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"DPI: l’equipaggiamento per saldatura e le protezioni per laser"
fonte www.puntosicuro.it / D.P.I.
24/05/2016 - Quando si parla dei
dispositivi di protezione degli occhi e del viso, necessari in molte attività lavorative, non si fa riferimento solo agli occhiali di protezione predisposti per rischi meccanici, termici o chimici, ma anche a specifici dispositivi realizzati per specifiche attività.
Per parlare di alcuni di questi
DPI, con particolare riferimento all’
equipaggiamento
per saldatura e alle
protezioni
degli occhi per le radiazioni laser, torniamo a presentare il progetto
multimediale Impresa Sicura - elaborato da EBER, EBAM, Regione
Marche, Regione Emilia-Romagna e Inail - che è stato validato dalla Commissione
Consultiva Permanente per la salute e la sicurezza come buona
prassi nella seduta del 27 novembre 2013. Progetto che ha prodotto negli
anni non solo diversi materiali relativi alla prevenzione in vari comparti
lavorativi (metalmeccanica, cantieristica navale, lavorazione del legno,
calzature, ...), ma anche una raccolta dettagliata di informazioni sui Dispositivi
di Protezione Individuale nel documento “ ImpresaSicura_DPI”.
Nel capitolo dedicato ai dispositivi
di protezione
degli occhi e del viso, il documento “ImpresaSicura_DPI”, dopo aver
affrontato la tipologia dei vari dispositivi e i corretti criteri di scelta, si
sofferma anche sui rischi correlati ad alcune specifiche attività.
Riguardo all’
equipaggiamento specifico per saldatura, si indica che la saldatura
e/o il taglio alla fiamma e/o il taglio ad arco elettrico sono effettuati
utilizzando un equipaggiamento specifico.
In particolare:
-
saldatura e/o taglio alla fiamma: “occhiali a stanghetta o a
mascherina con lenti verdi inattiniche con livello di protezione da 1,7 a 8
(montatura non trasparente);
-
saldatura e/o taglio ad arco elettrico: schermi a mano o maschere a
casco con lastrine verdi inattiniche con livello di protezione da 9 a 14”.
Si ricorda che sulla montatura,
oltre al numero della norma e all’identificazione del fabbricante, “dovranno
essere riportati altri simboli”, ad esempio relativi a: resistenza agli impatti
ad energia incrementata, resistenza agli impatti a bassa energia, resistenza
agli impatti a media energia, protezione da metalli fusi e solidi caldi, ...
Nel documento, che vi invitiamo a
visionare integralmente, è riportata una tabella relativa ai “simboli
aggiuntivi sulla montatura”.
Si indica poi che “per stabilire
la classe del filtro è necessario definire il tipo di saldatura e il modo di
utilizzo, quindi l’intensità di corrente ovvero l’intensità del flusso di
ossigeno”.
In appendice al capitolo sui DPI
per occhi e viso, il documento riporta utili indicazioni tratte da alcune
norme tecniche, non recenti, ma ancora ricche di informazioni per comprendere
meglio come proteggere gli occhi.
Ad esempio vengono riportate
informazioni tratte dalla
norma UNI EN
169:1993 “Protezione personale degli occhi. Filtri per la saldatura e
tecniche connesse. Requisiti di trasmissione e utilizzazioni raccomandate”
(sostituita dalla UNI EN 169:2003) che specifica i numeri di graduazione e i
requisiti di trasmissione dei filtri destinati a proteggere operatori che
svolgono lavori che implicano saldatura, saldo-brasatura, taglio ad arco e al
plasma.
La norma indica che la selezione
di un numero di
graduazione di un filtro
di protezione adatto al lavoro di saldatura o alle tecniche connesse “dipende
da numerosi fattori:
- per la saldatura a gas e le
tecniche connesse, quali la saldo-brasatura e il taglio al plasma, la presente
norma si riferisce al grado di erogazione dei cannelli. Tuttavia, per la
saldatura di leghe leggere, è opportuno tenere conto delle caratteristiche dei
flussi che hanno un’incidenza sulla composizione spettrale della luce emessa;
- per la saldatura ad arco, il
taglio ad arco e il taglio al plasma, l’intensità di corrente è un fattore
essenziale che permette di effettuare una scelta precisa. Inoltre, nella
saldatura ad arco, sono da prendere in considerazione anche il tipo di arco e
la natura del metallo base”.
Inoltre, continua, la norma, altri
parametri “hanno un’influenza non trascurabile, ma la valutazione della loro
azione è difficoltosa”. Ad esempio:
- “la posizione dell’operatore
rispetto alla fiamma o all’arco. Per esempio, a seconda che l’operatore sia
chino sul lavoro che sta eseguendo oppure adotti una posizione all’estremità
del braccio, può essere necessaria una variazione di almeno un numero di
graduazione;
- l’illuminazione locale;
- il fattore umano”.
L’appendice riporta poi precise
tabelle tratte dalla norma UNI EN 169:1993 e presenta altre due norme:
- UNI EN 170 (1993) Filtri
ultravioletti requisiti di trasmissione e utilizzazioni raccomandate;
- UNI EN 171 (1993) Filtri
infrarossi requisiti di trasmissione e utilizzazioni raccomandate.
Sempre con riferimento ai DPI
correlati a specifici rischi, parliamo ora della
marcatura per protettori dell’occhio per laser.
Infatti particolari indicazioni
di marcatura devono essere presenti quando i DPI riguardano protettori
dell’occhio per laser. E nel documento si fa specifico riferimento alla
norma UNI EN 12254 che “si applica agli
schermi per posti di lavoro in presenza di laser con radiazione fino ad una
potenza media massima di 100 W o di energia del singolo impulso di 30 J che si
verifica nel range compreso tra 180 nm (0,18 micron) e 106 nm (1 000 micron)”.
Il documento fa riferimento anche
ad altre due
norme tecniche.
La
UNI EN 207 relativa ai protettori dell’occhio per laser, la cui
classificazione è basata su “un numero di scala stabilito in funzione del
fattore di trasmissione spettrale, della potenza e della densità di energia del
laser come indicato nel prospetto 1 della UNI EN 207”.
E altri requisiti generali
relativi ai protettori dell’occhio contro radiazioni
laser “sono i seguenti:
- fattore di trasmissione
luminosa;
- stabilità alle radiazioni
laser;
- qualità del materiale e della
superficie;
- stabilità;
- resistenza all’accensione;
- campo di utilizzo;
- resistenza meccanica”.
Dopo aver fornito informazioni
sulla marcatura secondo la UNI EN 207, il documento si sofferma infine sulla
norma
UNI EN 208 relativa ai
protettori dell’occhio contro radiazioni laser per i lavori di regolazione sui
laser e sistemi laser.
Ricordiamo che, al di là degli
altri requisiti generali, la “classificazione dei protettori dell’occhio per
lavori di regolazione su sistemi laser è basata su un numero di scala stabilito
in funzione del fattore di trasmissione spettrale e della potenza dei laser
come indicato nei prospetti 1 e 2 della UNI EN 208”.
Nel documento sono riportate,
anche in questo caso, indicazioni più dettagliate sulla marcatura.
Concludiamo ricordando che è
stato recentemente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della UE il nuovo Regolamento (UE) 2016/425 del
Parlamento Europeo e del Consiglio del 9 marzo 2016 sui dispositivi di
protezione individuale.
Il sito “ Impresa Sicura”: l’accesso
via internet è gratuito e avviene tramite registrazione al sito.
RTM
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