base alla Legge 35/2012 sulla semplificazione e lo sviluppo, è prevista una sola autorizzazione per le Pmi e gli impianti che non hanno dimensioni tali da richiedere l’AIA.
Ricordiamo che l’AUA può sostituire fino a sette autorizzazioni. Nello specifico tratta dell’autorizzazione sugli scarichi, la comunicazione per l’utilizzo delle acque reflue, l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera, la documentazione previsionale di impatto acustico, l’autorizzazione all’uso dei fanghi di depurazione e la comunicazione sullo smaltimento e il recupero dei rifiuti. A discrezione delle Regioni, l’AUA può però ricomprendere anche altre autorizzazioni.
L’AUA va richiesta con un'unica domanda allo Sportello Unico per le Attività Produttive. Il rilascio avviene solitamente entro 90 giorni, ma sono ammessi tempi più lunghi nel caso in cui sia necessaria la convocazione della Conferenza di Servizi.
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