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"La movimentazione delle merci in sicurezza: le gru a torre"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
06/09/2013 - Riprendiamo a parlare dei rischi e delle misure di prevenzione correlate alla
movimentazione di merci con riferimento al documento “
Movimentazione
merci pericolose. Carico, scarico, facchinaggio di merci e materiali.
Manuale sulla sicurezza destinato agli addetti al carico, scarico,
facchinaggio di merci e materiali pericolosi”, pubblicazione realizzata dalla Direzione Centrale Prevenzione dell’Inail in collaborazione con Parsifal Srl.
Ci soffermiamo oggi in particolare sulla prevenzione degli
incidenti nell’uso di un’attrezzatura di lavoro utilizzata
principalmente in edilizia, forse il simbolo più forte dei processi di
urbanizzazione e di sviluppo edilizio dei decenni passati: la
gru a torre.
Un’attrezzatura - “costituita sostanzialmente da una torre verticale metallica,
munita nella parte superiore di un braccio orizzontale, su cui trasla
il sistema di sollevamento” – che oltre al sollevamento permette di
effettuare “movimenti principalmente di rotazione attorno all’asse della
torre e di traslazione lungo il braccio girevole”. In alcuni casi le
gru possono scorrere su rotaie di tipo ferroviario, “per operare in
maniera più versatile”.
Al di là delle varie indicazioni
che valgono per tutti i tipi di
gru, ci soffermiamo su alcune
indicazioni
specifiche per la sicurezza delle gru a torre:
-
stabilità: “è un requisito essenziale, che deve essere garantito
tenendo conto delle sollecitazioni che derivano dalle modalità di
installazione, dalle manovre dei carichi, dall’azione del vento”. Ad esempio se
le gru sono installate su binari, “questi devono posare su una massicciata, le
cui modalità realizzative dipendono dalle caratteristiche del terreno su cui è
posata. Anche in questo caso i binari, di tipo ferroviario, devono essere
posati con cura per non pregiudicare la sicurezza del funzionamento della gru e
devono essere dotati di respingenti alle estremità”. Inoltre il carrello su cui
trasla la gru “deve essere dotato di fine corsa, che ne consenta l’arresto a
una distanza congrua dai respingenti; le sue ruote devono essere provviste di
sistemi di bloccaggio e di un sistema per scansare eventuali ostacoli posti
accidentalmente lungo le vie di corsa (piastra ‘scacciapietre’) oltre che,
naturalmente, avere forma tale da impedire il deragliamento del carrello (labbro
laterale)”. In caso di montaggio in posizione fissa – continua il documento –
“gli stabilizzatori dovranno reggersi su appoggi; usualmente si utilizzano
tavole di legno duro, disposte su almeno due strati a 90°, o appoggi in
calcestruzzo”. Per garantire “la stabilità al ribaltamento, oltre a posizionare
sul braccio orizzontale le indicazioni delle portate massime dei vari tratti,
la gru deve essere dotata di
limitatori
di carico e di momento, che interrompono l’alimentazione”. Il documento –
che vi invitiamo a visionare integralmente – si sofferma in particolare sulle
specificità e utilità del limitatore di carico;
-
fine corsa: “le gru a torre, oltre ai fine corsa di salita e
discesa descritti precedentemente, “devono essere dotate di ulteriori
dispositivi di sicurezza; in
particolare:
fine corsa di traslazione
del carrello sul braccio per impedire l’urto del carrello sui respingenti
posti alle estremità del braccio, cosa che produrrebbe un arresto brusco del
carico e innescherebbe pericolose oscillazioni dello stesso;
fine corsa di rotazione per impedire
che la rotazione avvenga sempre nello stesso senso, con conseguenze negative
per i cavi di alimentazione dell’argano e del motore del carrello delle gru con
rotazione in alto;
fine corsa di
montaggio per arrestare il meccanismo che porta la gru nella configurazione
finale”;
-
apparecchiature elettriche: per le gru a torre, oltre a quanto già
indicato dal documento per le altre forme di gru,
“occorre prestare particolare attenzione al grado di protezione,
all’adeguatezza e al collegamento della gru e dei binari di scorrimento (per
gru mobili), all’impianto di messa a terra del cantiere e alla realizzazione
dell’impianto di protezione contro le scariche
atmosferiche”.
Dunque per essere utilizzata in
sicurezza, la gru a torre
deve essere
posizionata correttamente.
Per le
gru in posizione fissa “occorre realizzare gli appoggi secondo le
indicazioni riportate nel manuale di uso e manutenzione della gru che, nel caso
di appoggi in calcestruzzo, specifica: disposizione e dimensione dei ferri,
dimensioni del plinto e tipo di cemento da utilizzare. È estremamente
importante curare la planarità della base della gru, agendo sui singoli
stabilizzatori, facendo comunque in modo di far fuoriuscire la vite dalla
madrevite il meno possibile, così da limitare lo sforzo sulla vite. Nel
posizionamento della gru, andranno mantenute delle distanze di sicurezza da
ostacoli, dagli edifici in costruzione e da linee elettriche aeree”.
Riguardo alle
linee elettriche, se nella zona di
lavoro della gru “corrono linee
elettriche aeree a conduttori nudi, per ogni movimento consentito della
gru, tra i conduttori elettrici e la struttura della gru stessa compresi
ovviamente cavi, bozzello, accessori utilizzati, carichi sospesi, devono
esserci almeno 5 metri. Se non è possibile posizionare la gru in modo da
garantire il rispetto di tale distanza, deve essere impedito, durante le
attività lavorative, il movimento che permette l’avvicinamento ai conduttori
elettrici limitando, ad esempio, la rotazione del braccio o la traslazione del
carrello con sistemi di arresto meccanico sulle vie di corsa o sulla ralla di
rotazione e fine corsa, per impedire arresti bruschi contro i fermi meccanici,
che potrebbero generare pericolosi movimenti ondulatori, e carichi aggiuntivi
sulle strutture, dovuti all’inerzia”.
Il documento si sofferma anche
sulla
distanza della gru dagli edifici.
In questo caso “bisogna tenere in
considerazione che, essendo questa una struttura a traliccio snella, è soggetta
a deformazioni anche significative sotto l’azione del carico, dell’inerzia e
della spinta del vento. Per questo motivo, occorre fare in modo che la distanza
verticale fra il bozzello nella posizione di fine corsa superiore e le
strutture non sia inferiore a 2,5 m, mentre la distanza orizzontale fra la
struttura portante della torre e la massima sporgenza dei fabbricati sia di
almeno 0,6 m. In caso di gru con rotazione in basso, deve essere sempre
garantito un passaggio di 0,8 m, considerando la traiettoria descritta dal
contrappeso mobile; se tale distanza non può essere garantita, occorre
segregare il passaggio. Nelle gru con rotazione in basso, occorre prevedere la
recinzione dell’area di rotazione del contrappeso”.
Altro fattore di rischio è dato
dalla presenza di
più gru nella stessa
area/cantiere.
Dovranno essere presi
“provvedimenti per impedire interferenze
fra le gru o i loro carichi. A questo scopo, andranno preferibilmente
installati dispositivi antiinterferenza e anticollisione (in caso di gru mobili
che si muovano sugli stessi binari); se ciò non fosse possibile, si deve
ricorrere a procedure organizzative che definiscano nel dettaglio le aree di
possibile interferenza e le fasi di lavoro, per evitare la contemporanea
movimentazione di carichi all’interno di queste aree”.
Come si è accennato all’inizio
dell’articolo, l’
azione del vento
può essere estremamente pericolosa per la stabilità delle gru a torre.
“In condizioni di vento di
tempesta (circa 72 km/h), deve essere garantita la libera rotazione della parte
girevole della gru, così da potersi orientare secondo la direzione del vento
allo scopo di offrire la minor superficie resistente (posizione a ‘bandiera’).
Oltre allo sblocco della rotazione, vanno presi tutti gli accorgimenti previsti
dal costruttore quali, ad esempio, l’utilizzo di stralli e, per le gru che
traslano su binari, il bloccaggio delle ruote del carro”.
Si sottolinea poi che il
montaggio della gru “deve essere
eseguito da personale qualificato, attenendosi alle istruzioni del
costruttore”.
Inoltre
prima di utilizzare la gru, bisogna verificare:
- “che siano stati tolti i
sistemi eventualmente posizionati per aumentare la stabilità della gru, nelle
ore in cui non viene utilizzata (es. stralli, blocco ruote ...);
- per le gru che traslano, che le
vie di corsa siano sgombre;
- che la rotazione completa del
braccio sia possibile, fatta salva la presenza di limitatori di rotazione, di
cui occorre verificare il corretto funzionamento, prestando particolare
attenzione a non effettuare manovre che possano generare pericolose
oscillazioni del carico quali, ad esempio, l’esecuzione contemporanea di più movimenti”.
Dopo aver ricordato che al
termine della giornata lavorativa, la
gru deve essere lasciata in condizioni di sicurezza (ad esempio senza
abbandonare carichi
sospesi alla gru, salvo che ciò non sia esplicitamente previsto dal
costruttore), il documento accenna infine ai
sollevamenti multipli, “manovre complesse che vengono eseguite
quando occorre sollevare un carico che, per foggia, dimensioni, peso, non può
essere sollevato da una sola gru”.
Questi sollevamenti multipli
“vanno pianificati con cura, in quanto introducono sulle singole gru carichi
aggiuntivi, dovuti al movimento relativo. Per mantenere al minimo le variazioni
in direzione e intensità delle forze agenti sulle gru, è essenziale che i
movimenti siano sincroni. Per questo, una persona qualificata dovrà
supervisionare le operazioni di sollevamento; solo questa persona dovrà dare
istruzioni ai gruisti, eccetto che nelle situazioni di pericolo, dove il
segnale di arresto può essere dato da chiunque. Se non è possibile tenere sotto
controllo la manovra da un solo punto, bisogna ricorre ad altro personale, che
osserva e riferisce al responsabile delle operazioni di sollevamento”.
“ Movimentazione merci pericolose. Carico, scarico, facchinaggio
di merci e materiali. Manuale sulla sicurezza destinato agli addetti al carico,
scarico, facchinaggio di merci e materiali pericolosi”, pubblicazione
realizzata dalla Direzione Centrale Prevenzione dell’Inail in collaborazione
con Parsifal Srl, versione 2012 (formato PDF, 3.27 MB).
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Merci Pericolose - Carico, scarico, facchinaggio di merci e materiali”.
RTM
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