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"Buone prassi per il rischio di sovraccarico in agricoltura"
fonte www.puntosicuro.it / Aziende Agricole
11/05/2016 - Una parte della popolazione lavorativa agricola, ad esempio i
lavoratori stagionali, spesso è impegnata in attività che presentano
diversi rischi per gli operatori, ad esempio di sovraccarico biomeccanico, senza essere sottoposta a visite mediche e sorveglianza sanitaria.
Proprio per affrontare il tema del
rischio da sovraccarico biomeccanico in agricoltura, presentiamo un documento, che riporta gli esiti di una ricerca di cui avevamo dato notizia in un precedente articolo, dal titolo “
Il
rischio da sovraccarico biomeccanico in agricoltura: dalla valutazione
del rischio alle misure di prevenzione e buone prassi ergonomiche”
e a cura di Manuela Peruzzi, Mario Gobbi, Gianluca Marangi, Bruno Ferro
(Spisal ULSS 20, Verona) e Stefania Dolci, Laura Gaburro, Andrea Fiorio
(Spisal ULSS 21, Legnago).
Il documento, pubblicato sul sito
dell’ ULSS 20
Verona, partendo dal notevole incremento delle malattie professionali
denunciate in agricoltura e dalla mancanza di linee di indirizzo sulle misure
di prevenzione e protezione dai rischi da sovraccarico
biomeccanico in tale settore, ricostruisce i “profili di tale rischio nelle
attività di raccolta orticole e frutta”, riportando anche le “misure di
prevenzione e gestione del rischio, nonché le buone prassi ergonomiche”.
Lo studio si sofferma in
particolare sulla
movimentazione manuale
dei carichi con riferimento a:
- raccolta fragole (due cassette
per volta);
- raccolta fragole (una cassetta
per volta);
- raccolta pomodori a ciliegia o
datterini;
- raccolta pomodori;
- raccolta insalata;
- raccolta angurie: angurie di
piccole dimensione (5 Kg) e Raccolta angurie dai 10 ai 13 Kg;
- raccolta mele su carro raccogli
frutta;
- raccolta kiwi;
- raccolta cetrioli;
- raccolta peperoni.
E riporta indicazioni relative
anche alla
movimentazione manuale dei
carichi leggeri ad alta frequenza in varie attività:
- cernita pomodori;
- raccolta angurie piccole
- raccolta mele su carro raccogli
frutta.
E per ogni attività analizzata
sono riportati: “la descrizione delle attività di raccolta, i dati di
produzione per tipologia di attività analizzata, gli indici di sollevamento
calcolati per genere e classi di età con evidenza dei fattori critici emersi,
le indicazioni sulle misure di prevenzione già adottate e suggerite con gli
effetti (simulati) sull’indice di rischio”.
Ad esempio in relazione alla
raccolta dell’insalata sono presentati
i risultati relativi a due attività svolte in una coltivazione in serra: la “raccolta,
confezionamento dell’insalata in cassette” e il “carico e trasporto delle
cassette con carriola alla zona di imballaggio con successivo deposito sul
bancale”. In questo caso ogni cassetta pesa 6 chilogrammi e ogni lavoratore
raccoglie in media 83 cassette al giorno.
Riportiamo brevemente le
misure di prevenzione individuate nella
preparazione dei bancali che potrebbero diminuire i rischi di sovraccarico
biomeccanico per questi lavoratori.
L’altezza del bancale “non
dovrebbe superare i 120 cm, al fine di evitare il sollevamento di carichi oltre
una certa altezza”.
Inoltre è utile:
- “organizzare il posto di lavoro
al fine di evitare durante la preparazione del bancale inutili torsioni del
busto e la riduzione delle distanze orizzontali;
- dotare la postazione di un carrello
elevatore al fine di mantenere l’altezza alla destinazione (deposito su
bancale) nell’area compresa tra le anche e le spalle”.
E dunque vanno “in-formati e
addestrati i lavoratori a maneggiare le cassette il più possibile vicino al
corpo, evitando di raggiungere distanze orizzontali estreme durante il
deposito. In questo modo si modificano gli indici di sollevamento con una
riduzione significativa del rischio: fascia verde per maschi tra 18 e 45 anni e
rossa per le altre categorie”.
È poi analizzata la
raccolta di angurie,
con riferimento ad angurie di diverse dimensioni
e peso.
In questa attività “i lavoratori
si dispongono a distanze di circa 1,5 metri, ogni addetto raccoglie angurie sia
da terra che dal vicino ed effettua il passamano”. Ed è evidente che i rischi
per gli operatori aumentino anche in relazione all’aumento del peso da
sollevare.
Per prevenire i
rischi di sovraccarico nella raccolta
angurie si può utilizzare il “nastro trasportatore telescopico per evitare
il trasporto manuale in piano del carico, il lancio, la torsione del tronco e
ridurre la frequenza dei sollevamenti da passamano: con tali misure si ha una
riduzione significativa dell’indice di sollevamento pur rimanendo in fascia
rossa”. Sussiste pertanto “l’obbligo d’in-formazione, addestramento e
sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti a rischio da movimentazione manuale
dei carichi. Si aggiunge però la necessità di movimentare manualmente le
angurie da parte degli addetti al riempimento delle gabbie (alte ca. 160 cm)
sul carro. La valutazione del rischio per questa attività evidenzia la presenza
di rischio elevato per cui si dovranno adottare ulteriori misure di prevenzione
quali ad es. la sostituzione delle gabbie con bins per ridurre le altezze
verticali e le distanze orizzontali”.
Il documento si conclude
riportando una raccolta di
misure di
prevenzioni per ridurre l’indice di sollevamento e l’indice di rischio.
Infatti “nelle fasi di lavoro
osservate in cui è emerso un rischio da movimentazione
manuale dei carichi, è possibile ridurre l’indice di sollevamento mediante
l’adozione di
misure di prevenzione
specifiche:
- “può essere evitato il
sollevamento di carichi durante la raccolta sia di orticole che di frutta,
dotando i lavoratori di carriola, slitta, etc. costruite ad hoc in base alle
dimensioni della coltivazione e del contenitore da riempire;
- le cassette del peso ideale
sarebbero quelle da 5-6 Kg, il carico da movimentare non deve comunque in
nessun caso superare il peso di 25 kg per l’uomo e 20 Kg per la donna;
- può essere evitato il trasporto
in piano delle cassette o secchi riempiti alla zona di conferimento,
avvalendosi dell’ausilio di carriole o nastri trasportatori (es. nastro
telescopico nella raccolta angurie);
- le altezze dei bancali non
dovrebbero superare l’altezza di 1,10 metri;
- devono essere minimizzati gli
elementi sfavorevoli delle azioni di sollevamento che contribuiscono ad
aumentare il rischio, quali l’altezza da terra delle mani all'inizio del
sollevamento (utile anche per mantenere una postura meno sfavorevole), la
distanza verticale e orizzontale di spostamento del peso fra inizio e fine del
sollevamento, la rotazione del tronco mediante alcune misure di prevenzione:
dotare la zona d’imballaggio di carrello elevatore al fine di
regolare/mantenere l’altezza al deposito delle cassette sul bancale tra le
anche e le spalle; organizzare il posto di lavoro concordando con il lavoratori
la giusta collocazione dei bancali e delle attrezzature al fine di evitare
inutili torsioni del busto; formare e addestrare i lavoratori in modo che
evitino doppi sollevamenti del carico durante i versamenti dei secchi/cassette
nei bins, nella fase di preparazione dei bancali maneggino le cassette
mantenendole il più possibile vicino al corpo e ruotino attorno al bancale
durante il deposito al fine di evitare distanze orizzontali estreme;
- dove possibile il lavoro di
movimentazione deve essere svolto da più lavoratori contemporaneamente, in modo
da ridurre il carico su ognuno; è sempre utile ruotare i lavoratori su mansioni
diverse nell’arco della giornata;
- attivare la sorveglianza
sanitaria come misura di prevenzione secondaria in caso di esposizione al
rischio da movimentazione manuale dei carichi con indice di rischio
LI > a 1. Tale obbligo sussiste anche per i lavoratori stagionali”.
Infine si indica che nelle fasi
di lavoro osservate in cui è emerso un rischio da sovraccarico biomeccanico
degli arti superiori, “è possibile ridurre l’indice di rischio mediante
l’adozione di misure di prevenzione specifiche:
- garantire tempi di recupero
ogni ora nel rapporto di 1:5;
- regolare le altezze dei piani
di calpestio (pedane o altro) al fine di evitare l’assunzione di posture
incongrue della spalla durante la raccolta dagli alberi, mantenendo una altezza
delle braccia al di sotto di una angolazione di 90°;
- formare e addestrare i
lavoratori in modo che evitino azioni inutili”.
Ricordiamo infine che,
successivamente alla pubblicazione del documento, è stato promulgato un decreto
di semplificazioni applicabili ai lavoratori stagionali in agricoltura che
lavorano per un periodo non superiore alle cinquanta giornate lavorative
nell’arco dell’anno solare di riferimento. Un decreto che contiene (articolo 2)
anche specifiche semplificazioni relative alla sorveglianza sanitaria.
ULSS 20 Verona, ULSS 21 Legnago,
“ Il rischio da sovraccarico biomeccanico in agricoltura: dalla valutazione del
rischio alle misure di prevenzione e buone prassi ergonomiche”, a cura di
Manuela Peruzzi, Mario Gobbi, Gianluca Marangi, Bruno Ferro (Spisal ULSS 20,
Verona) e Stefania Dolci, Laura Gaburro, Andrea Fiorio (Spisal ULSS 21,
Legnago), documento del 14 febbraio 2013 (formato PDF, 1.40 MB).
Tiziano Menduto
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